-grazed
dream
Lily
correva come mai le era parso di aver fatto in vita sua. Foglie
rinsecchite di
aceri le si erano incastrate tra i capelli, senza contare che ormai
aveva
completamente perso l’uso delle sue facoltà
visive, probabilmente a causa di un
piccolo moscerino, adesso beatamente adagiato fra le sue palpebre.
Chiunque
l’avesse vista in quel momento avrebbe pensato che di certo
non era cosa
normale una ragazza in preda ad una crisi di panico, che correva
imprecando ad
occhi chiusi, rischiando di andare a sbattere contro ogni tipo di ente
le si
fosse parato contro. Quando questo succedeva, mormorava un frettoloso
“scusa”,
si rialzava e si spolverava con non curanza la divisa, per poi
ricominciare a
correre.
-Lily!-
Rumore di
passi in lontananza.
-Lily!!!-
Rumore di
passi più veloce e flebile.
-Lily!!!!!-
Silenzio.
Severus
si guardava intorno sbigottito e allarmato. Cercava con lo sguardo una
ciocca
di capelli rossi risplendere nel buio della foresta nera, accompagnata
da due
grandi occhi verdi “prato morto”, come
ingiustamente li usava definire lei.
Ansimando,
si passò una mano tremante fra l’unticcia chioma
nera, e restò immobile,
appoggiato alle altrettanto tremanti pareti tarlate della casa di
Hagrid. Si
massaggiò la dolorante guancia destra, sulla quale era
stampata un’impronta di
mano, rossa come non mai. Poi anche lui ricominciò a
correre, dirigendosi verso
le folte ed intricate chiome delle querce che gli si ergevano di
fronte. Sotto
le suole dei mocassini, uno scricchiolio continuo accompagnava il
rumore del
suo respiro, confondendo ancora di più la mente del
ragazzo…era stato un
succedersi di immagini rapido e immediato: lui con Margery nel bagno
delle
ragazze ed il sorriso luminoso di Lily che appare da dietro la porta,
spegnendosi immediatamente come se qualcuno vi ci avesse soffiato
sopra,
facendo tremare la fiammella che in ogni momento era stata per lui
simbolo di
tepore e conforto costante. Una voce sussurra:
-C-ciao Lily-
-Ciao stronzo-
Poi le
sue braccia scostano rapidamente quelle della sconosciuta che lo
cingeva a
se…un volto che se prima gli pareva radioso, adesso sembrava
privo di ogni
significato. Si getta all’inseguimento di Lei...scivola lungo
il corridoio
facendo fuori una ventina di Grifondoro, si rialza senza nemmeno
accorgersi di
aver appena chiesto scusa ad un mezzosangue. Urla, grida, la sua mente
scoppia,
gli dice –l’hai persa- e lui ricaccia via questi
pensieri percuotendosi il capo
con pugni e schiaffi. Un folle.
I suoi
polpacci protestano per lo sforzo, le tempie pulsano, i battiti
cardiaci hanno
raggiunto un ritmo inquietante e la camicia gli si è
incollata al suo pallido e
glabro petto, ma continua a correre. In quel momento di totale delirio,
ecco
apparire un barlume di speranza…dei singhiozzi strozzati non
riescono più a
trattenersi, finchè non sfociano in un sonoro e veemente
pianto.
Un
piccolo fagotto stava rannicchiato di fronte ad un tronco cavo,
affondava il
viso fra le magre gambe, facendo ricadere ai lati di esse scompigliate
ciocche
rosso fuoco. Lily sollevò lo sguardo, ormai arresasi al
fatto che Severus non
se ne sarebbe andato finchè non avessero parlato.
Piton la
fissò: scie nere le rigavano il viso…le lacrime
le avevano fatto colare
l’abbondante strato di matita che ogni mattina si applicava
per nascondere quegli
stupendi occhi verdi, lui la guardava mentre si specchiava e borbottava
qualche
perplessità riguardo al suo aspetto da “insetto
stecco”, ma lui non l’ascoltava…pensava
che quegli occhi fossero ciò che di più bello
poteva esserci al mondo.
