Ricordi...

di ARiEL_
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Minerva era seduta su una poltrona in pelle, con davanti una scrivania d’ebano e si guardava intorno. Vagava il suo sguardo a destra e a sinistra pensando agli anni passati e alla giovinezza ormai andata.
Minerva guardava il suo studio e capiva quanto amore aveva messo in quella stanza piena zeppa di ricordi, buoni e cattivi e di come da quando era lei a capo della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts tutto fosse cambiato.
 
Minerva non era mai stata una donna troppo romantica, anzi era spesso razionale e rigida: amava avere tutto sotto controllo. Era così, e raramente aveva attimi in cui si scioglieva e mostrava ciò che era realmente.
 
Ma se c’era una persona che aiutava Minerva a sciogliersi, quello era Albus Silente.
 
Minerva pensava a ciò che c’era tra di loro: non era amore, ma nemmeno sentimento fraterno. Era qualcosa di più forte e potente. Era un sentimento speciale che li legava entrambi quasi come se fossero uniti da un filo d’oro. Minerva contava su di lui quando le sue forze venivano meno, quando sentiva che quell’enorme maschera di cemento e serietà le crollava e rivelava le sembianze di una donna fragile e bisognosa di aiuto che Albus era sempre pronto a colmare.
Albus aveva bisogno di lei quando si sentiva incompreso per quell’amore forte e spassionato che provava verso una misteriosa persona di cui Minerva non sapeva l’identità ma che per rispetto del suo amico e collega non osava nemmeno chiedere. Avevano bisogno l’una dell’altro e c’erano sempre.
Minerva ricordava nell’ultimo periodo della vita di Albus quanto lui fosse turbato per la ricerca degli Horcrux e per la vita di Potter.
Minerva ricordava il giorno del funerale di Albus e di quando al fine della cerimonia e della sepoltura si fosse chiusa nella sua camera a piangere per sfogarsi e di quanta voglia aveva di scomparire anche lei dal mondo. Ma in quel momento le parole di Albus le risuonarono chiare e tonde: un giorno questa scuola avrà bisogno di qualcuno di così forte e di polso come te. Abbine cura qualunque cosa mi succeda.
Albus aveva ragione. Così dopo due anni dalla sua scomparsa, Minerva restaurò la grande scuola di Hogwarts, troppo reduce e mal ridotta dalla Seconda Guerra Magica e la riportò allo splendore iniziale.
Minerva aveva preso il coraggio da quella frase del suo caro Albus Silente.
Minerva aveva ancora il fazzoletto, lo stesso fazzoletto degli ultimi 19 anni, con il quale si asciugava le lacrime e dal quale riprendeva forza per dare onore a Hogwarts. Per dare onore ad Albus Silente!

 




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