Clock.
Come
sottofondo, "Wake me up" di Ed Sheeran è semplicemente
perfetta.
Tic, tac, tic, tac.
Emily apre gli occhi improvvisamente.
Sono le quattro di mattina e la luna è alta nel cielo,
affiancata da tante stelle brillanti come diamanti.
Quello stupido orologio continua a fare rumore.
Sembra che non dia così tanto fastidio, ma se presti
attenzione ti accorgi che, silenziosamente, scocca i secondi
con una precisione incredibile, non ne salta uno. E' tanto, troppo
assordante.
Non è un orologio particolarmente bello, non è di
quelli che vorresti avere a casa e che appena lo guardi ti fa subito
fantasticare su dove lo potresti mettere se fosse tuo.
E’ un orologio normale, proprio come tutti gli altri.
Ha fatto sempre svegliare Emily quando era piccola, mentre dormiva.
E anche stanotte, come tutte le notti, continua a fare il suo lavoro.
Emily voleva toglierlo di mezzo, era il peggior orologio che avesse mai
visto, secondo lei.
Ogni volta che proponeva ai suoi genitori quest'idea, loro le
rispondevano con un “no” secco.
Dicevano che era antico, e le cose antiche vanno conservate.
“Perché
conservare una cosa che non serve?” Si domandava.
L’orologio la fa svegliare ogni notte, alla stessa ora, non
ha mai capito perché proprio in quel momento.
I rintocchi sono tutti uguali, eppure solo uno le fa aprire gli occhi.
In quell’arco di tempo in cui è sveglia, riesce a
pensare più liberamente, realizza tante cose che durante la
giornata non avrebbe mai capito.
La mattina si alza stanca, come se non avesse dormito.
All’inizio, i suoi genitori si preoccupavano per quella
stanchezza, insolita per una bambina di dieci anni.
Emily invece non aveva proprio nessun problema. Era
quell’orologio.
Lo stesso che l’ha svegliata quando la casa è
andata a fuoco.
L’ha svegliata quando è morto suo nonno.
L’ha svegliata quando stava per iniziare un temporale, quasi
per avvertirla di chiudere le finestre.
L’orologio la sveglia sempre e solo se succede qualcosa.
E’ per questo motivo che Emily lo voleva dare via.
E nonostante le richieste, forse eccessive, di Emily, i suoi genitori
si ostinavano a tenerlo.
Nessuno si è mai accorto dello strano potere di
quell’oggetto.
Una notte l’orologio suonò più del
normale.
Emily, come al solito, si svegliò. Sapeva sarebbe successo
qualcosa di molto brutto, da lì a poco.
Infatti, la mattina dopo si ritrovò in un ospedale, con
delle bruciature sul corpo.
Tante persone piangevano, non attorno a lei, ma attorno a un altro
lettino.
In quel momento, Emily si rese conto che anche quella volta
l’orologio l’aveva avvertita.
Suo padre era morto.
Da quel giorno, Emily si sveglia in piena notte e piange, pensando alla
figura paterna che adesso manca nella sua vita.
Gli voleva davvero tanto bene.
Adesso lei ha quasi sedici anni e vive ancora con
quell’orologio in casa.
Sua madre ha cambiato idea, vuole toglierlo. “E' inutile, polveroso
e vecchio, a cosa ti serve adesso che sei grande?”
dice.
Emily le risponde sempre negativamente.
Nonostante l’abbia sempre odiato, ora rappresenta un ricordo.
Quell’orologio ha una storia e, ogni volta che lo guarda,
gliela fa ricordare.
Ecco a cosa serve.
Tic, tac, tic, tac.
E con la velocità con cui Emily si era svegliata poco fa,
ricade in un sonno profondo, come se non fosse successo nulla.
Chiara’s corner.
Ciao gentaglia! Sono
ritornata con una nuova one shot non-sense! ouo
Adesso qualcuno si
chiederà: a cosa cavolo serve questa one shot? Beh, a niente!
Sì, vi
confermo ancora una volta sto beeeeeenissimo e che non bevo (non
ancora, per fortuna).
E’ che una
notte, mi sembra l’altro-ieri, mi sono svegliata
all’improvviso, grazie ai rintocchi del mio orologio.
E pensando a questo e a
quanto fossero assordati e noiosi i suoi rintocchi, mi è
venuta l’idea :)
Questa storia non
è molto lunga, lo so, ma volevo farla così.
Fatevi sentire, so che
questo non è il mio migliore lavoro, ma magari a qualcuno
piace! :D
E se quel qualcuno,
quel dolcissimo e fantastico qualcuno, recensisce questa piccola mia
creazione delle due di notte, mi renderebbe molto felice, davvero.
Mi dispiace se
è l’orrore degli orrori, se sarà il
vostro peggior incubo (immaginatevi un film horror chiamato:
l’orologio lol), ma, soprattutto, se avrà errori
di grammatica o quant’altro.
In quel caso,
avvisatemi subito.
Grazie mille a quelli
che forse stanno leggendo questo “Chiara’s
corner”! Siete molto gentili! ;)
Vi ripeto, se dovete
dirmi qualcosa su questa piccola storiellina stramba, hanno inventato
apposta le recensioni.
Qualunque vostro parere
è ben accetto! Gli insulti no, grazie.
Grazie a tutti, di
nuovo! Je vais! c:
Sciaoo beliii! xx
-Chiara.
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