Questo capitolo è un po' più ricco del primo che forse era solo esplicativo. Lasciatemi una recenzioncina, grazie.
Cercherò di aggiornare almeno una volta a settimana.
Apprendista Prof
Un
urlo agghiaciante. Emily si alzò di scatto. Dannazione
la sveglia! Dovrei cambiare il suono impostato come allarme.
Ma prima: colazione! Si preparò,
corse giù per le scale ( non voleva rinnovare la figura
della sera prima), svoltò un angolo e si ritrovò
a pochi centimetri alle spalle di una figura nera, che in quel momento
si voltò di scatto. Il
professor Piton! Questi aveva sentito improvvisamente
una presenza dietro di sé e l'abitudine di
proteggersi era così radicata in lui che aveva tirato fuori
la bacchetta. Al suo gesto la professoressa era rimasta
immobile e parecchio sorpresa. “Mi scusi, ma pensavo che
fosse qualche studente che volesse finire male” ora era lei
ancora più sconcertata, Piton si stava quasi divertendo. Poi
fece per andarsene quando: “Be non direi...sono la
professoressa Emily Parker, lieta di fare la vostra
conoscenza” e sorrise “Severus Piton, Difesa Contro
le Arti Oscure, buona giornata” rispose piattamente lui e se
ne andò. Aveva sperato che fosse qualche studente (magari
Grifondoro) per togliere qualche punto, era da parecchio che non lo
faceva e comunque non aveva certo voglia di star lì a far
convenevoli. Quella giornata passò davvero in fretta e non
ci furono grandi novità, a parte il fatto che a pranzo
Severus aveva scoperto che la Parker aveva lavorato in un negozio di
prodotti di bellezza. Che
gente manda il Ministero! E poi se pensava che la cattedra
era quella di Pozioni, vedeva come infangato il ruolo che aveva
ricoperto per tanti anni. Emily era di nuovo a pezzi quella sera. Quel
giorno aveva dovuto lottare per avere la disciplina. L'ultima ora era
stata la più pesante: alunni Serpeverde e Grifondoro del
settimo anno. Ma sembrava che con qualche sgridata al punto giusto
fosse riuscita imporsi. Incominciò ad essere un po'
più famigliare con gli altri insegnanti che le avevano
chiesto informazioni su cosa aveva fatto prima di arrivare a Hogwarts,
si era un po' vergognata quando aveva amesso di lavorare per un negozio
di articoli per l'estetica, ma gli altri non erano per niente sembrati
scandalizzati. L'unico che era sembrato davvero stupito era il prof
Piton. Era appena passata qualche settimana quando Minerva la prese da
parte dopocena e le comunicò che avrebbe controllato i
corridoi di notte. La prima
ronda serale! Alle 22 incominciò ad aggirarsi
per la zona che le avevanoassegnato. Era passata forse una mezz'ora
quando senti un struscio dietro di lei , si girò di scatto,
un'ombra era sparita dietro un angolo appena dopo le armature. Qualcuno
probabilmente che non doveva essere lì. Si
avvicinò lentamente senza fare alcun rumore. Appena giunta
all'angolo estrasse la bacchetta mormorò una frase e una
rete magica avvolse qualcosa. La tirò a sé e vide
che aveva cattuirato un ragazzo, forse del terzo anno, lo
liberò e guardò la cravatta: argento e
verde. “Bene,bene” disse “un Serpeverde,
allora non siete tutti così furbi..” lo
osservò meglio, aveva in una mano una confezione di succo di
zucca e nell'altra una bottiglia . Stava andando a qualche festa?
Voleva appurare il suo dubbio quando sentì dei passi
provenire da un'altro lato. Spinse il ragazzo dietro l'armatura e gli
sussurrò “Stai fermo e zitto se no sono
guai”. Perchè l'aveva fatto? Forse
perchè lo capiva. A lei stessa era capitato di essere stata
beccata a gironzolare a Hogwarts. Intanto un scuro individuo l'aveva
raggiunta. “Buonasera”gli disse, Piton rispose con
un cenno della testa, stava proseguendo quando si fermò di
botto. “Senta, prima ho sentito come un rumore.. non
è che era qualche studente?” chiese con fare
inquisitorio. Metteva in dubbio le sue capacità.
“No” rispose l'altra secca “non ho
sentito nulla e comunque se qualche studente girasse fuori
orario non avrei problemi ad identificarlo”, non l'aveva
convinto perchè l'altro continuò
“Be lei ha poca esperienza magari....” non fece in
tempo a finire che l'accusata ribattè “Senta
quando ero alunna mi è capitato diverse volte di
sgattaiolare in giro fuori orario che ormai conosco tutti i
trucchi.”