-Lily…-
-Vattene.-
-Sai bene
che non lo farò.-
-…-
-Io…io...mi
dispiace-
-Vorrei
ben vedere-
-Cosa…?-
-Non
riesco a capire come abbia potuto farlo…Margery
Scott…quella troia serpeverde
ha rovinato gli anni migliori della mia vita.-
-Ma…-
-Ma?! Non
puoi obbiettare in alcun modo! Sai cosa hanno fatto i suoi genitori
vero? Hanno ucciso migliaia di persone…mie
amiche…ma soprattutto innocenti. Come puoi
trovare la faccia tosta di…di…di pomiciare con un
mostro del genere?!?-
-Scusami
tanto…non mi sembrava ti fosse mai importato niente della
mia vita
sentimentale- Replicò un Piton irritato e scettico.
-Questo
perché non ne avevi mai avuta una prima d’ora...-
Rispose una Lily fredda e
scostante come non lo era mai stata prima.
Lo
sguardo di Severus s’incupì…la ragazza
si mise una mano sulla bocca, resasi
appena conto di aver lasciato sfuggire troppe parole…parole
che forse le aveva
messo in bocca quel cafone arrogante di Potter.
-Dunque è
per questo che hai fatto una scenata…perché non
rispetto i tuoi ideali…perché
non faccio ciò che la mia dolce mammina mi dice di
fare…bhè, se non te ne fossi
accorta, questa è la mia vita.- Severus si
asciugò la fronte imperlata di
sudore con il palmo della mano, riprendendo poi a fissarla con un
occhiata che
parve a Lily piena di astio.
-Sì…-
per la seconda volta, ebbe l’impulso di tapparsi la bocca con
le mani…ma si
frenò. Mentiva. Mentiva perché un senso
irrefrenabile di quel sentimento che
potremmo identificare come gelosia si era impadronito di lei ,non
appena aveva
visto che quelle non erano le sue braccia…ma soprattutto che
le sue labbra non
le sarebbero rimaste devote per sempre, come aveva promesso lui una
soleggiata
mattina di 8 anni prima. Le
sue ghiandole
lacrimali ricominciarono a riempirsi di gocce salate, che
uscirono fuori dagli argini
e strariparono lungo le guance arrossate. Severus le si
avvicinò, poggiandole
con un gesto stentato una mano sulla spalla.
Lei non si ritrasse. Lui provò ad avvicinarla al suo petto.
Lei ci si buttò
senza pensarci, affondando il viso fra le sue braccia e desiderando
inaspettatamente di rimanerci per sempre.
Gli occhi
di Piton iniziarono lentamente a gonfiarsi quando le labbra di Lily
divennero
troppo vicine alle sue. Lo stomaco si contorse, la pelle si
accapponò, un
brivido freddo lungo la spina dorsale prese possesso di ogni suo senso
e
controllo celebrale, per poi farlo a pezzi definitivamente quando le due bocche
iniziarono a sfiorarsi…
***
Ecco qua
la mia prima fanfic, spero che vi sia piaciuta!
Mi sono
cimentata in questo tipo di racconto solamente qualche giorno fa,
quando le mie
amiche alisya e blackout mi hanno fatto conoscere il meraviglioso mondo
di efp!
Molti di
voi, leggendo il mio nick, avranno di certo pensato che io non sappia
l’inglese! Ma ci deve essere stato un errore di battitura
perché il mio vero
nick dovrebbe essere: white swallow (rondine bianca)
Vorrei
ringraziare le mie amiche alis e chia per i preziosi consigli che mi
hanno
dato; vi lovvo!
Che dire
ancora? Spero davvero che vi sia piaciuta e che commentiate in molti,
in modo,
magari, di riuscire a trovare la grinta per scrivere ancora!
Baci
Silvia
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