Questa è
la traduzione della ff "For You" di BLUE DAISY che ho
tradotto dall'inglese....per la versione originale potete andare qui
- - - - - - -> http://www.checkmated.com/story.php?story=1238
LA ff si
svolge in una serata, è un missing moment dell'Ordine della
Fenice, mentre i Weasley trascorrono il Natale a Grimmauld Place,
dopo l'attacco ad Artur...Ma adesso basta leggete e ditemi che ne
pensate, a me è piaciuta e spero piacerà anche a voi.
In alcuni
punti può sembrare un po' hot! Ma vi assicuro che non succede
nulla di sconvolgente.
Spero che la
traduzione sia abbastanza chiara.
Un bacione e
receniste in Tanti!!!
Hermione
Weasley
Siccome mi è
piaciuta l'idea lo faccio anche io
ANGOLO DEL
LETTORE: Ok, questa ff è venuta fuori da un sogno
che ho fatto, anche se l'ho cambiata parecchio... ho deciso di
scriverla come sfogo, ma alla fine è venuta una cosa carina!
Spero che a voi piaccia... recensite please!
DREAMS di
Cho89 - - - - - - - - - - - - >
http://www.egoio.net/efp/viewuser.php?uid=1694
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°Per
Te°
1
Quando
la porta, che si trovava dietro al divano sui cui sedeva, si aprì,
Ron sapeva già chi era. Forse era per il modo con cui girava
la maniglia prima di aprire la porta, o per i passi leggeri (solo lei
camminava così silenziosamente). Qualunque cosa fosse, lui
sapeva, prima che lei parlasse.
-Ron?-
-Uh
huh?-
Spostò
il suo sguardo dalla maglietta, più discretamente che potè,
fino al caminetto dove il fuoco stava lentamente morendo.
Era
un altro dei salotti di Grimmauld Place numero 12. Fortunatamente per
Ron, le pulizie nella casa non erano ancora state ultimate. Questa
stanza era stata lasciata com'era, visto che si trovava un po'
lontana dalle altre stanze e non era del tutto necessaria. Così
era un buon posto dove andare se non si voleva essere trovati.
Ma
lui era stato trovato.
Hermione
si mosse con cautela fino al divano per poi scoccare a Ron uno
sguardo interrogativo.
-Puoi
sederti. è tutto ok- mormorò Ron, pensando di non
essere del tutto sicuro che lo fosse.
Hermione
si sedette sul divano, a una buona distanza da lui.
-Ehm,
tua madre...lei, lei voleva che io...ehm...voleva che ti facessi
sapere che...che la cena è pronta- disse preoccupata,
giocherellando con l'orlo del suo vestito.
Ron
fu molto attento nel voltarsi verso il muro, fingendo di essere
veramente interessato ad un vecchio quadro.
-Non
ho fame- mentì.
Vide
Hermione alzare gli occhi al cielo. Ma la ragazza rimase in silenzio.
Passarono svariati minuti prima che Hermione prendesse il controllo
della situazione.
-Tutto
questo è così' stupido!-
Ron
si voltò di scatto per guardarla.
-Potresti
anche solo parlarmi? Lo so che sei preoccupato per la tua famiglia e
dopo quello che è successo a tuo padre, bè è
perfettamente comprensibile, lo so...è solo che....-
Hermione
si bloccò non appena vide il rossore negli occhi di Ron. Lui
guardò altrove più che veloce che potè, ma ormai
il danno era stato fatto.
-Oh
Ron- disse Hermione tristemente. Ron sentì il divano piegarsi
non appena lei gli si sedette più vicina. Una parte di lui
voleva solo correre lontano. C'era sicuramente un'altra stanza dove
andare. L'altra parte sarebbe voluta rimanenere e...e cosa? Non era
sicuro. Sapeva solo che non poteva andarsene e odiava il silenzio,
che ancora una volta, li circondava.
-Perchè
sei qui, Hermione?- disse lui all'improvviso con una nota di asprezza
nella voce. E si voltò nuovamente verso di lei. Odiava vedere
l'insicurezza nei suoi occhi, ma l'avrebbe dovuta affrontare prima o
poi. Se adesso, ancora meglio.
-Te
l'ho detto, tua madre- biascicò lei.
-No,
non qui- la interruppe Ron. -Qui, Grimmauld Place numero 12. Il posto
più deprimente nel quale spendere le Vacanze di Natale. Perchè
sei qui e non a scippare?-
-Sciare-
lo corresse automaticamente Hermione.
-Si
insomma quello-
Hermione
sembrava piuttosto nervosa. Bene, pensò Ron.
Poi
lei sospirò.
-Pensavo
fosse ovvio- disse quasi bisbigliando e guardando altrove.
Ovvio?
Ovvio?! Neanche minimamente. Si stava chiedendo perchè fosse
lì sin da quando era arrivata. Non che non fosse felice di
vederla. Lo era. Era davvero felice...ma anche molto confuso.
E
improvvisamente si sentì seccato e arrabbiato di nuovo. Magari
la ragione per cui Hermione si trovava lì era chiara per lei,
ma sicuramente non per lui.
