Solo un'adolescente.

di Killybian
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Sara chiuse a chiave la porta di camera sua e si buttò sul letto, con la testa fra le mani.
Erano tutti contro di lei.
Nessuno le voleva bene.
A nessuno importava di lei.
Nessuno se ne sarebbe neanche accorto se lei non ci fosse stata più.
Se lei fosse morta.
Anzi, probabilmente ne sarebbero stati contenti.
Avrebbero riso sulla sua tomba.
Un problema in meno, no?
Sì, decisamente sarebbero stati tutti felici.
O forse no.
Forse qualcuno si sarebbe sentito in colpa.
Quell’idea la rese felice.
La rese felice pensare che qualcuno forse avrebbe sofferto.
Le sembrava la giusta punizione, per quanto avevano fatto soffrire lei.
Sì, avrebbero sofferto.
E lei voleva che soffrissero.
Che soffrissero tutti.
Che provassero almeno un po’ del dolore che provava lei.
Voleva che la rimpiangessero.
 
Le era arrivato un messaggio. Fra le lacrime, lesse:
 
“Scusami tesoro, mi dispiace. Ti voglio bene.
Mamma”
 
Fissò il messaggio per vari minuti.
 
Si asciugò gli occhi e sorrise.
 
Come aveva potuto pensare di uccidersi? La vita era bella, la sua famiglia le voleva bene e lei voleva bene a tutto il mondo, e non aveva un solo problema, ed andava tutto bene.




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