Ho compiuto diciotto anni da qualche mese. Da allora, molte
cose sono cambiate.
I miei genitori mi hanno dato il permesso di andare a vivere con Harry, così,
io e il riccio, grazie anche al sostegno economico delle nostre famiglie,
abbiamo comprato una villetta nella periferia di Notting Hill, non molto
lontana dalle nostre vecchie abitazioni e da quelle di Louis e Liam.
Dopo la precedente risoluzione del ‘Mistero di Notting Hill’, il nostro gruppo
è conosciuto in tutta la piccola cittadina.
Continuiamo tuttora ad indagare su diversi casi. Siamo dei piccoli detective. O
meglio, solo alcuni di noi lo sono ancora. Il nostro gruppo ha perso diversi
componenti.
Niall e Zayn sono partiti per Londra. Lì, i due giocatori di football più abili
del liceo di Notting Hill si alleneranno duramente nello sport precedentemente
citato. Torneranno a casa fra circa un anno.
Non sopporto la lontananza da loro, così, ci sentiamo ogni giorno. Mi mancano
tanto.
Mi guardo intorno. La casa è terribilmente vuota senza Harry.
Sto guardando delle foto scattate nel corso degli anni.
Quella che ho fra le mani ritrae me, Zayn e Niall a casa di Louis per il
barbecue organizzato prima della loro partenza.
Ricordo perfettamente quel giorno.
“
-Piccola Connie, mi mancherai tanto.-
afferma Zayn, stringendomi forte.
-Anche tu, Zayn, molto.- sentenzio, asciugandomi una lacrima.
Harry, dietro di noi, tossisce.
Ci voltiamo a guardarlo.
-Non stringerla troppo, potrebbe soffocare.- dice.
-Harry, smettila di essere geloso.- afferma Liam, dandogli una gomita e
facendolo arrossire.
Sorrido, intenerita.
Mi allontano da Zayn ed abbraccio Niall. Non riesco ancora a credere che
saranno lontani da Notting Hill per un anno.
Il mio ragazzo tossisce nuovamente.
-Vi ho detto che soffoca!- esclama.
-Se soffoca ci penserò io a salvarla.- sentenzia Louis, dandomi una pacca sul
sedere.
-Louis!- rimprovero il castano.
Non ha mai perso il vizio di toccarmi il fondoschiena.
Harry si accorcia le mani fino ai gomiti.
-Razza di un maiale di medico occasionale, inizia a correre!- urla, irritato.
Louis, spaventato, squittisce e scappa via, inseguito dal riccio.
Vedendoli, divertiti, iniziamo tutti a ridere.
“
Bussano alla porta. Mi alzo di scatto dal divano in pelle
bianca, poso la fotografia sul tavolino davanti a me e corro ad aprire.
Spalanco la superficie in legno, lasciando comparire la figura di Louis.
Delusa, lo invito ad entrare. Per un momento ho davvero sperato che fosse
Harry.
-Carotina,
tutto bene?- mi domanda, posandomi una mano sulla guancia.
Passeranno gli anni, ma Louis non smetterà mai di chiamarmi con quell’orribile
soprannome.
Scuoto il capo ed inizio a piangere.
Il castano mi abbraccia. Mi stringe con vigore a sé e mi accarezza i capelli
castani.
-Tornerà,
lui ti ama.- afferma.
-Non
lo farà, ha preferito l’università di Oxford a me…- mormoro fra i
singhiozzi.
-Harry
vuole studiare per trovare un posto di lavoro ed assicurare una vita dignitosa
alla famiglia che ha intenzione di formare con te.- sentenzia il
castano.
-E
chi gli dice che lo aspetterò?! Perché devo farlo?! Lui mi ha abbandonata!- mi
sfogo.
Serro con forza le mani sulla maglietta bianca di Louis e continuo a piangere.
“
Corro verso il soggiorno e mi lancio sul
divano su cui si trova Harry, intento a guardare la TV. Poso la testa sulle sue
gambe e lui mi sorride. Prende fra le mani una ciocca dei miei capelli ed
inizia a giocarci. Mi metto seduta e affondo le mani nei suoi ricci. Amo
accarezzarli.
-Sono tre mesi che viviamo qui e tu sei sempre seduto sul divano a guardare la
televisione.- lo rimproverò.
-Non stai mai con me.- aggiungo, mettendo il broncio.
Lui sorride e mi accarezza con una mano tutto il profilo del viso.
-Sei bellissima quando fingi di arrabbiarti.- commenta.
-Uno, non cercare di addolcirmi. Due, sono davvero arrabbiata!- esclamo.
Lui scoppia a ridere e, dopo qualche secondo, lo faccio anche io.
