Ta-daaammm!
Eccomi col seguito de 'L'antica maledizione', ambientato oltre tre
anni dopo la morte di Yoshy e Madeline. Se per L'antica Maledizione
avevo preso spunto dai film de 'La mummia', quì invece
verrete
trasportati nelle ambientazioni de I Pirati dei Caraibi. Questa
fanfiction infatti è un crossover con quei film e
sarà presente
nella storia niente poco di meno che Jack Sparrow in persona!
E'
un
seguito a cui tengo molto e spero che venga bene! Verrà
scritto in
alternanza all'altra mia storia nuova, Se un giorno mi diventassi
estranea e gli aggiornamenti si alterneranno fra l'una e l'altra
storia.
Spero
vi
piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate con i vostri
commenti e critiche che davvero, mi fanno sempre piacere e mi
spingono a produrre, produrre e produrre ancora!
A
presto!
Lina
Inverse, sei in arresto!
Porto di Seyruun ed una splendida giornata
di sole...
Sembrava un deja vù, in
effetti... Laggiù ci era già
stata, in una giornata serenissima!
Una giovane donna di circa venticinque
anni, dai lunghi
capelli rossi come il fuoco camminava sulla banchina, accanto alle
navi attraccate e pronte per la partenza verso il mare al di la della
barriera dei demoni. Indossava un semplice abitino blu estivo, lungo
fino alle ginocchia e legato in vita da un nastro bianco e sulla
testa un cappello di paglia con un nastro del medesimo colore del
vestito che le copriva parzialmente il viso. Camminava guardandosi
attorno pensierosa, attenta a non perdere il cappello a causa della
brezza marina che le scompigliava i lunghi capelli rossi, facendoli
muovere ritmicamente al vento. "Se perdo il cappello e qualcuno
mi riconosce, sono fritta!". Sospirò a quel pensiero,
maledendo
il giorno in cui aveva deciso di tornare in quel porto. Accidenti,
lei non godeva propriamente di... una buona fama laggiù...
Dubitava
che gli abitanti di Seyruun avessero dimenticato quanto successo anni
prima... Oh certo, si era trattato di uno spiacevole incidente ma...
ecco... di sicuro chi viveva lì non si era probabilmente
scordato
quel Dragon Slave che aveva quasi raso al suolo la città
quasi sette
anni prima. Mh, non lo aveva fatto apposta, una certa draghetta di
nome Philia aveva deciso di metterla alla prova proprio in quel
tratto di mare e lei aveva dovuto agire di conseguenza...
Però poi,
lo tsunami generato dal suo incantesimo aveva in effetti combinato un
macello...
Lina sospirò! Parevano passati
secoli da allora... E
anche la città era rifiorita, tornando ad essere il placido
e
fiorente porto di pochi anni prima. Però... restava comunque
un
fatto: Lina Inverse da quelle parti non era propriamente... amata...
E passeggiare in incognito con quel cappello che le celava il viso,
poteva contribuire a evitarle di essere riconosciuta e un bel
pò di
guai. Soprattutto perchè si trovava in... ehm... QUEL
particolare
periodo del mese. E non poteva di conseguenza usare la magia ancora
per alcuni giorni... Essere donna era davvero una rottura di scatole,
a volte!
Avrebbe volentieri fatto a meno di recarsi
laggiù ad
essere onesti. Ma... era anche molto tempo che non accettava lavori
remunerati e il contante cominciava a scarseggiare. E quindi un
lavoro, anche se l'offerta proveniva da Seyruun, era comunque ben
accetto in quel periodo di magra. In realtà aveva ancora
alcune
esigue scorte di denaro ma le servivano per muoversi e per i bisogni
primari come trovare locande dove alloggiare e ristoranti dove
mangiare. Erano passati più di tre anni da quando aveva
guadgnato la
lauta ricompensa per la sconfitta di Yoshy, i lavori che aveva
accettato successivamente erano stati scarsamente remunerativi e in
più era stata inattiva per molto tempo. E ora il portafoglio
piangeva!
