Due pensieri contrastanti

di Gred
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Nella sua mente si fecero largo due pensieri contrastanti che iniziarono a lottare per avere la meglio l'uno sull'altro. Mentre il più crudele prendeva il sopravvento guardò il viso luminoso della figlia di Eva e subito vinse l'idea di metterla in salvo; bastarono gli occhietti vispi e il sorriso dolce di Lucy a fargli decidere di rischiare la vita per lei.
Come aveva potuto anche solo pensare di consegnare la meravigliosa creaturina nelle mani della perfida strega che rivendicava un potere non suo sul regno di Narnia? Si vergognò di sé; con le sue riflessioni si era disonorato, aveva tradito Narnia, Aslan, tutti coloro che soffrivano per l'usurpazione del trono e per la malvagità della regina che di ghiaccio aveva cuore e vestito.
Riscuotendosi smise di suonare, Lucy uscì dallo stato catatonico creato dal suono del flauto, spalancò gli occhi e ricordò che doveva tornare indietro per rassicurare i fratelli che di sicuro avrebbe trovato disperati.
Guardò Tumnus e si stupì nel vedere un'espressione triste, così diversa da quella stupefatta e raggiante nella foresta, quando si erano incontrati. Cosa incupiva quel fauno tanto buono che aveva suonato per lei?
Sorrise e Tumnus seppe di aver preso la decisione giusta: valeva la pena diventare una statua di pietra pur di mettere in salvo quel visino tanto dolce.




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