2 Tutto per me, solo per
un po'.
- Vanilla Ice, prendi mio figlio e la mia compagna e portali via.-
ordinò Dio al suo luogotenente.
-Si, signore.- rispose l'uomo dai capelli argentati. Provava un grande
rispetto per il suo signore. Forse qualcosa in più. Fatto
sta che soffriva nel vedere i suoi occhi posarsi solo sulle madri dei
suoi figli, in particolare su quell'ultima donna. Vanilla Ice non
capiva che sentimento legasse il suo signore a quelle donne. Ma come al
solito obbedì.
Prima di lasciare la villa dal retro (onde evitare i Joestar), l'albino
guardò il suo signore.
Dio lo guardava. E sorrideva.
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Eccolo, inginocchiato davanti alla porta del suo padrone. Vanilla Ice
aveva svolto il suo compito e ora era tornato alla porta della camera
di Dio per annunciargli la disfatta di D'arby.
- Chiedo scusa se vi disturbo... Forse ve ne siete
già accorto... Pochi minuti fa Joestar e gli altri
si sono introdotti qui...Inoltre, devo informarvi che D'arby
è stato sconfitto...-
''Idiota'' Vanilla Ice si diede dll'idiota. Dio sapeva già
che i Joestar erano lì. Se no perchè aveva messo
al sicuro il suo erede?
-D'arby... D'arby era... era un vero genio. Ed è stato
sconfitto nonostante le sue grandi doti... e sai perchè?
Vieni avanti, Vanilla Ice!-
Prontamente l'uomo si alzò in piedi.
-Si... Permesso..-
Dio era lì... Sdraiato sul suo letto. Leggeva.
-Il fatto è che i Joestar... Sono sempre stati disposti a
morire pur di riuscire a salvare la vita di un familiare... E a quanto
pare, non sono i soli, ora...Sono così anche Kakyoin e gli
altri due... Come si chiamano?- Dio prese un calice di vino
da un tavolino vicino al letto. -Ah, già... Abdul e
Polnareff... Farebbero di tutto pur di sconfiggermi...-
Vanilla Ice ascoltava in silenzio.
-Sfuggire a me... A Dio... Per loro significa sfuggire alla propria
vita... Sembra una sciocchezza... Ma è molto importante...
Nonostante D'arby mi abbia giurato fedeltà, non era pronto a
morire per me...-
Vanilla Ice non riuscì a sentire il resto del discorso. Le
ultime parole del suo signore si ripetevano nella sua testa. Lui era
pronto... Pronto a morire, per il suo signore.
-Ice...- il richiamo del suo signore lo ridestò dai suoi
pensieri -Vuoi donarmi il tuo sangue fresco?-
Era questo quello che voleva?
-Si... Con piacere...- rispose, deciso più che mai a
consacrare la sua vita a quella persona.
-Bene...- disse. Il suo stand, Cream, stava dietro di lui.
-Bene...- gli fece eco Dio.
Vanilla Ice afferrò un anfora e strinse forte le maniglie.
Se Dio voleva questo da lui... L'avrebbe avuto.
-E' tutto vostro!- esclamò mentre la mano del suo stesso
stand si abbatteva sul suo collo come una falce.
-Bene...- disse il vampiro vedendo il corpo inerme del suo
luogotenente. Vanilla Ice non aveva esitato a sacrificare la sua vita
per lui. Che spreco... Uno così non doveva morire...
Dio si alzò dal letto e si diresse verso l'uomo.
-Hai decapitato te stesso... sono davvero orgoglioso di te! Ma devi
capire che non posso accettare il tuo sangue... Curerò le
mie ferite con quello di qualcun altro... Non devi morire per
questo...- con quelle ultime parole, Dio alludeva a Joseph Joestar. Era
suo il sangue che gli avrebbe permesso di approppiarsi del corpo di
Jonathan Joestar definitivamente. Prese la testa dell' albino e la
posizionò davanti al corpo inerme.
-io ti ridono la vita...- disse mentre fece colare il proprio sangue
sul suo luogotenente -Ora ne sono sicuro... Tu sei in grado di
sconfiggerli!-
Vanilla Ice riaprì gli occhi, molto sorpreso.
-Vostra... eccellenza.. Dio?-
-Come vedi, riunirsi al proprio corpo è più
semplice... Bene, Vanilla Ice... Hai carta bianca!- disse Dio
voltandosi.
Solo questo? Dio voleva solo questo da lui?
Vanilla Ice fece per aprire bocca, quando sentì
qualcosa di freddo sulle labbra.
-Vostra... Eccellenza...?-
- Non era quello che volevi, Vanilla?- rispose Dio sorridendo.
Il suo sorriso così dolce... Solo per lui... E quelle labbra
così fredde, ma così sensuali... Per un attimo
erano diventate solo sue...
Vanilla Ice si sentì pervadere da una grande gioia. Non
riusciva a rimanere freddo e impassibile dopo quello.
-Vedrete, eccellenza... Non vi deluderò... Farò
come volete... Vi assicuro... che quei cinque... moriranno!-
Cream ingoiò il suo possessore, poi si
autofagocitò e sparì nella dimensione parallela.
Dio lo guardò sparire e sospirò quando vide il
muro bucarsi come se fosse fatto di burro.
Vanilla Ice aveva lasciato la stanza.
-Potevi uscire usando la porta! Ah, questi stand interdimensionali...
Sono affidabili, ma che maleducazione!-
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