Di porte chiuse, denti di leone e coraggio

di cup of tea
(/viewuser.php?uid=180599)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Di porte chiuse, denti di leone e coraggio
 


Un rumore di fondo, ma continuo e insistente. Tum. Tum.
 

 
Chi sei?

A volte sono la lacrima che illumina gli occhi e non sa se correre giù; altre, la mano che trema in un pugno chiuso; spessissimo, l’affanno dell’emozione.

Ti conosco?

Sono sempre con te, ma tu non vuoi mai aprirmi la porta. Allora sto qui, quieto quieto, e mi faccio sentire poco.

Allora perché adesso ti sei messo a bussare così forte? Non vedo perché dovrei aprirti, se non l’ho mai fatto prima.

Lo vedi? Il tuo problema è sempre stato questo: non riesci a fidarti, non ci riesci proprio con nessuno.

E che cosa dovrei fare?! Il mondo è un posto pericoloso.

Sì, ma tu sei forte.

Non è vero. Sono come un dente di leone, che appena soffi un po’ forte, perde i suoi semini bianchi e
piumati. Ciò che mi sta vicino per un po’, mi riempie e mi fa sentire completa, prima o poi mi lascia. Spoglia. E triste.

Il dente di leone ha molte proprietà curative, lo sapevi?

Non farmi una lezione di naturopatia, adesso.

Però è vero.

E questo cosa vorrebbe dire?

Che bisogna essere forti, per prendersi cura degli altri.

E chi curerà me?

Forse c’è qualcuno che sta tentando di farlo. Se solo tu glielo lasciassi fare.

Parli della persona per cui tu batti come un tamburo?

Proprio così.

Perché ti interessa tanto?!

Ho una certa propensione ad affezionarmi, è nella mia natura.

E la mia è quella di proteggerti. E di proteggermi.

Vuoi dire negarti la possibilità di essere felice.

Cosa vuoi saperne, tu? Se non ti sei ancora spezzato è per merito mio.

È vero, ma battere da soli per tutta una vita è altrettanto doloroso. C’è tanto vuoto, qui. E io sono fatto per amare. Per condividere il mio battito con quello di un altro.

Diamine, perché sei qui?!

Per convincerti a cedere, per una volta. A concederti una possibilità.

Una possibilità?

Permettimi di battere per un altro cuore.

E se poi finisce male?

Vorrà dire che diventerai ancora più forte di prima.

Ho paura.

Lo so. E anch’io.

Ma tu sei più coraggioso di me.

Se lo sono è perché battere per farti sopravvivere non mi basta più. Ora – ora che abbiamo trovato un’anima per cui vale la pena - voglio farlo per farti vivere. E per vivere il coraggio ci vuole. Lo sai perché “avere un cuor di leone” è sinonimo di essere coraggioso? Sì be’, non lo so neanche io, sinceramente. Ma non è questo il punto. Il punto è che hai tutto quello che ti serve: il cuore, che sono io, e il leone, che – credimi, non ne sei solo il dente – lo sei tu. Sei una fiera leonessa che sa badare a sé stessa. Ma anche affidarsi a qualcuno, a volte, non è la scelta peggiore.



Ci sei ancora?
 
 
In lontananza, si sente un cigolio di una porta. Per la prima volta, bussare – battere – non è stato invano.
 

 
****************************************
La tavola di cup of tea
Grazie a te che hai dato una possibilità a questa… storia? Non saprei bene come definirla. Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi.
Se vuoi scoprire altre mie storie, originali e non, questa è la mia pagina autore su fb. E’ ancora giovane, e magari ti va di aiutarmi a farla crescere.
*offre una tazza di tè*
Cup of tea




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2145444