OS larry stylinson
Harry
Il continuo rumore degli aghi e delle macchinette.
L'odore di inchiostro che riempiva la stanza,un odore quasi soffocante.
Lo studio era in una di quelle stradine secondarie,una di quelle poche
frequentate ma che allo stesso tempo molti frequentano.
La stanza era piccola,la carta da parati di un blu scuro quasi nero,una
fila di sedie rosse vicino all'entrata.
Ormai ero stato in quei posti decine di volte ma mai due volte nello
stesso.
Il fatto è che tutti si assomigliano ma allo stesso tempo
sono diversi.
Appesi il giaccone all'appendiabiti e mi diressi verso la segretaria
"Sei qui per un tatuaggio?"mi chiese la bionda con voce sensuale
"Si,uno piccolo però."dissi un po' distratto senza nemmeno
guardarla in faccia.
Mi accomodai su una di quelle sedie di plastica ad aspettare il mio
turno.
Mi misi le cuffie nelle orecchie e alzai il volume al massimo.
Aspettai un minuto o forse dieci,forse stavo per addormentarmi ma
"Styles?"qualcuno mi chiamò.
Era ancora la ragazza che mi aveva accolto appena entrata "John ti sta
aspettando."continuò lei.
La seguì in mezzo a decine di postazioni,tutte occupate da
tatuatori e persone di ogni età che si facevano marchiare
sulla
pelle i disegni più strani.
Ci fermammo solo alla fine della stanza,ad aspettarmi c'era un uomo di
qualche anno più grande di me,abbastanza alto e
muscoloso,con i
capelli scuri e le braccia ricoperte di tatuaggi.
Mi sedetti ad aspettare che quello finisse di riordinare le boccette
mentre la bionda se ne andava sui suoi tacchi vertiginosi.
"Allora,cosa vuoi fare?"mi chiese John
"Una cosa piccola,che non si noti molto ma che allo stesso tempo si
vedi al primo colpo d'occhio."
"Non so,tipo un segno o una scritta?"
"No,pensavo più che altro ad una semplice lettera."
"Va bene,prova a guardare qui e magari ti viene qualche idea."mi disse
lui mettendomi in mano un raccoglitore enorme pieno di scritte di tutti
i tipi.
Ero davvero indeciso,doveva essere una cosa perfetta,solo per noi due e
non potevo sbagliare proprio a scegliere.
Alla fine dopo almeno dieci minuti riuscì a
prendere una decisione.
"Scelgo questo."gli dissi,indicando con il dito una lettera perfetta
per l'occasione.
John si alzò e si diresse verso una piccola stanza per fare
il disegno.
Ammazzai l'attesa curiosando un po' in giro,annusando le boccette di
inchiostro e controllando ogni due minuti l'ora sul mio iPhone ultimo
modello;ormai questo era diventato un'abitudine:ogni volta che andavo a
farmi un tatuaggio annusavo le boccette e mi rendevo conto che avevano
tutte un odore diverso a seconda del posto,era una cosa strana ma quei
colori mi incuriosivano ogni volta.
Quando John tornò,mi rimisi a sedere pronto a sopportare il
dolore degli aghi.
Mi stampò il disegno sull'indice e "Ti piace?"mi chiese
prima di procedere con l'inchiostro
"E' perfetto."risposi io quasi in estasi.
John inserì il colore nell'ago e iniziò il lavoro.
Non ci vollero più di quindici minuti ma il dolore era
allucinante,mi sembrava di svenire e avevo le lacrime agli occhi.
"E' il primo che fai?"mi chiese
"No,diciamo che ne sono ricoperto dalla testa ai piedi."dissi
sorridendo alla mia affermazione.
Lui rise e annuì con la testa prima di tornare a
concentrarsi sul suo lavoro.
Alla fine ne valse prorio la pena,il tatuaggio era perfetto e sarebbe
piaciuto a tutti.
"Sono stato bravo?"mi chiese John con la fronte che grondava di sudore
"Si,è meraviglioso."
Mi feci fasciare il dito e mi alzai veloce,impaziente di mostrare a
tutti la mia nuova opera d'arte.
Stavo per andarmene quando "Possi farti una domanda?"chiese John
cogliendomi di sorpresa
"Certo."dissi io
"Per chi è quel tatuaggio?"
"Per una persona molto speciale."risposi lasciando John perplesso
mentre gli voltavo le spalle per andarmene.
Afferrai veloce la giacca e uscì in quella fredda notte di
fine settembre.
Salì veloce in macchina e attraversai la città
immersa nelle luci e nel freddo umido di settembre.
Ero agitato al pensiero di mostrare la mia nuova scritta a quella
persona tanto speciale di cui avevo parlato a John,ma se non gli fosse
piaciuta?
Rimossi questa possibilità dalla mia testa e tornai a
concentrarmi sulla strada.
Il tempo quella sera sembrava non passare mai e quando finalmente
parcheggiai l'auto davanti a casa mi sembrava di aver girato a vuoto
per ore.
Salì veloce le scale,non avevo minimamente voglia di
aspettare
che quel lentissimo ascensore scendesse giù,in fondo il
quarto
piano non era lontano.
Alla fine però dopo ben otto rampe di scale ero esausto,la
testa
mi girava e avevo la sensazione che da un momento all'altro sarei
svenuto.