Ma bene! Chissà se ha avuto anche tempo per studiare
qualcosa tra una festa e l'altra? Sicuramente è
raccomandata. Però a Piton sembrava strano che al Ministero
si facessero aggirare in quel modo. Forse gli bruciava il fatto che lei
si era divertita quando era giovane? Lui non aveva mai girato
i corridoi la notte, non aveva conosciuto nessuno studente delle altre
Case che lo invitasse ai festini e non si era mai azzardato a chiedere
un appuntamento a Lily, fuori dall'orario per di più. Lui
non aveva avuto tempo per divertirsi poiché si dedicava a
letture importanti, che adesso gli tornavano sicuramente più
utili. Salutò con un cenno “la
festaiola” e con uno svolazzo del mantello sparì. Fiuu! Per
fortuna se n'è andato. Forse non avrebbe
dovuto rivelargli i suoi affari privati, ma a quanto pare erano serviti
per convincerlo. Aspettò che fosse sparito dalla sua vista e
ripescò il ragazzo dal suo nascondiglio era ancora
impaurito. “ Hey adesso il peggio è passato, puoi
rilassarti” subito apparì un po' di colore sulle
sue gote. Sembrava un animaletto spaurito.Che
tenerezza. Non aveva proprio voglia di punirlo.
“Senti” disse “non ti metto in punizione
perchè oggi è la prima ronda che faccio. Puoi
andare pure alla tua festa. Però la prossima volta non
sarò così buona, quindi non andare in giro quando
non devi o almeno vedi di non farti beccare”. Il ragazzino,
che non si aspettava quella reazione, rimase un attimo stupito, poi
quando capì che non era uno scherzo mormorò un
grazie e sgattaiolò via. Il giorno dopo la notizia era
evidentemente circolata e ciò aveva contribuito ad
accattivarsi molti studenti.
La professoressa di Pozioni in aveva conquistato tutti i
professori con la sua energia e allegrezza. Aveva perfino stretto
un'amicizia con Hagrid il guardiaboschi; l'aveva incontrato quando si
era spinta fino alla Foresta Proibita. Era stato molto gentile con lei
e le aveva raccontato dei suoi molteplici
“animaletti”; da quella volta ogni tanto lo andava
a trovare per prendere un tè nel pomeriggio e si faceva
narrare delle creature della Foresta. L'unica persona con cui non aveva
legato era l'insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure, era davvero
scostante, manco lei avesse la Spruzzolosi. Tuttavia non c'erano stati
problemi con lui, almeno fino al giorno prima delle vacanze di Natale.
Si respirava l'aria natalizia solita e lei era contenta: il giorno dopo
avrebbe rivisto tutte le persone a lei più care. Aveva fatto
un po' di foto: con qualche alunno particolaremente simpatico, una con
Hagrid che la sollevava da terra e coi professori a tavola. Tutto
filava liscio come l'olio finchè non arrivò
l'ultima ora di lezioni, tutti entrarono ordinatamente
nell'aula e lei stava incominciando a parlare quando si accorse che
mancava qualcuno: Pamela Bennet. Strano!
Non è da lei saltarsi le mie lezioni, so che le sto molto
simpatica. Guardò la classe “ Dove
è Pamela?” un Tassorosso si mise a ridacchiare,
fissò la sua compagna di banco, quella sembrava imbarazzata. Bene se
non vogliono dirmelo ci penserò da sola a trovarla! “Io
vado a cercarla” disse l'insegnante “Se qualcuno
osa solo fiatare, lo metto in punizione per un mese!”
ringhiò. Non le piaceva quella situazione. Chissà
dove è quella ragazza? Magari le è successo
qualcosa di grave. Non doveva neanche pensarci.
Girò nelle stanze comuni delle varie Case,
perlustrò ogni angolo del parco, passò pure in
infermieria. Ma dove
si è cacciata! Mm.. ma certo perchè non ci ho
pensato prima: i bagni! Era lì che la gente
amava nascondersi quando voleva stare da sola, l'aveva fatto anche lei.
Appena aprì la porta del bagno femminile sentì
dei singhiozzi provenire da uno dei gabinetti.
“Pamela?” i singhiozzi aumentarono.
“Senti mi sono preoccupata quando non ti ho vista, non sono
qui per sgridarti, vorrei solo aiutarti e sapere cosa ti è
successo” silenzio “Sai ci tengo ai miei studenti e
io non mi muoverò di qui finchè non uscirai dal
gabinetto e mi spiegherai tutto, non mi interessa di saltare una
lezione, voglio solo non dover vedere qualcuno che piange mntre arriva
Natale”. Un rumore di serratura e la ragazza uscì.