Sospirò di nuovo, togliendo
dalla tasca dell'abito una
lettera stropicciata. Prese a rileggerla per l'ennesima volta,
sperando di capirci qualcosa di più. Il mittente le era
pressocché
sconosciuto e la professione di tale sconosciuto non la esaltava
granché... Un pirata... Categoria che non amava e di cui si
fidava
ancor meno! Prevedeva guai e fregature e di solito il suo istinto
difficilmente sbagliava! Avrebbe rifiutato all'istante quella
proposta, se non fosse stato per il modo con cui gli si rivolgeva la
persona che gli chiedeva quella collaborazione. Come se la
conoscesse, come se sapesse su cosa far leva per interessarla alla
sua proposta... Ossia, incutendole curiosità e promettendole
avventura e un guadagno che poteva essere illimitato.
Però...
"Accidenti, chi è questo dannato
Jack Sparrow???".
Mai, MAI udito quel nome!
Non sapeva a chi chiedere per riuscire a
trovarlo e
nemmeno si fidava a farlo, visto il tono della lettera:
"Lina
Inverse, conosco il tuo nome e conosco la tua fama. Mi sei stata
caldamente consigliata e mi è stato garantito che con te
raggiungerò
i miei scopi.
Mi
chiamo Jack Sparrow, sono un pirata in cerca di tesori che si sta per
imbarcare nei mari del sud, oltre la barriera. Ho bisogno di una
persona esperta di magia che possa aiutarmi a combattere se
necessario, che se ne intenda di oro e preziosi e che sia abbastanza
forte e coraggiosa da imbarcarsi in territori inesplorati e
tempestati di tesori. Ovviamente avrai la tua giusta ricompensa che,
presumo, sarà di infinito valore se tutto girerà
nel verso giusto.
Ci sono altri dettagli che discuteremo appena ci troveremo faccia a
faccia.
Ti
aspetto nel porto di Seyruun, l'ultimo venerdì di questo
mese. Saprò
riconoscerti. Non chiedere in giro di me però!
Ti
aspetto!
Capitan
Jack Sparrow!".
Tipo sintetico, grafia elementare, frasi
corte e un pò
sgrammaticate... E il fatto che non volesse che si chiedesse in giro
di lui le puzzava un pò... Che nemmeno lui, fosse troppo
amato a
Seyruun? Ma il lavoro pareva dannatamente interessante! E la
prospettiva di partire per posti inesplorati la allettava e
incuriosiva. Certo, la compagnia di un pirata e della sua ciurma non
era il massimo ma se voleva visitare i mari del sud, le serviva una
nave e qualcuno che la scarrozzasse in giro. Poteva sopportare questo
fantomatico Jack Sparrow per un pò, dopo tutto...
Sempre se lo avesse trovato!
"Al diavolo!!! Sono ore che passeggio
avanti e
indietro con il sole, il caldo, la fame! Ti trovo io ahahahah!
Spiritoso!!! Col cavolo Jack! Se non mi conosci, come farai a
trovarmi??? E io come troverò te???".
Sbuffando, si sedette su una panchina del
molo,
guardando il mare. Si era già imbarcata in quelle acque
viaggiando
con Philia e i suoi vecchi compagni e ne conosceva quindi un tratto.
Ma cosa c'era oltre, non lo sapeva... Molti in quegli ultimi anni si
erano avventurati in esplorazioni fra quelle acque sconosciute e
sapeva, dai racconti fatti, che il mare laggiù era
trasparente e
limpidissimo, che assumeva colori splendidi, turchesi, azzurro
cobalto o verde smeraldo, che era costellato da piccolissimi atolli
pieni di alte palme da cocco e che le loro spiaggie erano bianche e
fini come farina e che il clima era sempre caldo. Un ottimo posto per
una vacanza marina da sogno, in pratica! "Ma se sto Jack non
arriva..." - canticchiò, in preda a una LEGGERISSIMA
irritazione...
