UN NUOVO RISVEGLIO
Harry si svegliò nel suo letto a
baldacchino proprio accanto a quello di Ron:quando aprì gli occhi, non capì
subito dove si trovava, ma a poco a poco i suoi occhi riconobbero il dormitorio
dei Grifondoro. Non c’era nessuno,nemmeno Ron: forse tutto quello che era
successo era un sogno,forse la battaglia non era ancora cominciata e la gioia
per avere sconfitto Lord Voldemort una volta per tutte era solo una bella
illusione. No,non poteva essere così,ricordava distintamente ogni cosa:la ricerca
del diadema di Corvonero,lo scontro con Malfoy,l’incontro con Voldemort nella
Foresta e la battaglia finale. No, ne era sicuro, non era stato un sogno. Ma
insieme alla libertà e alla pace finalmente conquistate, Harry si rese conto
che altre persone a causa di quella lunga guerra erano morte: Fred, Lupin,
Tonks… Gli venne in mente il piccolo Teddy, rimasto senza genitori dopo soli
pochi giorni di vita. E questi ricordi lo colpirono con violenza,come una delle
più potenti Maledizioni senza Perdono.
Tanti pensieri affollavano la sua
mente in quegli istanti e, così sovrappensiero, scese le scale del dormitorio e
arrivò nella Sala Comune. Non vedendo nessuno si diresse verso il quadro e solo
allora si accorse che qualcuno stava scendendo le scale. E la vide..la sua
Ginny, che con gli occhi rossi cercava di trattenere le lacrime. Nonostante gli
occhi gonfi e la tristezza Harry non poté fare a meno di pensare a quanto fosse
bella con quei lunghi capelli rossi e quegli occhi cioccolato, così profondi
che potevano guardare dentro di lui e capire ogni cosa senza bisogno di una
sola parola. Harry non capì il perché del suo gesto,ma si nascose:non voleva incontrare
Ginny per il momento..non ora..era ancora troppo presto. Non avrebbe saputo
cosa dirle per consolarla e per scusarsi dei lunghi mesi di lontananza riempiti
da interminabili silenzi. Aveva paura: paura che lei lo ritenesse responsabile
di tutto quello che era successo, della morte di suo fratello e dei loro amici.
Ma quello che più lo terrorizzava era l’idea che ora che tutto era finito,ora
che finalmente avrebbero potuto stare insieme, lei non lo volesse più, l’avesse
dimenticato.. Non poteva nemmeno pensarci:poteva perdere tutto ma non lei, non
l’unica ragione che lo aveva tenuto sveglio durante quei mesi guardando un
puntino aggirarsi per le aule di Hogwarts.
La vide uscire dalla Sala Comune e dirigersi
verso la Sala Grande dove si era riunita tutta la scuola:dal grande salone
proveniva un forte rumore di chiacchiere e risate. Quando però arrivò davanti
alla porta, tutti ammutolirono e si voltarono verso di lui. Non sapeva cosa
fare,si guardava intorno ma dovunque poggiava i suoi luminosi occhi verdi vedeva
solo una miriade di volti puntati su di lui. Il suo peggiore incubo si era
concretizzato:tutti lo odiavano! Lo ritenevano responsabile della morte dei
loro cari. Avrebbe voluto scappare e in effetti era quello che stava per fare
ma all’improvviso dal tavolo dei professori si alzò la professoressa McGranitt:lo
fissò per qualche istante e cominciò ad applaudire. Così tutta la sala esplose
in fragoroso applauso e in un insieme di grida e urla di gioia: era il loro
modo per ringraziarlo di quello che aveva fatto, non tanto per aver sconfitto
il Signore Oscuro, ma perché la notte precedente era pronto a dare la propria
vita per tutti loro, per salvarli da un destino di morte, per proteggere
ciascuno di loro. Per qualche secondo rimase stordito, poi si decise e mosse i
primi passi all’interno della sala. Raggiunse il tavolo dei Grifondoro e si
sedette vicino ai suoi due più grandi amici, anzi erano molto più che
amici:avevano condiviso con lui le gioie, ma soprattutto i dolori di quegli
ultimi sette anni. Guardò Ron e Hermione e li vide piangere e solo con uno
sguardo li ringraziò per tutto quello che avevano fatto per aiutarlo in una
guerra che avrebbe potuto costare loro la vita.
Harry capì che finalmente tutto era
finito, che poteva cominciare una nuova pagina della sua esistenza:tutto
sarebbe cambiato,niente più Horcrux, niente più Mangiamorte… Solo lui e.. Già,
cosa c’era adesso nel suo futuro? Solo ora si accorse che mai aveva pensato al
proprio futuro, perché in fondo da quel giorno all’ufficio misteri dopo aver
ascoltato la profezia si era quasi rassegnato a incontrare i suoi genitori
nell’aldilà. In fondo non aveva mai creduto davvero di poter vincere contro
Lord Voldemort..lui era solo un ragazzino di 17 anni,l’altro era l’Oscuro
Signore..ora invece aveva un futuro..non sapeva come avrebbe riempito le pagine
bianche della sua vita. Solo una scritta compariva chiara..solo un nome era
scritto con sicurezza..Ginny..lei sì,lei era l’unica cosa che Harry sapeva di
volere nella sua nuova vita da ragazzo finalmente libero.