BODY
CREAM.
Laura guardava
con curiosità la nuovissima pubblicità della crema
appena uscita Body Cream, una crema che faceva da antirughe, crema
corpo e crema per sostenere il tono della pelle. Insomma una super
crema.
Pensò
che a sua sorella Maria avrebbe fatto piacere visto che era una
patita di queste cose.
Ne prese un
tubetto e si diresse di corsa alla cassa.
Notò che
la signora davanti a lei ne aveva presi due e si congratulò
con se stessa per l'acquisto.
Tornata a casa
impacchettò il tubetto e lo mise sul tavolo da pranzo con un
biglietto così, al suo rientro dal lavoro, Maria l'avrebbe
trovato.
La signora
Bianchi si alzò dalla vasca e si asciugò con cura ogni
goccia di acqua dal corpo, voleva provare la nuova crema comprata al
supermercato quel giorno.
Prese il
tubetto e se lo rigirò tra le mani.
Le scritte
dicevano che era composta da diverse sostanze che avrebbero aiutato
la sua pelle a ritrovare l'elasticità persa con il passare
degli anni.
Eh, ormai aveva
passato la sessantina e il suo corpo aveva perso la bellezza degli
anni migliori. Si chiese se il suo defunto marito l'avrebbe trovata
ancora attraente.
Scuotendo il
capo come a mandar via i tristi pensieri si concentrò sulla
crema.
Spremette il
tubetto e uno schizzo di crema rosa le si depositò sul palmo
della mano.
La spalmò
con cura sul viso e sull'intero corpo.
Aveva un
profumo meraviglioso di rosa e la sua pelle parve subito più
morbida e fresca.
Sorridendo si
disse che aveva fatto bene a prenderne due invece che uno solo.
Rigenerata e
allegra si mise sotto le coperte e si addormentò.
Maria scalciò
i tacchi e a piedi nudi percorse il corridoio diretta al salone.
Il suo sguardo
cadde sul pacchetto posto al centro del tavolo da pranzo e curiosa
lesse il biglietto: “Ciao piccolina, ti ho comprato questa, è
nuova spero sia di tuo gradimento:-) Un bacio.”
Era sua sorella
che sicuramente adesso dormiva nella stanza accanto alla sua.
Con un sorriso
tenero scartò il regalo.
Era la nuova
crema di cui aveva visto la pubblicità in televisione. Sua
sorella era un genio!
Corse in camera
sua desiderosa di provarla subito, si spogliò e si spalmò
per bene la crema gustandone il profumo e la freschezza.
Dopodiché
si mise a leggere.
Era mattina e
la signora Bianchi si alzò presto come d'abitudine. Mentre
faceva colazione fu costretta a posare la tazza del caffè per
grattarsi il palmo. Era un prurito tremendo, più grattava e
più prudeva. Preoccupata si chiese se poteva essere una
reazione allergica alla crema.
Non riusciva a
smettere di grattarsi quel punto che ormai era arrossato e spellato.
Le unghie
penetrarono nella carne scorticandola ma per quanto lei sentisse
dolore non poteva fermarsi, doveva continuare a grattare. Mentre il
sangue iniziava ad uscire dalla ferita si rese conto che le prudeva
anche la guancia così smise con il palmo per passare al viso.
Laura si
svegliò di soprassalto. Nella stanza a fianco sua sorella
stava gridando isterica.
Corse a
raggiungerla e quello che vide la fece inorridire.
Le mani di
Maria erano piane di sangue e le sue gambe erano completamente senza
pelle, ridotte ad un ammasso di carne sanguinante tanto che in alcuni
punti si vedeva il bianco delle ossa.
Laura corse
accanto alla sorella cercando di bloccarle le mani mentre Maria
gridava e la supplicava di far smettere il prurito. Le legò le
mani e la portò in ospedale.
La signora
Bianchi giaceva a terra con il viso sanguinante. Si era strappata le
guance a furia di grattare e aveva conficcato le unghie nella pancia
aprendo uno squarcio che arrivava quasi agli organi. Purtroppo
nessuno avrebbe sentito le sue urla perché un'operazione le
aveva lesionato le corde vocali impedendole per sempre di gridare.
Fu così
che morì.
Dissanguata sul
pavimento della cucina.
Laura aspettava
nervosa in sala d'attesa che il dottore uscisse con nuove notizie
sulle condizioni della sorella. Le avevano fatto una doccia completa
per levare anche il più piccolo residuo di crema e pareva che
stesse piano piano funzionando.
Avevano dovuto
amputargli le gambe a causa delle lesioni che si era procurata a
tendini e muscoli.
Mentre pensava
a quella maledetta crema e si sentiva in colpa la sua attenzione fu
catturata dalle notizie del telegiornale.
Tantissime
erano le vittime della crema killer Body Cream. Le vittime erano
state rinvenute in laghi di sangue dopo essersi letteralmente
scotennate vive. Le foto erano raccapriccianti.
Poche si erano
salvate riportando danni gravi o permanenti come volti sfigurati,
arti amputati, e corpi quasi totalmente martoriati.
Rimase
pietrificata. Poi strinse il ciondolo che Maria gli aveva regalato
anni fa e pianse tutte le lacrime che aveva in corpo.
UN MESE DOPO.
Maria stava
riprendendo piano piano la sua vita. A volte era difficile per lei
alzarsi al mattino e ricordarsi, dopo aver sollevato le coperte, di
essere senza gambe ma con l'aiuto di Laura stava trovando di nuovo il
sorriso e accettando la sua condizione. Sarebbe potuta andare
diversamente in fondo lei era ancora viva mentre tante altre persone
erano invece morte.
Quel giorno
aveva promesso a Laura che sarebbero andate a fare shopping insieme.
Si trovavano
nelle vie piene di negozi quando passarono davanti ad un
erboristeria. Maria fermò la sedia a rotelle davanti alla
vetrina.
Laura
preoccupata dei pensieri che poteva causare a sua sorella un luogo
del genere fece per allontanarla ma Maria con un sorriso le chiese di
entrare.
Vedendo Laura
titubante disse:” Non ho intenzione di comprare nessuna crema
l'ultima non era poi cosi valida!”
Le due ragazze
entrarono nel negozio ridendo.
FINE.
Spero che la
storia vi sia piaciuta:-) Non mi chiedete come mi è venuta in
mente perchè nemmeno io lo so è un po' ridicola lo
ammetto ma tutto ciò che mi passa per la testa lo devo
scrivere.
Grazie per
averla letta se vi va lasciate una recensione.
Un abbraccio da
Fly90.
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