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Prologo
Era la pazza della classe. La festaiola per eccellenza. La
più popolare della scuola. Aveva lunghi capelli dorati,
acconciati in un taglio disordinato, con sensazionali occhi verdi. Era
alta e slanciata, magra, brillante e attraente. Il suo nome era Julia.
Fu svegliata dalla suoneria del cellulare che squillava
riempiendo la lussuosa stanza con le note di "Here's to never growing
up" di Avril Lavigne. "Pronto?" chiese con voce impastata dal sonno.
"Sciao patata!" esclamò Lila dall'altra parte dell'IPhone.
"Ehi, cucciola! Come va, tesoro?" chiese Julia svegliandosi subito. Da
quando erano al liceo le aveva colpite una gravissima malattia senza
cura, la "cucciolite", che le faceva essere così tenere fra
di loro. La forma che le aveva colpite era particolarmente
acuta.
"Sei pronta? Ti sto venendo a prendere!" esclamò Lila
eccitata. "Certo! Mi sono appisolata sul divano, mi preparo in trenta
secondi!"
"Sono sotto casa tua, posso salire?"
"Vieni, amo, ti apro!" esclamò Julia scendendo le scale e
spalancando la porta d'ingresso.
I trenta secondi divennero trenta minuti. D'altronde, per prepararsi
alla prima festa dell'anno, non poteva essere altrimenti.
La sera, erano già davanti alla porta di una grande villa.
La casa di London, forse. A dire il vero non importava a nessuna delle
due. Erano lì solo per divertirsi.
*spazio autrice*
Avvertimento: il capitolo fa schifo ma mi serve come introduzione, per
far capire che tipo è Julia. La storia vera e propria inizia
dal secondo capitolo. Saranno testi brevi ma via via sempre
più lunghi. Vi prego di dare un’occhiata almeno al
secondo capitolo, perché questo più lo rileggo
più capisco perché nessuno legge la storia! Vi
prego datemi una sola possibilità *occhioni supplicanti* poi
se fa schifo anche il secondo boh io ci ho provato… grazie!!
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