«Chouji, ti
conosco troppo
bene smettila di dirmi bugie»
Ed
era vero purtroppo, forse anche quell'aspetto di lei l'aveva aiutata
ad insinuarsi nel suo cuore come un piccolo uncino e più lui cercava
di strapparlo via – come poteva una ragazza bella e fantastica come
lei poter amare uno come lui? - più quello si infilava con più
veemenza nella carne. A ben pensarsi non faceva poi così male ma
avrebbe dovuto conviverci per lunghi anni e non sapeva se sarebbe
riuscito a trattenersi dal confessarle quanto l'amasse e stimasse.
«Non ti sto
nascondendo nulla
Ino, solo non trovavo-»
«Lo so, sai?»
Non
poteva essere altrimenti dopotutto. Non era solo stupenda, era anche
intelligente ed attenta agli altri, specialmente a lui, così goffo
ed insicuro. Come avrebbe potuto non donarle tutto se stesso?
Nonostante ci avessero messo qualche anno per conoscersi veramente,
ormai si intendevano troppo bene, un po' come se fossero fratelli. Il
solo pensiero lo atterrì o lo disperò enormemente.
«...»
«E
ne sono felice, davvero! Solo che-»
Solo
che c'era un fantasma che continuava ad aleggiare fra di loro. Come
si dice troppo spesso senza pensare veramente alle conseguenze di
tale citazione: il primo amore non si scorda mai. Soprattutto se da
rinnegato è tornato a casa con tanto di onori e sorrisi compiaciuti.
Ma
lui avrebbe aspettato, anche per sempre se fosse stato il caso.
«Lo
so, Ino, lo so»
«Grazie,
Chouji. Ti prego, aspettami ancora un po'»
E
le rispondi con un sorriso, una lacrima e un pacchetto di patatine
cotto al forno. Perché fanno meno male.
«Lo
farò».
Note:
Lossso.
Mi odio anche io. Ma alla fine c'è un barlume di speranza, io ce lo
vedo eccome è.è
Questa
volta mi sono, più o meno, attenuta ai fatti: Kishimoto ci ha
mostrato in tutti i modi quanto Ino voglia ancora troppo bene a quel
tipaccio dagli occhietti rossi e l'ho voluta lasciare ancora sospesa
nel limbo dei suoi sentimenti.
Ma
non lo farò mai più, giuro!
Buon
compleanno Ino!!!! Sono ancora in tempo, me lo sento!!!
Spero
comunque che vi sia piaciuta >.<
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