Dopo un bel pò che aspettava,
sentì le campane
suonare, annunciando il mezzogiorno. E, ormai stanca, si
alzò dalla
panchina stizzita. "Al diavolo Jack Sparrow, i pirati e questo
dannatissimo porto! Io vado in una locanda a pranzare! Che si sbatta
lui a trovarmi, come ha detto nella lettera! Me ne frego di tutto!".
E imbronciata, non lasciando mai che il suo
fedele
cappello le cadesse dalla testa, si diresse verso il paese. Cibo...
Il pesce doveva essere ottimo laggiù, ricordava ancora con
AMORE la
mangiata che si erano fatti lei e Gourry mentre aspettavano Philia!
Sorrise a quel pensiero... Era passato tanto tempo da allora e la
vita di tutti era cambiata molto. Dopo la faccenda di Yoshy si era
sentita qualche volta, frettolosamente, via lettera con Amelia e Zel
ma poi i contatti fra loro si erano via via diradati fino a cessare.
Loro avevano le loro cose da fare e lei aveva smesso da tempo di
immischiarsi nelle vicende della famiglia reale. Aveva saputo
comunque che i suoi due amici avevano annunciato il loro fidanzamento
ufficiale alla popolazione di Saillune e che il matrimonio non era
poi così lontano. Era felice per loro e in un certo senso se
lo
aspettava, come finale, che si sposassero! Doveva andare a trovarli
prima o poi, desiderava vederli e passare un pò di tempo con
loro
come una volta.
Di Gourry invece aveva perso le tracce dopo
la morte di
Madeline. Quando si erano separati era stato chiaro ad entrambi che
difficilmente si sarebbero rivisti e difatti, così era poi
avvenuto.
Non sapeva più nulla del suo vecchio compagno di avventure
ma si
augurava che stesse finalmente bene e avesse ripreso in mano la sua
vita.
Per quanto riguardava lei... beh... Negli
ultimi tre
anni la sua vita aveva avuto tanti stravolgimenti che l'avevano fatta
crescere e maturare, rendendola molto più adulta di come i
suoi
amici potevano ricordarla...
Anche se, i guai continuavano comunque ad
attirarla come
una calamita, visto il motivo per cui si trovava in quella
città
portuale!
Scocciata e vagamente irritata dal ritardo
del suo
pirata, si sedette al tavolo della prima locanda che
incontrò sulla
sua strada, a ridosso del porto, ordinando distrattamente le varie
specialità di pesce riportate sul menù.
Fu solo quando arrivò la zuppa
di pesce di mare che il
suo umore migliorò. Ah, non c'era niente di meglio del buon
cibo per
riconciliarla col mondo! Prese il cucchiaio, pronta a divorarla, per
poi passare al fritto misto di calamari...
Quando qualcuno la bloccò
posandole una mano sulla
spalla e irritandola nuovamente. "Lina Inverse, giusto?".
"Oh?". La maga si bloccò con
viso furente,
verso il malcapitato che aveva osato romperle le scatole nel miglior
momento della sua giornata, quello del pranzo! Sollevò lo
sguardo e
alla vista dello strano uomo che le si parava davanti, la zuppa
rischiò di andarle di traverso. E quello da dove era uscito,
da un
fumetto??? Lunghissimi capelli di un castano scuro, pettinati in
tante strane treccine ornate da altrettante strane perline, grossa
fascia rossa sulla fronte che teneva a bada la sua strana
pettinatura, camicia bianca e blusa e pantaloni marroni, stivalazzi
alti fin oltre le ginocchia, fisico magro e asciutto, faccia da
schiaffi e un cappello sulla testa da... pirata. Deglutì con
terrore... Se tanto le dava tanto, aveva davanti... "Jack
Sparrow?".
"Shhh!". L'uomo allungò l'indice
fino alle
labbra della maga, avvicinando il viso al suo. "Mai dire il mio
nome in pubblico, soprattutto quì a Sayruun! RICORDA!".
