She who is the First to see.

di Cassie Forbes
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ANGOLO AUTIRCE: mi accingo a scrivere, o almeno provarci, questa storia, pur conspevole di averne una in sospeso. Ma ho visto il film "Shadowhunters-Città di Ossa" e mi è davvero piaciuto, così sono corsa in libreria e in una settimana ho divorato tutti i libri, innamorandomi grazie ad essi, follemente di questa saga. E così è nata l'idea, spero di portarla a termine e che possa piacervi, almeno un po'. I pareri sono ovviamente acceti. Buona lettura! C.


New York, 1920, notte di Capodanno, scintillante come non mai. E’ l’epoca del jazz, degli abiti eleganti e così via. In un locale della zona di Brooklyn, nel pieno dei festeggiamenti, due figure si allontanano dalla folla, rifugiandosi nella penombra della via adiacente. Fa freddo fuori, l’aria è gelida e i primi candidi fiocchi di neve cominciano a cadere, posandosi a terra come un mantello bianco. “Succederà. E tu devi essere pronto, devi trovarla prima che la trovino loro.” –sussurra una voce di donna. “Chi, chi devo trovare? E perché, per cosa?” – risponde l’altra voce, stavolta di un uomo, profonda e inquieta. “Lo saprai quando sarà il momento. Sappi solo che lei è l’unica che può trovare e toccare il medaglione, poiché è stato benedetto dalla magia della sua antenata, Colei che è la Prima. Solo il sangue del suo sangue può spezzare l’incantesimo e darvi tutte le risposte di cui avrete bisogno. E credimi, ne avrete bisogno.” – la donna fa un passo indietro, avvicinandosi al lampione che illumina appena i tratti del suo viso: è una donna di mezza età, come rivelano le rughe intorno agli occhi e sulla fronte, ma è ancora bella. Alta, slanciata, tra i capelli castani c’è qualche sottile filo grigio, ma lei non sembra preoccuparsene; gli occhi azzurri scintillano alla luce degli addobbi a intermittenza appesi al muro. “Va bene, d’accordo, questo l’ho capito, ma dimmi chi devo trovare almeno. Non posso partire così a fare intrallazzi magici e non come se nulla fosse! E poi, il Conclave lo sa?”. La donna ride divertita, scuote il capo e si avvicina all’uomo: “Se ti dicessi tutto dove starebbe il divertimento? E poi, cosa ti fa pensare che io sappia già ogni cosa?” – l’uomo la guarda confuso, con aria interrogativa, mentre i suoi occhi da gatto sono accesi da una punta di irritazione. “Ascoltami bene, Tatia, se credi che starò ai tuoi giochetti questa volta non…” – “E’ una profezia, Magnus. E le profezie non sono fatte per essere svelate in un battito di ciglia, non credi? Nessuno sa esattamente di cosa si tratti. Rania è morta prima di potermi spiegare…” – aggiunge con voce cupa. “Mi dispiace, non lo sapevo.” – dice il sommo stregone con tono sommesso, posando una mano sulla spalla della donna, che sorride lievemente. “Grazie. Ora devo andare, mi stanno cercando e sento che sono vicini.” – ribatte Tatia scrutando con sguardo febbrile l’incrocio di strade a pochi metri dal locale. “Chi ti sta seguendo? E perché ? Posso aiutarti, posso nasconderti, io…”- Gli occhi azzurri e scintillanti di lei, si scontrano con gli occhi da gatto di lui; poi scuote il capo in un sorriso rassegnato: “Non puoi. Io l’ho visto, ho visto cosa succederà, almeno in parte.” – spiega, mentre sul volto dello stregone si disegna un’espressione di consapevolezza, di rivelazione. “Tu… Ecco come facevi sempre a sapere certe cose! Tu sei una veggente!” – “Touchè, Magnus Bane.- risponde divertita facendo un elegante inchino – Così ora sai anche chi è la lei devi trovare, almeno in parte. Ma devi fare attenzione, lei non sarà una qualunque, sarà l’unica. Lei sarà La veggente, non una veggente. Non è comune, ha doti molto più sviluppate di quelle che noi abbiamo normalmente. – si interrompe, guardando oltre il muro alla sua destra, ansiosa. – Rania ha recepito la profezia e la stava decifrando, forse prima di morire l’aveva decodificata del tutto ma non poteva permettere che loro arrivassero prima di te, di voi.” Magnus è confuso: “Noi? Noi chi, Tatia? Ti prego, spiegami, dimmi qualcosa!” – La donna arretra, muovendosi ancora di più verso le ombre, mentre lo stregone cerca di afferrarle una mano prima che scompaia nell’oscurità. “Tu e coloro a cui ti legherai. Potrai rintracciarla tramite loro. Tutti siamo legati dal filo rosso del Destino, in fondo, anche tu e io. Saprai che il momento quando mi vedrai, non importa quanto tempo sarà passato, questo attimo ti comparirà alla memoria con la naturalezza di un respiro.- sorride – Lei è legata per vincolo celeste a te e a due parabatai, riconoscerai anch’essi al momento giusto; uno è figlio dell’Angelo, l’altro custodirà metà di te. – spiega con fare quasi divertito- Ricorda le mie parole Magnus Bane – sussurra, mentre la sua voce cambiava-
Quando il nemico sarà sconfitto e gli Strumenti Mortali purificati dal male,
non ci sarà pace né in Cielo né in Terra
perché i Cancelli sono ormai aperti.
La chiave dell’Angelo giace nel sale che sarà ridato alle ossa dei Morti
mentre si farà mezzanotte in pieno giorno e solo il sangue di Colei che è la Prima
potrà chiudere i Cancelli dei Mondi.
Colei che vede cambierà il Destino di Molti,
con il sacrificio di uno solo.”
Una folata di aria gelida e Tatia sparisce, lasciandosi dietro solo domande e un paio d’occhi di gatto che sembrano una luna piena.
 




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