This war is ours.

di Winry977
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-Forza! Stanno per chiudere l'imbarco!- ci strilla Christian mentre lottiamo con le valige che si capovolgono ogni cinque secondi. Arriviamo giusto in tempo: check-in, bus per l'aereo e imbarco. Ci sediamo su due file vicine e ci lasciamo travolgere dall'arietta condizionata e da un leggero jazz anni '80 di sottofondo.

Io ansimo, Ellis, che è seduta dietro di me che cerca di farsi aria con una rivista, con Jinxx che combatte per mettersi la cintura e per togliersi la giacca. Accanto a me c'è Ashley che cerca di raccogliere i capelli in una coda, che mi fa venire da ridere.

-Perché ridi?- mi chiede sogghignando.

-Perché con la coda sei strano.- ridacchio e lui si lascia andare i capelli, ridendo pure.

L'aereo comincia a muoversi e si sente la voce del comandante.

-Si parte...- mormora Ellis dietro di me. Io allungo dietro una mano e lei me la stringe.

 

-Layra... Layra, siamo arrivati.- una mano mi scuote leggermente, ed io mi sveglio lentamente con un nuovo languore allo stomaco. Mi ritrovo sulla spalla di Ashley, con lui che mi fissa con un'espressione indecifrabile in viso.

-Oh- sobbalzo. -Scusa, mi sono addormentata su di te.

-Bah, tranquilla, avevi un faccino tenero tenero.- sorride mostrando i denti bianchi. Alla faccia di quelli che promuovono i dentifrici.

Scendiamo e noto che Ellis non è in condizioni tanto diverse dalle mie. Jinxx la regge, tenendo un braccio attorno le sue spalle, mentre lei sbadiglia; e quando si rende conto di essere sotto il suo braccio arrossisce violentemente.

Recuperiamo le valige ed Andy chiama un taxi. L'aria della California ci travolge, scompigliandoci i capelli. Fuori è praticamente notte.

-Damn, il fuso orario...- borbotta Ellis guardando il cielo blu. -Io mi sveglio a quest'ora, come faccio a dormire di nuovo?

-Non dirlo a me...- mugolo. -D'accordo che posso dormire a qualsiasi orario, ma così? Come facciamo?

-Dai, ragazze.- Christian ci patta le spalle. -Vi abituerete.

Il mio stomaco fa sentire, a tutti, che ho fame.

-Ehm... e se mangiassimo?

 

Arriviamo ad un condominio dalle mura in mattoni rossi e con le ringhiere pure attorno alle finestre. Ci sono sette piani.

-Ditemi che abitate al primo piano. Vi prego.- li scongiuro, mentre cerco di soffocare il mio stomaco brontolante; e anche Ellis li prega con lo sguardo.

-Mi spiace, dolcezze, ma noi stiamo all'ultimo.- Andy sogghigna.

-Ma l'ascensore funziona, vero?- chiede lei con un po' di speranza.

-Diciamo che ci stanno solo quattro persone.

Il mio mento arriva fino a terra e poi si richiude come una tapparella.

-Beh, mi immolo e me la faccio a piedi. Così perdo peso.- scuoto la testa e mi avvio.

-Aspetta!- Ashley mi raggiunge.

-Woah, Ashley che fa le scale!- esclama Jake scioccato.

-Deve essere ben motivato per farle, allora.- sogghigna Andy, dando piccole gomitate a Jake, ed io mi sento avvampare inspiegabilmente il viso.

-Chi si immola per ultimo?

I rimanenti si guardano a vicenda.

-Io.- Ellis alza le spalle e ci segue. Jinxx rimane interdetto, mentre la guarda sollevare la valigia.

-Ciao, Janxx!- dietro di lui le porte si chiudono e lui rimane fregato.

-Ehi!

Li sentiamo sghignazzare, e alla fine ride anche lui. Si avvicina ad Ellis. -Dai, ti aiuto con la valigia.- sorride, e gentilmente la solleva.

-Ma... non puoi portarti tutto il peso da solo!- lei prende un'estremità. E lui rimane un po' perplesso.

-Beh, allora portiamola insieme.- sorride, e lei arrossisce lievemente.

Io ed Ashley gli cediamo il passo e restiamo indietro, mentre io penso che ho una fame assurda e lui trascina il suo borsone.

-Beh...- dice dopo che superiamo il secondo piano. Mi giro a guardarlo, mentre lui tiene il viso chino sulle sue Nike sicuramente di una taglia più grandi del dovuto, se non di due. -In hotel... hai detto che vuoi fare l'accademia... giusto?

Mi illumino.

-Si, mi piacerebbe molto.- sorrido. -Il mio unico problema è che avevo già fatto richiesta per un'università di lingue orientali, ma quando mi sono resa conto di quello che si faceva in accademia ne sono rimasta impressionata.- ansimo per gli scalini. -Ora devo annullare diverse cose, anche perché sono qui.

-Io dico che devi fare ciò che ti ispira... che lingue volevi studiare?

-Russo e giapponese... poi ero indecisa tra l'arabo e il portoghese, che però non c'è.

-Fico...- fischia. Arriviamo al quinto piano, ed io sento le voci di Ellis e Jinxx che chiacchierano tranquillamente. Speriamo che ci nasce qualcosa, tra quei due. Penso tra me e me. Sarebbe come realizzare i sogni di Ellis. E senza accorgermene sorrido per lei.

 

Arriviamo, chi col fiatone, chi senza nemmeno quello (io) e ci accasciamo sulle scale.

-Dite che ho perso un po' di peso?- mi siedo su uno scalino in marmo fresco.

-Ma tu non devi perdere alcun peso, eh.- mi fa notare Ellis che cerca di respirare e si sventola la maglietta sul petto. La vedo un po' rossa in viso. Mi sa che vivendo con questi ragazzi, quello diventerà il suo colore, volendo.

Una porta cigola e si apre.

-Forza! A mangiare, gentaglia!- Jake ci incita ad entrare. -Guardate che Christian mangia tutto velocemente, non ci vuole molto che si mangia anche i vostri piatti!

Ci trasciniamo fino all'entrata e un profumo di pasta all'italiana ci travolge. Il mio stomaco esulta ed io cerco di farlo smettere stringendolo con gli avambracci. Jake ride. -Dai, offre la casa!

Ci sediamo a tavola ed io ed Ellis ci sbafiamo due piatti ciascuno di pasta.

-Woh, affamate loro.- Andy sogghigna.

-Scusa, vuoi dirmi che non hai sentito come il mio stomaco chiedeva cibo?

Ridono e sia io che Ellis ci decidiamo a guardarci attorno.

La porta d'ingresso di apre direttamente sulla cucina e sul tavolo accostato alla finestra. Dopo la cucina, si estende un salottino, diviso dal tavolo per mangiare da un muretto (inutile a mio parere), con dei divani neri di pelle e con al centro un tavolino di vetro con al centro un posacenere, sopra un tappeto sfrangiato. Poi tutto attorno è pieno di porte: corridoi = inesistenti.





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