Nuova pagina 1
IRONIC
Capitolo I: When all begins
Inspiro profondamente e sorrido.
Dopo 19 anni per la prima volta in vita mia mi sento veramente libera.
Sono ufficialmente un’universitaria adesso, e sto per intraprendere una nuova
vita! E’ la mia occasione di ricominciare da capo: lontana da casa, lontana dai
miei familiari – che però mi mancano da morire -, lontana dalle false amicizie e
da quell’ambiente così ipocrita e opprimente.
Potrei tranquillamente dire di aver vissuto un’adolescenza oltremodo perfetta:
una famiglia meravigliosa alle spalle, un sacco di amici che giuravano di
adorarmi, ed un fidanzato favoloso – nonché uno dei rampolli di una delle
famiglie più ricche della città - al mio fianco. Ma poi è successo
l’inevitabile: il mio fidanzato non era poi così favoloso, e persa la mia
popolarità, quelli che ritenevo amici non facevano altro che parlare male di me
alle spalle.
Scoprire che il mondo in cui ero vissuta per tanti anni non era altro che una
fragile facciata, è stato davvero traumatico, ed ha contribuito a rendere il mio
ultimo anno di liceo un vero e proprio inferno.
Improvvisamente
ero diventata una piccola stronzetta acida, il cui unico divertimento era quello
di ferire la gente: dovevo in qualche modo sfogare tutta la mia ira e la mia
delusione repressa, e ho deciso di prendermela col resto del mondo. L’unica
persona che mi è rimasta accanto, è Ethan, il mio migliore amico da ben 12 anni.
E’ il fratello che non ho mai avuto, la persona a cui tengo di più in assoluto.
Scuoto la testa,
per cacciare via i brutti pensieri dalla testa: il passato è passato, e non mi
importa più.
Questa è la mia nuova possibilità di rifarmi una vita, e non intendo sprecarla.
Per Didone è ora di mettersi seriamente in gioco.
«DeeDee!» esclama
una voce allegra e cristallina. L’interlocutore è ovviamente Ethan, l’unico che
può permettersi di chiamarmi in questo modo assolutamente assurdo... Il motivo
per cui glielo concedo è il fatto che questo è anche il nomignolo di Douglas
Glenn Colvin, il mitico bassista degli altrettanto mitici Ramones. Se non si
fosse capito, amo il punk.
«Ehi Stink Face
(*)!» rispondo con altrettanta allegria, travolgendolo con un abbraccio. Oggi
sono decisamente di buon umore
«Ce ne hai messo
di tempo per arrivare»
«Già» sospiro «Prima mi sono dovuta sorbire l’ultima ramanzina di mia madre»
«Zia Ellie continua a romperti ancora?» domanda perplesso. Dovete sapere che mia
madre non ha mandato giù il fatto che abbia deciso di frequentare una semplice
università pubblica: non perché sia snob o quant’altro, ma piuttosto
tremendamente ambiziosa! Lei ormai è una giornalista affermata, tanto che ha
pubblicato diversi articoli nelle testate più famose degli U.S.A e ha scritto un
libro che sta scalando le classifiche dei best-seller. Io invece non sono mai
stata una cima a scuola, perché studiare non mi è mai piaciuto più di tanto: ho
sempre cercato di avere una media decente, ma senza mai strafare.
«Purtroppo sì. Ma ormai non mi importa assolutamente nulla, sono qua!»
Dopo aver portato nella camera le valigie e averle disfatte, ho deciso di fare
un giretto con Ethan per il dormitorio, e insieme ci dirigiamo nella sala
ricreativa della nostra ala. Ha insistito per farmi conoscere dei ragazzi che ha
conosciuto quest’estate, in vacanza.
Non appena
entriamo, la mia attenzione si sposta immediatamente su una ragazza seduta sul
bracciolo del divano: ma credo che un tipo simile non sarebbe mai sfuggito
all’attenzione di qualcuno! Nonostante sia parecchio strana, è la più bella che
abbia mai visto in vita mia: ha capelli rosa shocking – sì, proprio rosa –
lunghi fino alla schiena e lievemente mossi, il suo viso è incorniciato da una
frangetta sbarazzina, ed ha due enormi occhioni viola dall’aria piuttosto
maliziosa, un nasino piccolo e perfetto, e delle labbra carnose colorate da un
rossetto rosso scarlatto, che contrasta con la sua pelle color porcellana.
Così immobile
sembra una bambolina, una bellissima bambolina truccata pesantemente e vestita
da punk.
«Eccola» esclama
Ethan indicando la ragazza in rosa «Sono sicuro che ti piacerà moltissimo. Eden
è una forza della natura»
E così Pretty in
Pink si chiama Eden. Non credo che esista nome più azzeccato.
«Ehi Eden!»
«Ethan!» cinguetta
con la sua vocina dolcemente stridula «Finalmente! Non ci speravo più»
«Ho aiutato lei a
portare le valigie in camera e a cominciare a disfarle. A proposito, Didone lei
è Eden. Eden, Didone»
Eden sfoggia un
sorrisone a 32 denti e mi stringe energicamente la mano «Piacere di conoscerti,
Fatina»
«Fatina?» domando
perplessa. Perché mi ha paragonato a un essere incantato? Dò davvero
l’impressione di una fata?
«Mi ispiri
fantasy! Sei così piccolina, e i tuoi capelli sono biondissimi»
Io non sono
piccolina! Sono semplicemente alta 1.60 e ritengo di essere perfettamente nella
media. Okay, forse sarò un po’ bassetta, ma solo un po’... No? «Devo prenderlo
come un complimento?»
