Solo gli amori irrealizzati sono eterni.
Avanza lentamente e con passo cadenzato lungo la navata.
Penso a quante volte deve aver provato quella camminata.
Uno, unisco, due, unisco, uno, unisco, due, unisco.
Un brivido mi corre per la schiena non appena le labbra rosse si tirano a scoprire i denti immacolati.
Un sorriso malinconico si dipinge attraverso gli occhi chiari, e quasi mi cedono le gambe, al peso dell’enorme sofferenza che la vista di Lucrezia maritata mi arreca.
Ormai è a un passo da me e solo allungando le dita potrei sfiorarle il vestito, o chissà, la mia mano si potrebbero intrecciare alla sua.
Giovanni Sforza, il mento alto e la schiena dritta, è davanti a me che aspetta di venire sposato alla mia Lucrezia.
Lo osservo, forse con troppa insistenza, e mi ricambia uno sguardo lugubre, che si riaccende al pensiero di chissà quale infima cosa.
Immagino che pregusti il momento in cui strapperà via da Lucrezia la sua fanciullezza e le sporcherà l’animo per mezzo dei piaceri della carne.
Prova piacere nel sapere quanto io sia legato a Lucrezia e quanto odi il fatto che sia proprio io il prelato che la sposerà a qualcun altro.
«Acconsentite a prendere il nobile Signore Giovanni Sforza qui presente, come Vostro legittimo sposo?»
Le parole mi escono di bocca con un soffio e cerco di rimanere calmo davanti allo sguardo soddisfatto di Giovanni Sforza.
Lucrezia mi rivolge uno sguardo fugace intriso di parole, di scuse, di affetto. Vorrei morire in questo preciso istante, scostarmi dai miei doveri di cardinale. Prendere Lucrezia e scappare lontano da quella vita di segreti. Quella vita di amori non rivelati ma provati fino a straziare l’anima e la mente, e consumarsi fino alle ossa di bramosia e di amore.
«Acconsento»
Nota dell’autrice.
Mi sono innamorata di The Borgias dal primo episodio e ho deciso di vedere il matrimonio di Lucrezia dal punto di vista di Cesare. Spero vi sia piaciuta, a presto! (: |