Fuori appoggiata al davanzale lei lo aspettava ansiosa e desiderosa di rivederlo. Era passata la mezzanotte e di lui nessuna traccia. Sospirò, sperando che non gli fosse accaduto nulla di male.
-Ehi, miss.- La chiamava sempre così da quando si erano conosciuti. Il perché non lo sapeva nemmeno lei, ma le piaceva quel soprannome.
-Finalmente, sei arrivato- disse leggermente imbronciata. -Sei o non sei il mio angelo custode? Dovresti controllarmi o sbaglio?-
-E tu lo sai che posso avvertire che sei in pericolo a chilometri di distanza?-
-È solo che... mi preoccupo per te. Ogni sera temo che tu non possa tornare.-
L'angelo la baciò, accarezzandogli i fianchi e la schiena lentamente, causandole dei brividi.
Quella notte volarono sul tetto di una casa in campagna e ammirarono le stelle che l'inquinamento della città impediva di vedere. La temperatura era leggermente più bassa del solito, l'estate era giunta al termine e l'autunno faceva il suo ingresso.
-Meryl.- La chiamò attirando la sua attenzione. -Non sono bravo a parole ma vorrei dirti comunque una cosa.- Una nota di imbarazzo nella sua voce colse la ragazza di sorpresa.
-Ma certo, dimmi- lo incoraggiò sorridendo.
-Sono poche le persone a cui mi affeziono, forse perché faccio fatica a relazionarmi o semplicemente perché il mio carattere è difficile. Quello che voglio dire è che...- Prese il dolce viso di Meryl e con un dito carezzò la sua guancia destra. -Ti amo Meryl.-
Passarono alcuni secondi in cui Meryl non disse nulla, era ancora troppo sorpresa per la dichiarazione di Sean.
-Sean, ti amo anch'io- Lo baciò più felice che mai.
Quando l'alba fece capolino l'angelo la riportò a casa.
-Non preoccuparti tornerò anche stasera.- Sfiorò con le labbra la fronte rosea della ragazza, poi si allontanò all'orizzonte. Meryl lo guardò andare via fino a quando divenne un puntino lontano.
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