Lina sbuffò. I pirati non le
erano mai particolarmente
piaciuti e quello che aveva davanti non faceva eccezione. Timbro di
voce caldo ma strano, da presa in giro, sguardo non proprio furbo e
con probabili, infiniti precedenti penali che lo costringevano ad
aggirarsi a Seyruun in incognito... La vocina interna della sua
coscienza le suggeriva di negare la sua identità e lasciar
perdere,
prima di cacciarsi nei guai. La parte razionale le suggeriva invece
che il suo conto corrente in rosso profondo non le permetteva di fare
troppo la schizzinosa e che doveva quanto meno stare a sentire cosa
gli proponeva quello strano tizio. E alla fine... "Sì, sono
Lina Inverse e a quanto pare mi hai trovato! Come hai fatto?".
L'uomo alzò le spalle, con
noncuranza. "Oh, è un
pò che ti seguivo, ti ho vista al porto e aspettavo che ti
recassi
in un posto più... intimo... per fermarti e parlare con te!".
L'irritazione in Lina cresceva.
"Cioè, mi hai
fatta camminare SOTTO al sole per ORE aspettando che mi recassi in
una locanda per pranzare?". Ok, cominciava ad odiarlo!
Jack si sedette al tavolo, davanti a lei.
"Oh, te
l'ho detto, non posso farmi vedere troppo in giro, c'è mezza
guardia
cittadina che mi da la caccia!".
Lina alzò gli occhi al cielo,
sconsolata. Ma tutte a
lei dovevano capitare!? "Lo immaginavo..." - si lamentò.
"Che hai fatto, perchè ti danno la caccia?". Non era per
farsi gli affari di quel tizio, ma se doveva collaborare con lui,
desiderava sapere se questo avrebbe procurato guai a LEI.
Jack scosse la mano, tranquillo. "Oh,
niente di
che, le solite faccende per cui tutti danno la caccia ai pirati! E
tu, che hai fatto per andartene in giro in incognito? Lo vedo che non
vuoi toglierti quel cappello per non farti riconoscere...".
A quella domanda, Lina arrossì.
Colpita e affondata!
"Ahhh ecco io... Ma fatti gli affari tuoi!!". Imbarazzata,
guardò fuori dalla finestra, cercando un modo per deviare la
conversazione su altro. "Comunque, ora che sei quì, mi
spieghi
chi sei e cosa vuoi da me?".
Jack sorrise. Gliev'avevano detto che Lina
era una tipa
spiccia che amava poco le chiacchere e che invece arrivava subito al
sodo. Una bella, giovane donna che sembrava molto in gamba e che
sapeva cosa voleva... L'amico che gliel'aveva caldamente consigliata
non si era sbagliato. "Ecco, il mio nome lo sai già! E anche
la
mia professione! Sono un pirata e fino a poco tempo fa ero
un'autorità, una vera celebrità nel mio 'campo'.
E guidavo la nave
più magnifica, più maestosa, più
sensazionale dei sette mari! La
Perla Nera... Purtroppo però, ho perso la
mia nave e il mio
equipaggio e ora mi ritrovo senza un mezzo e senza uomini! E
quì
entri in scena tu!".
Lina sbuffò. Come pirata, quel
Jack lasciava
decisamente a desiderare... "Come mai hai perso ciurma e nave? E
io in tutto questo cosa c'entro?".
Jack sospirò. "Beh, mi sono
scontrato in battaglia
con il mio acerrimo rivale, il pirata Morgan Alcantras. Avrei, anzi,
STAVO per vincere ma avevo... finito le munizioni. Risultato: nave
persa e il mio equipaggio mi ha mollato in tronco, mettendosi al
servizio di quel viscido di un Morgan!".
Lina lo guardò storto. Non c'era
che dire, quel Jack
era un vero idiota! Ma dove mai si era sentito di un pirata battuto
perchè aveva finito le munizioni??? Era senza speranza quel
tipo,
altro che Lina Inverse, gli serviva l'aiuto di LON in persona per
combinare qualcosa di buono!!! "Ho capito, vuoi che rubi la nave
a questo tuo avversario che te l'ha fregata, giusto?" - chiese
in tono piatto e senza entusiasmo, vagamente annoiata.