Aveva gli occhi tutti rossi, ma per fortuna non era ferita. Emily fece
apparire due comode seggioline dove si accomodarono. “
Allora? Affari di cuore?” tentò , l'altra annui e
incominciò a parlare “ Vede il professor
Piton....” Pamela
innamorata di Severus?! Non ci poteva credere. Eppure,
considerandolo meglio, non era certo da buttare via: alto al punto
giusto, modi eleganti e sobri nel vestire, non era un
palestrato ma come fisico non doveva essere niente male, occhi che
potevano diventare magnetici, viso regolare e un naso un po' cascante
che raffinava i tratti. Unici punti a sfavore i capelli che sembravano
un po' unticci e il caratteraccio. Ma lei aveva già sentito
di ragazzine innamorate di professori. L'alunna parve percepire la
sorpresa della strega “ Forse è meglio che cominci
dall'inizio. Lo conosce David Bagster?” Aahh
ecco! E' un altro l'interessato. “Questo ragazzo
mi piace da morire e oggi durante l'ora di Pozioni ho deciso di
dirglielo. Sa era il giorno prima delle vacanze e dovevo approfittarne.
Ho deciso di mandargli un bigliettino, ma Piton l'ha visto e glielo ha
ritirato e..” qui ricominciò a lacrimare
“ l'ha letto davanti a tutta la classe! ”
scoppiò a piangere. Che
farabutto! Quell'uomo non le era mai stato simpatico ma
adesso aveva raggiunto il limite. Non sopportava i suoi modi di
comportarsi con gli studenti, ma arrivare fino a questo punto, comunque
ci avrebbe pensato più tardi. Tranquillizzò la
ragazzina con una carezza materna, fece sparire le due seggiole e si
diresse verso la classe con Pamela. “Sai all'inizio avevo
capito che fossi innamorata del prof Piton” “
Davvero?” disse l'altra, si guardarono e scoppiarono a
ridere.
Aveva finito di preparare il baule e raggiunse la Sala Grande
per fare gli ultimi saluti. Eccolo
quel uomo odioso! Non doveva neanche scomodarsi per
raggiungerlo nei sotteranei e non gli interessava che ci fossero gli
altri professori presenti. Si avvicinò “Professor
Piton” lo interpellò, era l'unico insegnante che
non chiamava mai per nome, “come si è permesso di
trattare in quel modo Pamela Bennet?” lui si girò
stupito e rispose “Ritirare un biglietto fa parte del lavoro
di un insegnante, non ci trovo nulla di strano” “Ma
leggerlo in classe davanti a tutti è un atto
abominevole.”rilanciò l'altra. “Io ho
fatto quello che ritenevo giusto, adesso avrà imparato la
lezione e non si azzarderà più a inviare
bigliettini durante la mia lezione” affermò piatto
Severus, ma la strega non demorse “Non ha pensato che magari
poteva ferire i sentimenti dell'interessata. Sono ancora ragazzini e
alcuni più vulnerabili degli altri, soprattutto per quanto
riguarda certe questioni, ma forse lei non è a conoscenza di
queste cose” “Non permetto che una qualsisasi
commessa della Bottega delle Fate giudichi i miei metodi scolastici. Si
occupi piuttosto delle sue soluzioni rassodanti e dei miscugli
antirughe.”replicò irritato il professore. Come osa?
Mi sta dando della stupida dell'incompetente! Emily
pensava che la questione si sarebbe risolta subito, ma adesso si
passava ad insulti sul piano personale: “Lei non ha il
diritto di offendere le persone se non le conosce! Crede che io sia una
stupida ragazzina senza cervello? Che solo perchè sono
gentile e carina con tutti mi hanno dato questo posto? Sappia solo che
quando c'era Voldemort non ero certo a pensare di quale colore farmi le
unghie!” Si voltò e andò in camera dove
rimase chiusa fino alla sua partenza per tornare a casa. L'altro era
rimasto meravigliato, quando gli aveva parlato del biglietto
non si aspettava di litigare. Certo non era colpa sua, lei aveva
iniziato a criticarlo per i suoi modi, ed era vero che la considerava
una sciocca. Si complimentava da solo perchè per una volta
era stato molto sincero con se stesso. “Quella” non
l'avrebbe più avvicinato, ed era ciò che
desiderava. Ma adesso doveva prepararsi per il Natale quando
avrebbe visto una persona con cui gradiva stare.
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