Anyway
Tempesta
e i suoi sorrisi sporchi
Si lasciò sfilare la maglietta con delicatezza, i
polpastrelli lasciavano chiazze rosee sulla sua pelle bianca e le
labbra assaporavano il collo, calde e carnose, sotto la lingua si
percepiva il sangue scorrere.
Anche lui si era sbottonato e poi sfilato la camicia, da solo, per poi
gettarla in un angolo tra le cianfrusaglie che quel furgoncino
gelosamente custodiva.
I gemiti gocciolavano nell'aria, evanescenti, mentre le mani di
entrambi cercavano un corpo a cui aggrapparsi, da ferire e dilaniare
con le unghie.
Tempesta era questo che faceva, Alec si limitava ad accarezzare quei
lineamenti a lungo sognati.
"Sono fidanzata." sussurrò a bassa voce quando c'era poco
fiato per ribattere, quando le sue natiche sfioravano le cosce di lui e
le mani premevano sul petto. Alec teneva gli occhi chiusi, si
concentrava su quei fianchi che gli scivolavano tra i palmi.
Oh, Tempesta.
Non aveva mai osato chiederle del suo vero nome, temeva che anche lei
se lo fosse dimenticato.
She said she's got a boyfriend
anyway
La luce del sole
filtrava attraverso le tende chiare e le disegnava delle ombre sul
viso, le palpebre erano chiuse e il lipgloss non le dipingeva
più le labbra; si era perso tra i vestiti di lui, sulle sue
spalle e nell'interno coscia ancora caldo. Tempesta doveva lavarsi,
aveva ancora l'odore del sesso addosso che quasi gli stava dando la
nausea, Alec invece premeva la punta del naso vicino al suo ombelico
perché gli piaceva imprimere nella mente quegli attimi
così silenziosi ed intimi.
È
solo una stupida scopata, si ripeteva, sesso e
sperma e piacere.
Niente di
più.
"Devo andare."
Tempesta
aprì gli occhi di scatto e tentò di mettersi a
sedere; Alec rischiò quasi di cadere dal letto.
"Dove vai?"
"Ho da fare." rispose
con lo sguardo basso, mentre si infilava gli anfibi.
"Hai sempre da fare,
non rimani mai."
Quando Alec parlava
con Tempesta, gli pareva sempre di pronunciare parole senza senso,
un'accozzaglia di suoni privi di significato. E forse era davvero
così, visto che la ragazza raramente gli rispondeva, si
limitava a sbattere le palpebre e a sorridere debolmente, di quei
sorrisi sporchi che non sai classificare. Come quando senti una voce
sconosciuta alla radio, roca e graffiante, che ti fa male al cuore ma
non puoi fare a meno di sorridere.
"Non posso, lo sai."
Stava per aggiungere Ho un
fidanzato,
il ragazzo sentiva che avrebbe voluto rinfacciarglielo tutte le volte,
ma poi per fortuna non lo faceva mai.
And
I'm about to fill his shoes
But
you say no
You
say no
"Forse dovremmo
provarci, non credi?"
Le dita di Alec erano
intrecciate tra quelle di Tempesta, la tenevamo forte come se avesse
paura che da un momento all'altro potesse correre via... come faceva
sempre. I capelli biondi le accarezzavano le guance e gli occhiali da
sole le coprivano gli occhi, con i denti mangiucchiava lo smalto dalle
dita della mano libera; lei era nervosa e la lingua dolorante, il
piercing che aveva fatto qualche giorno prima bruciava ancora un po'.
Non
capisco perché devi farlo, le aveva detto lui quando la
ragazza lo aveva informato di aver preso appuntamento in uno studio
della città; a quel punto Tempesta aveva ridacchiato
perché Alec era ancora più bello quando il suo
viso si increspava e sembrava potesse quasi strapparsi come un foglio
di carta.
"Mi stai ascoltando?"
"Sì..." La
sua voce era bassa, parlava ancora a fatica per colpa della lingua un
po' gonfia. "Credo di aver sbagliato tutto."
And I'm not trying to stop you
love
But if we're gonna do anything
we might as well just fuck
Tempesta
lasciò la mano di Alec e si allontanò di qualche
passo, adesso si sentiva male ad averlo accanto.
"Vuoi continuare a
stare con lui?"
Le aveva fatto quella
domanda nonostante sapesse la risposta, gli andava di farlo e
così non era riuscito a stare zitto.
I passi di Tempesta si
erano fatti sempre più veloci e vicini, le sue labbra
arrivarono a lambire quelle del ragazzo per lasciargli un leggero bacio
sulle labbra.
"Ciao Alec, ci vediamo
domani."
Glielo aveva
sussurrato tra i denti con un mezzo sorriso di quelli sporchi dei suoi
e poi si era allontanata senza voltarsi nemmeno per un attimo.
Lui si
piegò sulle ginocchia con un sospiro, la testa gli girava e
non sapeva proprio dove sbatterla.
Tempesta, i sorrisi
sporchi, lo sperma e l'orgasmo, l'amore.
Tempesta e l'amore; e
Alec che avrebbe anche potuto impazzire, ma non sarebbe mai riuscito a
voltarle le spalle.
She's got a boyfriend anyway
She's
got a boyfriend anyway.
Anyway è nata di getto,
senza fronzoli ed orpelli, è nata ascoltando Sex dei The
1975 conosciuti, per l'appunto, proprio oggi.
Mi auguro che
l'abbiate apprezzata e che vi abbia lasciato qualcosa, positiva o
negativa che sia; fatemelo sapere senza problemi!
Magari
tornerò a scrivere su Alec e Tempesta, ci sarebbero altre
mille cose da dire su di loro.
Un bacio!
|