Jack batté le mani sul tavolo,
con forza. "NO! Non
voglio che tu mi rubi la nave, voglio che tu mi aiuti a
riconquistarla!!! Voglio farlo da persona coraggiosa, voglio che i
miei uomini mi ammirino e tornino a me per questo e non per altri
motivi! Rubare la nave non mi darà la dignità
persa!".
Lina annuì. Quella parte del
discorso la condivideva
appieno. "E cosa hai in mente?".
Jack si appoggiò coi gomiti al
tavolo, avvicinandosi a
lei. "Questi mari sono territorio vergine, per la maggior parte,
visto che finché la barriera non era caduta, era impossibile
navigarli. Ma mille anni fa, prima della battaglia del gran demone,
erano solcati da flotte di pirati che vi hanno nascosto grandi
quantità di tesori e gioielli, nei suoi atolli. Ora, dopo la
caduta
della barriera seguita alla morte di Fibrizio, i mari sono stati di
nuovo presi d'assalto da pirati e cacciatori d'oro ma la maggior
parte di quei tesori giace ancora nascosta sotto le dune di sabbia o
nei bassi fondali. Bene, se io troverò il tesoro
più grande, più
megafantastico, più... più...".
Lina lo guardò storto. Parlava
come un bambino di tre
anni! "Il tesoro più prezioso, volevi dire?".
"Ehm... sì, esattamente quello!"
- mugugnò
Jack imbarazzato dalla lingua lunga di quella ragazza –
"Comunque,
arriviamo al sodo! Se io trovassi tale tesoro, acquisirei notevole
fama nell'ambiente e probabilmente, al prossimo raduno dei pirati
all'isola di Tortuga, sarei nominato Re dei pirati dell'anno! E
allora, il mio equipaggio tornerebbe da me e insieme recupereremmo la
mia nave, la Perla Nera!".
Lina lo osservò incuriosita. Il
discorso di Jack lo
condivideva, così come intuiva cosa volesse da lei. Ed era
anche
ammirata dalla passione con cui parlava di cosa volesse fare. Fino a
poco prima pareva un perfetto idiota, quello stano pirata, ma ora
sembrava invece appassionato, deciso, serio. Probabilmente, come ogni
buon uomo di mare, amava davvero la sua nave e rivoleva il suo
equipaggio! Anche se scoprire che si teneva annualmente un convegno
di pirati le faceva strano... Stranissimo!!! "Devo dire che
sì,
come filo logico, la tua idea la comprendo! E condivido, anche se con
qualche... riserva! Vuoi che ti aiuti a cercare dei tesori e a
difenderti nel caso di attacchi, esatto?".
Jack annuì. "Esatto! So che sei
molto forte e che
hai fiuto per questo genere di cose!La tua magia potrebbe esserci
assolutamente utile in caso di pericoli e ci aiuterebbe ad arrivare
alla nostra meta integri e in forze. E per primi! Se trovassimo
tesori a palate, tu diventeresti ricca perchè ovviamente
avrai la
tua parte! Allora, accetti?".
Lina incrociò le braccia al
petto. La proposta era
allettante e al momento non aveva altre alternative di lavoro. Certo,
l'dea di fidarsi di un pirata non la allettava particolarmente ma in
fondo Jack non conosceva nulla di magia e se avesse cercato di fare
il furbo gliel'avrebbe fatta pagare facendogli assaggiare qualche suo
incantesimo. Appena la magia fosse tornata, certo... Rimanevano
però
dei punti oscuri nel piano del pirata. "Vorrei sapere alcune
cose però! Primo: Se non hai una nave, come partiremo da
quì?".
Jack sollevò le spalle. "Oh, la
ruberemo! Mi
risulta che sei brava in queste cose! E siamo in un porto, avrai
l'imbarazzo della scelta".
