Come sempre sei.

di Libra Prongs
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Fai l’amore con me, Remus.

I contorni sono sfocati, non c’è luce, non c’è luce, non c’è luce. C’è Dora.
Cosa ti spaventa? La ami.

Fai l’amore con me, Remus.

La bocca di Dora è piccola e piena – di promesse, di baci, di promesse di baci.
Chiudi gli occhi mentre le sue dita inseguono le tue cicatrici, sussulti un poco, ansimi.

Fai l’amore con me, Remus.

Bisbiglia sulla tua pelle, è impacciata. Non c’è fretta nel suo tocco pacato, ma un ardimento tenero, quasi infantile nel modo in cui ti sfiora lo stomaco, i fianchi, l’ombelico; un singulto lieve quando raggiunge la tua erezione ritraendo la mano. Apri gli occhi.
È vestita solo del buio e del tuo respiro, non pretende ‒ attende.

Fai l’amore con me, Remus.

Fai l’amore col silenzio e il respiro e il cuore di Dora. Chiudi gli occhi.
Fai l’amore con la voce di Sirius ‒ lui, fra le tue braccia, nell’aria, nei ricordi, nella pancia, nel cervello, nelle vene ancora, ancora, ancora. Vivo.
Oltre il tempo, l’odio, il velo, il niente.
Tutto. Oltre te stesso.
 
Tu come aria in vena sei. 


 




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