Della scia di morte e sangue che la Black Parade si portò dietro, se ne parlò molto.
Ma nessuno era veramente interessato alla morte dei ragazzi.
C'era chi sosteneva che quei ragazzi se l'erano meritata quella morte così violenta;
chi invece li acclamava, e sosteneva che invece fossero degli eroi, che avevano finalmente liberato Belleville dal terrore di Van Sant.
Ma non era davvero importante.
Tutto quello che rimaneva della Black Parade era un'instantanea abbandonata sul tavolo di una cucina deserta: Eve, la ragazza incontrata per caso, con quel suo orrido cappello da gufo, stretta tra i due ragazzi che aveva amato nella vita, Frank e Gerard, e che l'avevano accompagnata fino alla morte; Mikey, con quel suo raro sorriso, e Bob e Ray, dalla faccia serena, sia nella vita, così come quando la luce aveva abbandonato i loro occhi.
Una foto di 5 ragazzi normali, che avevano mosso la loro rivoluzione privata, verso un modo troppo crudele.
Avevano affilato le loro vite per combatterlo.
E loro lo sapevano, che le vite affilate, sono le più mortali da condurre.
Avevano lottato, fino alla morte.
E avevano vinto.
Angolo autrice: salve.
siamo giunti alla fine del viaggio.
ringrazio tutti.
vi ho amati.
solo amati.
chi ha recensito e chi non.
grazie.
alla prossima.
Rage&Love
-A |