"Che???. Ok, ora Lina era veramente
alterata! Chi
diavolo gli aveva detto quelle cose?
Jack la guardò storto. "Non
è forse così?".
Lina gli volse la faccia, offesa. "FORSE!
Ma dare
della ladra a una signorina non è comunque elegante!".
Jack scosse la testa. "Ah, finiscila! Sai
che
questa cosa ti frutterà molti soldi, mi sembri una che sa
bene cosa
vuole e come condurre una trattativa, se sai che vale! Se no te ne
saresti già andata! Giusto? Prendiamo una nave, ce la
filiamo e io
la guiderò fino al largo, verso nuove mete!".
Lina sospirò. Era vero, era
rimasta perchè quella
proposta di lavoro non era niente male, Jack aveva ragione. Soldi e
avventure... Ne aveva bisogno, di entrambe le cose... "Che
tesoro vorresti trovare? Hai già qualche traccia, per quando
saremo
arrivati laggiù?" - chiese, fingendo noncuranza.
Jack sorrise, trionfante. A quanto pareva,
la ragazza
aveva deciso di accettare, se faceva quella domanda! "Non ho
ancora una traccia precisa ma... laggiù troveremo qualche
informazione interessante, ne sono sicuro. Chiedere alla gente del
posto che conosce leggende e storia locale aiuta sempre a trovare
qualcosa di interessante!".
Lina lo guardò scettica.
"Quindi, viaggeremo alla
cieca? Senza una meta precisa, giusto? Conosci bene quei posti vero?
Non vorrei perdermi e rischiare di navigare per l'eternità
in quei
mari sconosciuti ai più!".
Il pirata si battè il dito
contro il mento, pensieroso.
"Conosco bene il primo tratto ma poco quello che c'è oltre!
E
quì viene il bello! Perchè se scoprissimo nuove
rotte e
disegnassimo mappe per aituare i futuri naviganti, ne ricaveremmo
altro denaro!".
"Ma io non so disegnare mappe!!" -
sbottò
Lina.
Jack ridacchiò. "Ma nemmeno io!
Ci penseremo al
momento! In fondo, ho bisogno di qualcun altro nel mio equipaggio, io
e te siamo pochini! Strada facendo, cercheremo chi fa al caso nostro!
Noi manterremo il comando ovviamente... Per ora... che ti devo dire?
Accetti?".
Lina lo fissò in viso,
pensierosa. Accettare? C'erano
tanti di quei pro e tanti di quei contro che avrebbe dovuto stare a
pensarci per settimane. Jack aveva poche idee, confuse... Ma comunque
un progetto finale ben delineato! Era molto che non si imbarcava in
qualcosa di simile e l'idea di cacciarsi nei guai forse la allettava
ma forse l'avrebbe volentieri evitato... Rubare una nave poteva
essere semplice per lei e viaggiare per mare poteva rivelarsi
divertente, forse... Certo, la compagnia era quel che era ma... a
conti fatti poteva fruttarle molto. Soldi e nuove conoscenze!
Allontanarsi dalla costa e dalla penisola dei demoni era una cosa che
non era preventivata nei suoi piani ma a fronte di
necessità, ci si
deve adattare, giusto? "Ok, accetto! Ma dovrai aspettare qualche
giorno per il progetto di rubare una nave!".
"Perchè? Non sei mica una maga?
Usa uno dei tuoi
incantesimi e sbarazzati degli ostacoli... Se fai tutto ben bene, per
stasera saremo già in mezzo al mare!" - commentò
Jack
entusiasta.
E Lina arrossì di nuovo.
Accidenti, mica aveva voglia
di spiegare a un perfetto sconosciuto che aveva il ciclo e che non
poteva, a causa di ciò, usare la magia!!! "Senti, mi servono
TRE giorni! Ora... non posso!".
Jack annuì. MAI contestare le
idee di una donna che si
stava innervosendo... Lo aveva imparato nei suoi vari giri nei
bordelli delle periferie! "Ok, ma al porto andiamoci lo stesso!
