Esco sbattendo la porta, nonostante la consapevolezza che me ne pentirò, una volta di ritorno.
Percorro i viali conosciuti e, quasi senza rendermene conto, i miei piedi mi portano davanti all'unico posto dove io sia mai stato felice: la casa di Lily.
Vedo la mia amica intenta a strappare erbacce in giardino insieme a sua madre.
« Ehi, Lily! » la saluto.
Lei alza lo sguardo; è bellissima.
« Sev! »
Sua madre ci guarda.
« Andate pure a giocare, bambini. Qua finisco da sola ».
Sorridendo, Lily si precipita fuori dal cancello e mi prende per mano, trascinandomi letteralmente verso il parchetto poco distante.
« Cos'hai, Sev? Sembri triste... » indaga lei.
« Niente » rispondo mentendo.
Non credo di averla convinta, ma non insiste. Ci sdraiamo sull'erba soffice e osserviamo le foglie dell'albero sopra di noi.
« Sai tenere un segreto? » mi sussurra, distogliendomi dai miei pensieri incentrati su un uomo con le mani troppo grandi e troppo forti.
« Certo » rispondo subito.
Lily mi osserva qualche secondo, come per valutare se fidarsi o no di me; immagino che decida di sì, perché subito dopo si mette seduta, stende la mano su un sassolino poco distante e poi la muove avanti e indietro.
Non capisco cosa sta facendo, finché non noto che il sassolino esegue gli stessi movimenti.
« Hai visto di cosa sono capace? » esclama emozionata.
È chiaro che sta cercando di impressionarmi.
Senza dire nulla, fisso le foglie sopra di me, che cominciano pian piano a librarsi in volo, trasformate in libellule.
Lily mi mette il broncio:
« Non vale: la tua mamma è una strega, ti avrà insegnato un sacco di cose! »
Scoppio a ridere: solo lei è capace di rendermi allegro anche nei momenti più impensati. Mi guarda allibita, non capendo la mia reazione.
« No, Lily, mia madre non mi ha mai insegnato nulla » rispondo, cercando di nuovo la sua mano con la mia.
Sono sotto un albero sulla riva del Lago Nero; aspetto Lily, che sono certo verrà.
Ultimamente ci stiamo un po' allontanando per via dei miei amici, ma sono certo che lei capirà, prima o poi: le Arti Oscure mi affascinano, ma non faccio niente di male!
Sento dei passi; mi giro e la vedo.
« Ciao, Sev! » mi saluta allegramente.
È così bella... Ora o mai più. Non so come iniziare, però.
« Lily... Sai tenere un segreto? » mi esce. Non so da dove io abbia preso quella frase, ma mi ricorda qualcosa.
Lei, un po' sorpresa, sorride.
« Certo, Sev ».
« Lily, io... »
"Io ti amo", vorrei dirle, ma non ci riesco: ho troppa paura che possa respingermi, che possa spezzarmi il cuore, e non vorrei proprio.
So che devo dirglielo, così riapro la bocca per parlare.
« Levicorpus! » urla una voce che riconosco immediatamente: Potter! Proprio ora! Lily cerca di difendermi, ma so che ormai è troppo tardi: il momento è passato. Osservo la mia migliore amica e sono certo che non troverò mai più il coraggio di dirle la verità.