Mi
appoggiai al muro per calmarmi e quando il respiro fu tornato regolare
percorsi il corridoio che mi separava dal mio appartamento.
Cercai freneticamente le chiavi nella tasca e provai invano
a centrare il buco della serratura con le mani tremanti.
Dopo l'ennesimo tentativo riuscì ad aprire quella
stra-maledetta porta.
Non avevo idea del perchè fossi così agitato per
un
semplice tatuaggio,ne avevo già fatti tanti altri e non mi
era
mai successa una cosa simile.
Mi tolsi le scarpe,le buttai lì nell'ingresso e andai in
salotto,da dove proveniva la musica trasmessa da MTV a tutto
volume.
Lui era lì,mi stava aspettando,in fondo quella sera avevo
tardato di molto.
Cercai di fare il più piano possibile ma prima che fossi
riuscito ad arrivargli dietro le spalle "Harrey,dove sei stato per
tutto questo tempo?"
"In giro con qualche amico..."dissi io cercando di essere il
più vago possibile
"Con chi?"aveva la voce sospettosa,sapeva che gli stavo mentendo.
"Con la solita compagnia e con chi altrimenti?!"gli risposi cercando di
essere convincente.
Non funzionò affatto.
O io non sapevo mentire.
O lui mi conosceva meglio di quanto pensassi.
"So che mi stai mentendo Harry."mi disse lui
Io sospirai e guardai fuori dalla finestra.
La città era immersa nelle luci,la luna piena che illuminava
il
cielo,appena nascosta dietro le nuvole ma comunque visibile da chiunque.
"Ho deciso di aggiungere un piccolo gioiello alla mia collezione."dissi
tutto d'un fiato.
Il mio ragazzo si voltò discatto
incuriosito,i suoi occhi verdi che mi guardavano sospettosi;io nascosi
frettolosamente la mano dietro il divano ma a quanto pare non ero stato
abbastanza veloce.
"Avanti lo sai,che ti ho visto,fammi vedere quella
mano!"scherzò lui dandomi una pacca sul petto.
Io nascosi il mio nuovo gioiellino in tasca e lo raggiunsi sul
divano,sedendomi di fianco a lui e nascondendomi tra le sue braccia,nel
mio rifugio sicuro.
Dopo qualche minuto di un pesante silenzio,estrassi la mano dalla
tasca,il dito ancora fasciato a nascondere il nuovo tatuaggio.
"A te l'onore..."dissi rivolgendomi al ragazzo seduto di fianco a me e
porgendogli la mano.
Lui si allungò,pronto a togliere la garza che avvolgeva
quella scritta tanto misteriosa.
Sembarava che ci fossero voluti anni per fare quela semplicissima
operazione,io tremavo dalla paura che non gli piacesse e lui se ne
accorse.
Cominciò a srotolare la carta più veloce,anche
lui molto curioso di quello che nascondeva.
Quello che vide gli fece illuminare gli occhi e solo allora anche io mi
decisi ad ammirare per la seconda volta il mio nuovo tatuaggio:sulla
mia
pelle infatti ora era marchiata una splendida "L",una cosa quasi
invisibile che
però si notava subito alla prima occhiata.
"Questo è per te Louis,per dirti quanto tengo a te..."
"Ma-"
Il mio ragazzo aveva le lacrime agli occhi,cercava di trattenerle come
faceva ogni volta ma,quella sera fredda di fine settembre,Louis
Tomlinson pianse per davvero.E io ammiravo ogni singola lacrima che
scendeva dai suoi occhi prima di asciugargliela,prima di sentire i suoi
piccoli singhiozzi,prima di sentire la sua mano stringere la mia,prima
ancora di riuscire a parlare di nuovo.
"Non mi interessa di quello che diranno gli altri,io ti amo Lou e
questo non cambierà mai!"
Mi sporsi verso di lui per abbracciarlo mentre mi baciava il tatuaggio
che da ora tanto gli era legato...
Solo pochi secondi più tardi le mie labbra poterono sentire
il
sapore di Louis Tomlinson,un sapore dolce,di quelli che non stancano
mai,di quelli pieni di amore e di felicità.
"Anche io ti amo Haz."mi sussurrò all'orecchio.
E in quel momento Harry Styles si sentì la persona
più felice al mondo.
E quel ragazzo duro che tutti conoscevano scomparse,perchè
Harry
Styles per la prima volta dopo anni abbassò le sue difese e
pianse davanti a qualcuno.
Non nascosto dal mondo per paura di essere giudicato.
Ma davanti al ragazzo che amava.
E allora pianse di gioia.
Pianse di felictà.
Pianse senza un motivo preciso.
O forse pianse solo ed esclusivamente per Louis Tomlinson.
Allora gente,questa è la mia seconda OS larry,mi sono
impegnata davvero molto per farla e spero sia scritta meglio della
prima XD
Quando mi è
venuta l'idea per questa storia era appena uscita la notizia del
presunto tatuaggio di harry per louis e quindi ho pensato che
nell'insieme sarebbe venuto qualcosa di carino.
Spero davvero tanto che
vi sia piaciuta e che vi diate la pena di recensire perchè
per me è molto importante farmi conoscere e per favore conto
su di voi!
Ho anche molte idee per
una ff che spero tanto di riuscire a iniziare presto e che vorrei
terminare per il 28/29 giugno,poi vi spieghereò il
perchè lol
Ora vi lascio,un bacio
-Annalisa
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