Nuova pagina 1
My Immortal Life
– Mia vita immortale {Chicago 1918 – Forks 2005}
[Certo, ho
sempre saputo di essere immortale, ma non avrei mai immaginato di avere tanto da
raccontare!
Mi ripeto sempre
che la mia esistenza abbia iniziato a poter essere chiamata tale quando ho
conosciuto Bella, ma in realtà, so che non è così.
Tutto ha avuto
inizio da quel morso di un secolo fa…]
Grazie mille a Patience90: il 99% del lavoro é suo!
Io ho solo cercato le immagini e messo i brillantini.
Prefazione:
(Non è ‘’necessario’’ leggerla per chi volesse
passare direttamente al vero inizio della storia, è solo una breve ‘’presentazione’’
al capitolo, una flash che introduce il capitolo uno.)
La
tristezza, il dolore e la morte aleggiavano nell’aria,
opprimendo
i malati –ed i loro parenti-.
Le mura di
quell’ospedale erano bianche,
un bianco
tanto candido da creare un’ ambiente surreale.
Avevo
sempre immaginato quel tipo di bianco,
accecante
–troppo-, per il paradiso.
Ma al
paradiso probabilmente la gente non soffriva,
non si
deprimeva e non versava lacrime costantemente.
Sospirai,
tornando a quei cupi ricordi.
Era il
1918, mi trovavo a Chicago, nell’ospedale in cui ero rinchiuso.
Il mio
ultimo ricordo umano è stata la sofferenza e la malinconia di quel luogo.
Ma,
ricordo precisamente la mia ultima lacrima, quella più preziosa.
Per
ultima, non intendo quella cascata d’acqua salata che scorreva
dai miei
occhi per via della febbre che mi divorava.
No,
intendo una lacrima di vero dolore:
puro ed
intenso; distruttivo.
Quella
lacrima che ho versato per Edward ed Elizabeth Masen.
Per quelli
che sono stati i miei genitori,
per quelli
che mi hanno cresciuto,
per quelli
che semplicemente mi hanno amato come pochi hanno fatto.
Se potessi
piangere, lo farei.
Ma a noi
vampiri è proibito piangere: è un dono riservato agli umani.
Noi non
possiamo sfogarci in questo modo liberatorio,
dalle
nostre bocche possono solo uscirei singhiozzi strozzati; nessuna lacrima ad
accompagnarli.
Sono molte
–infinite- le cose che ci sono state proibite.
Ma non ho
mai rimpianto il termine della mia esistenza umana:
Cosa
perdevo? Nulla, la mia vita stava comunque per giungete al termine.
Sospirai
nuovamente, immergendomi nei ricordi –quelli a partire dal 1918.-
1°
*L’inizio dell’immortalità*
-Mi dispiace.-
Queste due semplici parole
intrise di sincerità e pentimento mi giungevano alle orecchie, ripetutamente.
Ebbi l’impressione che la mia
mente ricevesse solo quelle due parole.
Mi chiesi per quale motivo
continuasse a ripetermelo ininterrottamente.
Sentivo la testa girarmi
vorticosamente:
mi pareva di avere una fiera –di
quelle particolarmente rumorose- in testa.
L’unico ricordo delle ore –o
giorni, o settimane, o mesi… non avevo idea di quanto tempo fosse trascorso-
precedenti era un’ immenso dolore.
I muscoli che tiravano,
che si rinforzavano e la mia pelle che andava a fuoco, come se fossi
stato gettato tra le fiamme ed esse non m’incenerissero mai.
Mi misi a sedere con un gesto
rapido, che mi sorprese.
Involontariamente mi scappò un
gemito: la testa continuava a dolere.
-Scusami, mi dispiace…-
Ancora.
Mi ritrovai sorpreso a scoprirmi
arrabbiato, innervosito…
Volevo sapere cosa diamine aveva
fatto per dovermi tutte quelle scuse!
Un’improvvisa vampata di rabbia
mi colse.
Provai l’impulso di avventarmi su
di lui e… Morderlo.
Non capì il perché volessi
morderlo, ma l’istinto mi suggeriva così.
Cercai di calmarmi e
successivamente deglutì.
Sentivo la gola in fiamme, come
se avessi bevuto una strana sostanza.
Qualcosa di corrosivo, di
velenoso…
Quando misi a tacere i miei
impulsi aggressivi mi rivolsi verso quell’uomo in camice bianco.
-Sarebbe così cortese da
informarmi per quale motivo continua a scusarsi?- Chiesi, cercando di ostentare
un tono gentile, per educazione.
Quel volto mi pareva familiare,
sicuramente l’avevo già visto.
Possibile che fosse un dottore
dell’ospedale? Dopo qualche secondo di riflessioni lo riconobbi.
Era il dottor Carlisle Cullen,
l’uomo che era stato vicino a me e mia madre…
Ebbi un sussulto al ricordo di
Elisabeth Masen, la donna più importante della mia vita, la mia mamma…
Lui si alzò silenziosamente dalla
poltroncina accanto al letto morbido su cui ero steso,
con uno slancio elegante e
raffinato. Lo vidi indirizzarsi verso un ripiano più in là, alla ricerca di
qualcosa. Distolsi lo sguardo, per concentrarmi sull’ambiente circostante.
Mi trovavo in una stanza di
grandezza media, dai colori luminosi, arredata riccamente.
Il dottor Cullen tornò al mio
fianco, porgendomi un’ oggetto.
Lo presi, guardandolo curioso.
Era uno specchio.
-Guardati- mi disse
semplicemente. Nella sua voce potevo ancora scorgere quel senso di colpa che lo
invadeva, che lo mortificava… La causa di tutte quelle scuse.
Impaurito e confuso –molto
confuso, dovevo ammettere- mi specchiai.
L’impressione era leggibile nel
mio volto.
Il mio colorito era sempre stato
piuttosto pallido, ma certamente non così.
La mia pelle era bianca, color
del gesso.
I lineamenti erano un poco più
marcati sul volto, perfetti.
Sembrava che fossero stati
cancellati in precedenza e rifatti da un’artista.
I capelli dello stesso ramato di
sempre, ma apparivano più morbidi –forse-,
ed anche più indomabili, pareva.
Ma sicuramente la cosa che più
creò stupore in me furono gli occhi:
Non più verdi smeraldo – come
quelli di mia madre -, ma di un’ intenso color vinaccia.
Ero di una bellezza incredibile,
che mi stordì.
-Cosa sono diventato?- Mormorai
impaurito rivolto a quell’uomo dai capelli di miele.
Mi pentì un’ istante dopo aver
completato la domanda: non ero sicuro di volere una risposta.
Ma ebbi comunque la mia risposta:
-Un vampiro.-
Prima long
fic su Twilight.
Ma non per
questo vi chiedo di essere clementi;
Se ho fatto
un errore –anche il più minimo e stupido- vi chiedo di segnalarmelo.
Per quanto
riguarda il prossimo capitolo, non so ancora.
Forse ogni
due settimane, oppure uno al mese.
L’unica
certezza che ho è che, prima di pubblicare un capitolo, devo assolutamente avere
quello successivo, per non incepparmi troppo.
Ed ora, passo
ai ringraziamenti:
Ringrazio
tutte le persone che leggono e recensiscono le mie storie,
ma
soprattutto quelle buone anime che mi hanno aggiunta agli autori preferiti. xD
Grazie mille,
davvero!
Ed ora… Me lo
lascereste un commentino?
P.S.
Ringrazio Iside5 per l’errore che mi ha fatto notare:
Ho corretto.
|