Così ci scegliamo la nave! E quando vorrai, la prenderemo...
in
prestito!".
Lina fece per replicare sullo strano
concetto di
prestito di Jack ma un rumore secco di una porta che si spalanca
violentemente fece sobbalzare l'intera locanda. La maga e Jack si
voltarono verso l'ingresso e viderono che era pieno di guardie armate
fino ai denti.
La maga deglutì. Che stava
succedendo???
Uno dei soldati indicò lei e
Jack. "Eccoli, sono
loro!!!".
Un uomo grande e grosso si fece avanti. La
sua divisa
era diversa, più maestosa di quella dalle altre guardie e
probabilmente era il capitano. "Lina Inverse, Jack Sparrow, vi
dichiaro in arresto?".
Lina osservò le guardie e poi
Jack. Non capiva un
accidente di quello che stesse succedendo ma una cosa l'aveva ben
chiara in mente! Con un gesto veloce prese Jack per la camicia e lo
trascinò in piedi. "Hei, la porta di servizio quì
dietro di
noi! SCAPPIAMO!!!".
Con uno scatto degno di un velocista, Lina
e Jack
imboccarono l'uscita secondaria indicata dalla maga a pochi passi dal
loro tavolo mentre le guardie, prese momentaneamente alla sprovvista,
si lanciavano al loro inseguimento.
In un attimo, Lina e Jack si trovarono nei
vicoli
stretti di Seyruun. Corsero come forsennati, il pirata davanti e la
maga subito dietro di lui. E dietro di loro, i soldati inferociti che
cercavano di catturarli.
Lina alzò gli occhi su Jack,
scattante come se nella
vita non avesse fatto altro che scappare da chi gli dava la caccia.
Beh, non c'era da stupirsi, era un pirata! E i pirati non sono mai
persone con la fedina penale immacolata! Ma da lei, che volevano???
Fissò il pirata che correva. Che c'entrasse qualcosa col
fatto che
si era scoperto che lei era in città? Era stata
così attenta a non
farsi scoprire che non si riusciva a dare altre spiegazioni... E poi,
perchè Jack correva in quella maniera assolutamente
IDIOTA??? "Hei
tu, Jack, perchè corri e ti dimeni come una femminuccia?".
Davvero, aveva un modo di correre assurdo, quel tizio. Simile a
quello di una donnicciola traballante e ciondolante...
Jack si voltò verso di lei.
"Perchè? Cosa c'è
che non va nel mio modo di correre?".
Lina alzò gli occhi al cielo.
Era un tipo strambo,
l'aveva capito subito! Di che si stupiva? "Niente, niente!
Lascia perdere! A proposito, tu sai cosa vogliono questi tizi?".
Jack ridacchiò, a quella
domanda. "Eheh,
arrestarci! Mi sa che sono stato troppo ingenuo...".
Lina sospirò, mentre gli
inseguitori si avvicinavano
inesorabilmente. "Lo sapevo che tu c'entravi! Mi dici cosa sta
succedendo???". Cominciava ad essere esasperata!
Jack la prese per mano, svoltando l'angolo
verso un
piccolo e nascosto vicolo. "Beh, io sono SEMPRE ricercato! Cosa
vuoi farci, sono un pirata... Sono venuto quì in incognito
per
incontrare te ma ho fatto l'errore di comunicare la mia presenza a
vecchi amici che bivaccano al porto. Sai, ex galeotti, pirati senza
ingaggio, locandieri di ostelli di terz'ordine... E ho detto, mi sono
vantato che mi sarei incontrato con la grande Lina Inverse oggi! Mi
sa che hanno spifferato tutto alle guardie, quei maledetti! Su di me
c'era una taglia e si saranno ingolositi...".
In quel momento, Lina l'avrebbe volentieri
preso a
padellate sul muso! Ma come faceva ad essere così idiota!
