Quando piove

di angyp
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Quando piove
Io e il paesaggio diventiamo un’unica cosa, un’unica anima.
Mi appoggio tranquilla allo schienale del letto, con le ginocchia piegate verso di me e piene di dispense e appunti da studiare, e osservo la pioggia dalla finestra girando leggermente il collo.
Chiudo gli occhi, ascoltando il battere violento delle gocce sul balcone.
La pioggia cade, esattamente come me. Siamo una cosa sola, io e la pioggia, un’anima sola.
Per questo mi rilassa osservare il bagnato, per questo mi faccio piccola piccola nel mio letto assaporando i brividi dell’autunno.
La pioggia cade, non torna indietro, non si rialza.
Nemmeno io.
Ma la macchia scagliata violentemente sul balcone sparisce in un attimo così come è comparsa, per lasciare il dovuto spazio alle altre.
Anche io.
Cado, non mi rialzo, non torno indietro, lascio spazio agli altri.
Non sono ancora sparita.
Temo lo farò presto.




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