L'umanitā dormiente

di Carabelnthir
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L'umanità dormiente


           

 

    

Una voce grida da dentro, implorando di sentire ancora.

 Non puoi

Nessuno può salvarmi da me stesso.

Abbandonerò questo amore, e lo distenderò a terra per riposare.

E per te sarò solo uno dei dimenticati.

 Perché è così che deve essere.

Caduto, e senza volto.

Sono vuoto dentro.

    Perché tu scomparirai.

Ombre crescono, sempre di più, nella mia mente.

Sono quelle che non posso lasciare indietro.

Sono quelle che continuano a camminarmi vicino come un segugio.

Sarò abbastanza forte per pagare questo riscatto.

        Io voglio dare a Gilbert un passato senza di me.

Un mostro è strisciato dentro

ma io l'avevo visto morire.

      Se con queste forbici, mi stappassi quest'occhio, sarei ancora un bambino della sfortuna?

 

“ Qualunque cosa ti dicano non dargli peso... perché a me piace un sacco il tuo occhio rosso! ”

Guardando la città bruciare, quei sogni sono andati via come cenere.

La mia mentre nutrita sempre di violenza,

Il figlio del diavolo!”

è incapace di cibarsi d'altro.

     Far si che il mio primo respiro, sia anche l'ultimo

Guardando indietro,

vedo il volto di qualcosa di orribile.

O forse è l'immagine di me stesso?

Mostruoso, oscuro, incontrollato

La tua stessa esistenza, ha fatto soffrire qualcuno importante per te.

 

Una persona calorosa...

un posto accogliente dove stare...

un mondo da sogno in cui Gil non si feriva per proteggermi...

Volevo soltanto proteggerlo con le mie mani.

Che cosa assurda...

L'unica cosa da cui doveva essere protetto, ero io.

 

  Gil è gentile...

Gil doveva abbandonarti.

  Gil è mio fratello...

Gil doveva essere figlio unico.

  Gil è stato felice di ricordare...

Gil doveva dimenticarti.

  Ma io … sono felice di stare con lui.

  Io ero felice, con Jack.

  Lui mi ha usato.

Non saresti stato comunque in grado di ricambiarlo adeguatamente.

  Menti … lui non l'avrebbe mai fatto …

 

:<< Tacete! >>

Con un grido disperato, aprì gli occhi.

Il respiro affannato.

:<< Vincent-sama >>

Si guardò intorno.

Era a terra.

Dormouse …

:<< Vincent-sama, è ora >> disse nuovamente la serva che aveva fatto vigile al suo riposo.

:<< Si, loro sono arrivati. >>

Si alzò di scatto, sistemandosi e aggiustando i capelli arruffati.

Si svegliò, lasciando dormire quella parte di lui debole, quella parte di lui che non doveva esistere, quella parte di lui che temeva, quella parte di lui … umana.

Devo solo cancellare la mia esistenza.

Niente di più, niente di meno.

 

                                               





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