«Come ti pare,
tesoro. Comunque sei tanto carina!» beh, sarà davvero bellissima, ma è
decisamente troppo strana «Tranquilla, non sono lesbica»
Evidentemente si
sarà accorta della mia ennesima occhiata perplessa «Sì, infatti. Te lo posso
assicurare» asserisce Ethan con un sorrisino divertito
«Ero davvero
ansiosa di conoscerti, sai? Ethan mi ha parlato un sacco di te, davvero! Penso
di conoscere quasi tutta la tua vita, sai? Però la tua aria da folletto del
bosco smentisce la tua fama da stronzetta»
Fatina, folletto
del bosco? «Sei una fan sfegatata del genere fantasy, non è così?»
«No, anzi. Sei tu
che mi ispiri come solo una musa sa fare!» esclama con aria piuttosto teatrale,
portando una delle sue mani al petto. Mentre lei è distratta, guardo Ethan con
fare abbastanza disorientato: questa ragazza è davvero più fuori di un balcone!
Ma dove l’ha trovata, nelle patatine? In ogni caso, per quanto strana possa
essere... Lo ammetto, mi piace un sacco!
«Allora sarò la
tua Calliope!»
Durante la nostra
conversazione, ho avuto modo di conoscere Eden per benino, ed ho scoperto che
abbiamo delle cose in comune, come per esempio la musica: amiamo moltissimo
entrambe sia il punk che il rock, e ci piacciono quasi gli stessi gruppi. E’
confortante trovare un’altra ragazza a cui non piacciono solo le canzoni da hit
parade! Mi ha anche detto che suona il basso da quand’era molto piccola, ma poi
per chissà quale ragione ha dovuto smettere. Mi piace moltissimo parlare con
lei!
«Ciao Candy!»
esclama una voce maschile rivolta a qualcuno di noi. Mi guardo attorno per
capire da dove possa provenire, ma senza nessun risultato
«Oh, Jeremy»
risponde Eden con finta aria da sufficienza
«Ehi Jamie!» Ethan
si unisce ad Eden con il saluto. Ma si può sapere dove cavolo sia questo Jeremy,
Jamie o come cavolo si chiama? Non riesco a vederlo!
«Ma dove cavolo
è?» domando al mio amico, sottovoce
«Sono quassù»
risponde divertito. Evidentemente avrà un udito sopraffino! In ogni caso, alzo
lo sguardo e rimango completamente... Sbigottita. E’ un gigante di circa 1.85!
E’ spaventosamente alto, e a dirla tutta anche molto... Affascinante. Non è una
di quelle bellezze che ti lasciano senza parole, ma ha un nonsoché che attira
parecchio! Ha i capelli castano scuro con i riflessi color mogano, simili a
quelli di Eth, e gli occhi color caffè, dall’espressione un po’ enigmatica
«Cavolo, sei parecchio bassetta»
«Sei tu che sei
spropositatamente alto, Golia(*)» rispondo acida
«E anche parecchio
acida. Ho appena trovato l’essere perfetto!» mi apostrofa sfoderando
un’impertinente sorrisetto ironico. Questo ragazzo lo odio già!
«Fossi in te
starei attento. La mia forza non è proporzionale alla mia altezza, quindi potrei
farti molto male!»
«Sono contento per
te, perché se così fosse, saresti davvero nei guai, piccolina!»
«Sei masochista,
forse?!»
Intanto Ethan e
Eden scoppiano a ridere in coro, evidentemente molto divertiti da questa
ridicola situazione. Certo che questa università abbonda di tipi assurdi! Prima
Pretty-in-Pink e adesso il gigante stronzo! Ormai non so più cosa diavolo
aspettarmi
«Elfa, questa
sottospecie di colosso è Jamie. Jamie, lei è la mia nuova conoscente, Didone»
«Spiacente di fare
la tua conoscenza, idiota»
«Il dispiacere è
tutto mio, Poison Ivy(*)»
Decisamente, lo
odio!
Ma salve salvino!
Diciamo che sono stata divorata dai sensi di colpa per il fatto che vi ho
abbandonate per un luuungo lasso di tempo, quindi per farmi perdonare, ho deciso
di postare il primo capitolo della nuova edizione di Ironic in tempo record.
I primi capitoli
sono più o meno simili a quelli della storia vecchia (anche se ho accentuato la
cretineria di Jamie xD e la follia della mia adorata Eden <3), ma solo perché
sono quelli introduttivi! Ma l’andamento delle cose cambierà presto, promesso
;D. Comunque, per chi non avesse letto la comunicazione della volta scorsa: ho cancellato Ironic per una serie di motivi, tra cui la formattazione del mio pc. Quindi ho deciso di riscriverla da capo e modificarne un po' i contenuti, anche perché la piega che la storia precedente aveva preso, non mi piaceva più di tanto.
In ogni caso,
sappiate che sono ben accetti sia i complimenti, che le critiche!
Un salutoh
particolare alle ultime recensitrici: Adrienne (ovvio che mi ricordo di te
u__u), Zoe MonBlanck, Animablu e AngelOfLove!
I hope
you like it <3.
_ Enciclopedia/Dizionario*:
1) Stink Face: Non so cosa significhi veramente, tradotto letteralmente
sarebbe "faccia puzzolente" o qualcosa di simile x°D. E' un nomignolo scemo,
insomma ù_ù.
2) Golia: Daaaaai, Golia lo conoscono tutti! Non sto parlando delle
caramelle, ma del gigante della Bibbia che è stato sconfitto da Davide.
3)
Poison Ivy: Se qualcuno ha visto Batman (eh sì, ho una passione nascosta per
gli eroi dei fumetti. Batman non mi fa parecchia simpatica, però o_O), conoscerà
sicuramente l'Edera Velenosa. E' quella tizia tutta vestita di verde... Velenosa
XD. Insomma, avete capito!
|