Certo che
quei suoi strambi amici l'avrebbero tradito! Ex galeotti,
truffatori... Cosa si aspettava, sincerità e amicizia
incondizionata??? Era matematicamente certo che l'avrebbero tradito
per intascare la taglia, ci sarebbe arrivato anche un bambino!!! Era
facile capire cosa fosse successo: avevano denunciato Jack e
comunicato i suoi movimenti e in più avevano fatto centro
dicendo
che con lui ci sarebbe stata anche lei, personaggio non proprio amato
a Seyruun, a causa di quanto successo anni prima durante la prova
fattale sostenere da Philia! E le guardie avevano aspettato di
coglierli in fragrante insieme! Jack e Lina! Se si facevano
catturare, quei soldati avrebbero avuto di certo una promozione!
"Jack, io davvero, non ti dico cosa penso di te per DECENZA!!!
Ma sappi che l'idea di ucciderti mi sta attraversando la mente... E
SMETTILA DI CORRERE A QUEL MODO!!!".
Jack la guardò storto. Che cosa
c'era che non andava,
nel suo modo di correre!!!??? Sbucarono all'uscita del vicoletto,
sicuri di essere giunti al porto e avere quindi più vie di
fuga. I
soldati erano ancora alle loro calcagna ma forse, in uno spazio
aperto sarebbero riusciti a disperderli.
Lina odiava quella situazione! Diavolo, la
magia le
sarebbe servita eccome, in quel momento! Per far saltare in aria le
guardie, Jack e tutto quel dannato porto!!!
Appena uscirono però dal vicolo,
un'amara sopresa li
attendeva. Un altro plotone che evidentemente li aspettava e aveva
calcolato le loro mosse, si parò davanti ai due, bloccando
loro ogni
via di fuga. I soldati alle loro calcagna, che li inseguivano dalla
locanda furono subito dietro ai due, cingendoli così fra due
fuochi.
Erano in trappola, circondati!
Lina digrignò i denti.
Dannazione, non c'era
possibilità di uscirne!!! E anche Jack pareva a corto di
idee...
Il comandante della spedizione che avevano
notato al
ristorante si avvicinò ai due, minaccioso. "Lina Inverse,
Jack
Sparrow! Vi dichiaro in arresto!!!".
Lina alzò gli occhi al cielo,
annoiata e vagamente
irritata. "E si può sapere, con quale accusa?" - chiese
per farlo innervosire e per prendere tempo.
Il comandante fece un ghigno, cui
seguì uno sputo a
terra. "Beh, Jack è in arresto perchè... Beh, ha
talmente
tanti capi d'accusa sulle spalle che se stessi ad elencarli tutti, ci
metterei GIORNI!".
Il pirata annuì con la testa,
lusinganto.
"Modestamente...".
Il comandante finse di non notarlo e poi si
indirizzò
nuovamente su Lina. "E tu miss... credo ricordi cosa hai
combinato con la tua magia quaggiù, quasi sette anni fa!
Sai, non
l'abbiamo dimenticato nemmeno noi e aspettavamo con ansia un tuo
ritorno per renderti partecipe di quello che pensiamo di te!".
Lina sbuffò. "Che noia, per un
piccolo Dragon
Slave state facendo una questione di stato!".
"Aaaahhhh, come osi???". Il comandante
divenne
rosso in viso dalla rabbia. Gliel'avevano detto che Lina Inverse
aveva una bella linguetta tagliente... "Beh donna, avrai modo di
pensare meglio, nel tranquillo delle nostre celle, a quanto il tuo
PICCOLO incantesimo abbia fatto a questo posto...".
Lina fissò Jack in viso,
facendogli segno di
assecondare quel soldato. Per il momento non potevano fare altro se
non farsi arrestare e attendere che i poteri le tornassero.
A quanto pareva avrebbe conosciuto, oltre
al porto,
anche le prigioni di Seyruun. Di che si stupiva? Era da quella
mattina che la sensazione di stare per cacciarsi nei guai non
'abbandonava neanche un attimo.
E, come sempre, il suo istinto non si era
sbagliato!
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