lucky
The
lucky one.
And
they tell you that you’re lucky, but you’re so confused,
cause
you don’t feel pretty, you just feel used.
(Lucky
one – Taylor Swift)
Quando
gli era stato proposto di essere il nuovo viso della campagna del
Nevada per la raccolta fondi a favore della fondazione statale per i
sordomuti, Niall era al settimo cielo: aveva i denti storti, i
capelli castani, e gli occhi che parlavano per lui. All'inizio era
stato bellissimo, essere al centro dell'attenzione di così tante
persone, essere in grado di fare qualcosa per le persone come lui,
lavorare con professionisti che mai avrebbe pensato di incontrare,
figuriamoci collaborare, era tutto un sogno. All'inizio c'era anche
Perrie con lui, una dolcissima ragazza sorda che riusciva ad
ammutolire tutti con uno sguardo ed accecare il mondo con il suo
sorriso, e vedersi al suo fianco nelle foto dei volantini, sui
giornali e a volte anche in cartelloni giganti affissi nei centri
commerciali e sui palazzi, era strano ma elettrizzante, si sentiva la
persona più fortunata del mondo.
Poi
Perrie se n'era andata, la tossicodipendenza del fratello tornata ad
infangare la sua famiglia, ed era rimasto solo; da quel momento, era
andato tutto a rotoli.
Gli
mancava la presenza costante dell'unica persona che poteva
sinceramente chiamare amica, la sua immagine all'improvviso non
andava più bene; gli avevano fatto tingere i capelli di biondo e
mettere un apparecchio ai denti che per parecchi giorni gli aveva
fatto così male da non riuscire a dormire la notte. Non si
riconosceva più nelle fotografie sparsi per tutto il Paese, non
capiva più nulla e non riusciva più a sentirsi così fortunato per
essere stato scelto; la causa era sempre buona, come all'inizio, ma
non si sentiva più se stesso.
Aveva
incontrato così tante persone, che gli facevano i complimenti per
ciò che stava facendo, che gli dicevano quant'era bello nelle nuove
fotografie, con i denti dritti e i capelli biondi e un viso non suo,
quanto era fortunato per essere diventato così famoso per una cosa
così bella. Niall accettava tutto con un sorriso, ma dentro di sé
era sempre confuso, poco propenso a credere di essere bello. Non
pensava di esserlo, come non pensava più di essere stato fortunato;
si sentiva solo usato, sbattuto da una parte all'altra e privato
della sua stessa identità.
E
nel momento peggiore, quando era convinto di non poter più sorridere
veramente né alla gente che incontrava per strada né alla lente
della macchina fotografica, era arrivato Zayn, il suo nuovo partner
per la campagna pubblicitaria, un ragazzo sordo come Perrie che però
era il suo completo opposto; Niall non sapeva come comportarsi con
lui, se gli era permesso stargli vicino anche quando i riflettori
erano spenti, se avrebbe apprezzato la sua compagnia. Ma nonostante
questo, nonostante l'incertezza, Niall era riuscito a ritrovare la
forza di guardare avanti, di pensare che prima o poi sarebbe tutto
finito e sarebbe potuto tornare ad essere quello di sempre.
E
adesso, a quasi cinque anni da quando la campagna del Nevada per la
raccolta fondi a favore della fondazione statale per i sordomuti si è
conclusa, Niall riesce a pensare davvero di essere stato fortunato: è
riuscito a farsi nuovi amici durante gli ultimi mesi, ha riallacciato
i rapporti con Perrie, e soprattutto ha trovato Zayn, che adesso vive
insieme a lui in un piccolo appartamento in città, che dorme nel suo
stesso letto e che ha la possibilità di svegliare baciandolo sulle
labbra.
Tutto
sommato, si dice quando ripensa ai lunghi mesi della campagna, è
stato davvero fortunato.
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