-Puoi anche fingere di prendermi sul serio qualche volta.- dico, accoccolandomi
al suo petto.
Lui mi stringe e mi accarezza i capelli.
-Connie, devo dirti una cosa, ma prima di tutto, sappi che ti amo.- afferma.
Mi allontano un po’ da lui.
-Se hai rotto qualcosa, sappi che non ti perdoner…- inizio a dire.
-Ho intenzione di andare a studiare ad Oxford.- mi precede.
-Cosa?!- urlo, allontanandomi di scatto da lui.
-Connie…- mormora, cercando di avvicinarsi a me.
Continuo a schivarlo.
-E quando pensi di andare via?- chiedo, mentre delle lacrime si fanno strada
lungo le mie guance.
-Fra due giorni.- risponde.
Resto in silenzio.
-Verrò a trovarti ogni volta che ne avrò l’occasione, sai che non posso vivere
senza di te.- aggiunge.
-Sei un bugiardo!- esclamo, alzandomi ed indietreggiando fino a scontrarmi
contro il muro.
Lui si avvicina a me.
-Se mi amassi davvero resteresti, sai che ci vedremo poche volte!- urlo.
Abbassa il capo.
-Voglio solamente assicurare un futuro alla nostra famiglia…- mormora.
-Se andrai via, noi non avremo una famiglia! Chi può garantirti che ti
aspetterò per tutto questo tempo?!-
-Io lo so, noi ci amiamo.- afferma.
Scuoto il capo e, piangendo, corro a rifugiarmi nella nostra camera al piano di
sopra. Prendo una valigia ed inizio a riempirla con le mie cose. Tornerò dai
miei genitori.
“
Due giorni dopo il nostro litigio, Harry partì davvero. Mi chiamò svariate
volte, ma io non ebbi mai la forza di rispondere.
Da allora, continua a tenersi in contatto con gli altri quattro.
Louis e Liam mi sono sempre vicini. Spesso mi dicono che Harry chiede di me,
che mi ama e che tornerà a trovarmi presto perché non sopporta la distanza.
E’ passato un mese, ma il riccio non si è mai fatto vedere.
Dopo essermi calmata, mi sono seduta in cucina a tavola con Louis.
Il castano mi ha preparato una tazza di cioccolata calda, sa che la amo.
-Carotina,
io e Liam abbiamo pensato ad una cosa…- mormora.
-Dimmi
tutto.- affermo, posando la tazza sul tavolo.
Lui sorride e, con un fazzoletto, mi pulisce lo spazio fra le labbra e il naso.
-Avevi
dei baffoni.- sentenzia.
Sorrido anche io e lo incito a continuare il suo discorso.
-Che
ne dici di aprire un’agenzia investigativa? Sarebbe il massimo!-
esclama.
Spalanco gli occhi.
-E’
un’idea grandiosa, Liam è un vero genio!- affermo.
-Liam?-
domanda.
-Certo,
un idiota come te non potrebbe mai farsi venire in mente un’idea del genere.-
lo provoco.
Lui ghigna e io sorrido.
Capendo le sue intenzioni, mi alzo di scatto dalla sedia ed inizio a correre,
venendo presto inseguita da lui.
Mi lancio sul divano ed il moro si tuffa accanto a me, iniziando a farmi il
solletico.
-Louis,
il mio stomaco! Levati!- esclamo, spingendolo a terra ed iniziando a
massaggiarmi il punto dolente.
Scoppiamo entrambi a ridere.
Louis riesce sempre a farmi sorridere, è speciale. Non so come farei a stare
senza lui, Liam, Niall e Zayn che mi sostengono in questo periodo buio.
Spazio
autrice che ritorna ZAN ZAN ZAN
ZAN:
Hola people!
*Si asciuga una lacrimuccia con il fazzoletto*
Mi siete mancate tanto, ma ora, purtroppo o fortunatamente per voi, sono
tornata!
Honnie è andata in frantumi, vi dispiace?
Questa OS è la prefazione al sequel di Notting Hill che posterò appena
concluderò una delle storie che ho in corso.
Vi state chiedendo se Harry resterà per tutto il sequel a Oxford? Assolutamente
no! Ci sarà il ritorno di tutti i ragazzi che ora sono lontani.
Vi aspetta un mistero più misterioso(?) del precedente e questa volta ci scappa
pure il morto(?)
Bene, people, spero che la prefazione, anche se
corta, vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate :D
Se non sapete fare a meno di me, (su questo ho fortemente i miei dubbi) potete
trovarmi nelle altre tre storie in corso e nelle due sospese che riprenderò a
breve:
- Una casa per due
-
- Un'estate a
Doncaster -
- Il segreto
del duo -
- Wrong way -
- Slice of life -