Cominciò domani, l'altroieri finirà

di Moon Lady
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«E NON FARTI PIU’ RIVEDERE, PASTICCIONE MALNATO!»
Diamine, che caratteraccio. Non sa che rischia seri problemi cardiosi… cardiovatic… cariatid… al cuore? Arrabbiarsi non fa bene, lo diceva sempre la nonna.
E che sarà mai… Sono poi solo inciampato in uno dei secchi di vernice sparsi per la stanza. Ho solo travolto la scala, che cadendo si è solo ingarbugliata nelle tende - strappandole - ed ha solo colpito il groviglio di cavi attaccati alla presa causando solo un piccolo corto circuito… e un principio di incendio. L’hanno spento prima che arrivasse alla dispensa, perché s’è scaldato tanto quel tizio?

Un altro lavoro perso, però. Accidenti. Non me ne va bene una…
«Un tamarindo, Poldo. Doppio.»
Che amarezza. Forse dovrei lasciar perdere. Andarmene.
Di questo passo diventerò lo zimbello della città… Che ci sto ancora a fare, qui?


«Ehi, Bum Bum! Che fai? Posa quel bicchiere, andiamo, serata giochi!»
«A Paperino hanno prestato Trivial. Sarà divertente!»

Dopotutto non ci sto poi così male, qui.
«Porto il timballo.»
















NOTE:

Halloooooo!
Chi non conosce Bum Bum Ghigno è una brutta persona. O un cavallo. 
Chi lo conosce, invece, merita amore. *manda amore*
Scritta durante una Drabble Night, con prompt "Malinconia e allegria", è interamente dedicata in ogni sua virgola a Fera. Se lei non l'avesse inserito tra i personaggi, mai e poi mai ci avrei pensato e scritto. (Fun fact: è la mia primissimissima "roba" da fanwriter. Ever.)
Grazie a chiunque decida di leggere e lasciare un commentino *u* (se non lo fate, Aidan piange. Sapevatelo.)
Bao!

Moon


Ps: Grepulca. :3





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