-Scusa-
replicò lui con una voce glaciale, fissando il volto di lei,
illuminato dalle deboli fiamme del fuoco nel caminetto. Cercò
di non notare quanto fosse carina in quel momento.
-Sono
un po' maleducato. Magari potresti farmi un incantesimo-
Hermione
lo guardò negli occhi. Stava per arrabbiarsi? Dirgli che non
erano affatto affari suoi? O dirgli che era maleducato sul serio?
Oppure dirgli che non c'era bisogno di essere così scontroso?
Lui la faceva sempre arrabbiare. Questa però era una nuova,
tranquilla Hermione . E il nuovo lo spaventava.
-Bè-
rispose lei sovrappensiero -Credo di essere preoccupata-
-Per
Harry, certo! Benvenuta nel club- tutti erano preoccupati per Harry,
lui stesso incluso.
-Per
te. Sono preoccupata per te, Ron- Il suo tono era triste, ma fu
abbastanza efficace per far scomparire la rabbia di lui.
Un
nodo gli salì alla gola. Lei...lei era preoccupata per
lui...Certo...Era la sua migliora amica, vero?
Ma
cos'era lei, veramente? Solo la sua amica, ecco cos'era. Questa era
la domanda che l'aveva tormentato durante tutto l'anno. I suoi
sentimenti per lei erano diventati così confusi...E c'erano
momenti in cui lei sembrava...No, si ricordò automaticamente
Ron. Perciò si ripetè di non farsi tutti questi
problemi.
-Credo
di essere un po' preoccupata per Harry, ma non è questo il
motivo per il quale sono venuta. Sono venuta per te- Hermione finì
la frase.
Ron
non credeva di poter parlare in quel momento. Accidenti a quel
maledetto nodo alla gola! Questo non era da lui. Quand'è che
era diventato così emotivo e "femminuccia"???
Seccato
dai suoi sentimenti e arrabbiato con se stesso per come aveva
trattato Hermione, Ron potè solamente guardare da un'altra
parte.
-Ron?-
stava usando la sua voce timida un'altra volta. -Ron?- ripetè
avvicinandosi sempre di più.
Decise
in fine di voltarsi verso di lei, pensando che Hermione stesse ancora
evitando di guardarlo.
-Hermione,
mi dispiace, io..-
Ma
poi lei posò la sua mano sul braccio di Ron, interropendolo.
Dannazione. Era sicuro che Hermione avesse notato la rottura nella
sua voce.
Era
così vicina, poteva sentire il profumo di fiori del suo
shampoo. E la sua mano era così calda sul suo braccio...
Sospirò
di nuovo, e poi si avvicinò ancora di più. Per baciarlo
sulla guancia, nessun dubbio.
Ma
non era abbastanza, realizzò lui. Voleva qualcosa....di più.
E
in quell'istante prese una decisione. Si voltò e al posto di
baciarlo sulla guancia, Hermione gli diede un leggero bacio sulle
labbra. Era una strana sorta di bacio, entrambi scattarono lontano
l'uno dall'altro nel momento successivo...E qualche secondo dopo, Ron
realizzò ciò che aveva fatto e cominciò a
tremare.
-Mi...mi
dispiace, non avrei dovuto....non stavo pensando...è solo-
Ma
fu interrotto dalle labbra di Hermione, che pressò contro le
sue un'altra volta, stavolta più fermamente, di proposito. Lui
riusciva solo a rimanere immobile, occhi spalancati in una evidente
espressione di shock. Hermione si ritrasse immediatamente,
guardandolo ansiosa. Qualsiasi dubbio avesse Ron qualche momento
prima, bè, era svanito.
Rimasero
a guardarsi per un istante che sembrò durare un eternità.
Stava per caso sognando? Era difficile da dire. Il silenzio tornò
nuovamente, ma stavolta era diverso. Non era teso e scocciato, questa
volta era pieno di ansia e eccitazione e qualcos'altro, che Ron non
sapeva assolutamente definire. Ma alla fin fine, non gli importava.
Prese il suo tempo, scrutando ogni dettaglio del viso della ragazza.
Lo stava guardando così intensamente....Notò le linee
sulla sua fronte, corrugata per la preoccupazione. Voleva baciarle e
farle andare via. Vide il modo in cui lei si mordeva le labbra, come
i suoi occhi cercavano i suoi.
La
pelle del suo viso sembrava così morbida. Doveva toccarla.
Lentamente,
così lentamente, posò una mano sul suo viso. Poi fece
scorrere le sue dita nei capelli di Hermione, fino ad arrivare al suo
collo. Così delicatamente, pensò lui. Così
perfettamente delicato. E l'avvicinò a sè un'altra
volta, i loro nasi si scontrarono, risero entrambi. Cercò di
sistemarsi un po' meglio e provò di nuovo.
Questo
bacio fu più lungo, più dolce, ma solamente di labbra.
Poi si allontanarono di nuovo.
Lui
aveva baciato lei, Lei aveva baciato lui.
Continuarono
per un bel po' di tempo, come un gioco. I baci si fecero sempre più
lunghi. Le pause e le esitazione tra loro, si fecero sempre più
brevi.
Hermione
schiuse le labbra.
Sapeva
di te e marmellata di more.
Ron
sorrise contro le sue labbra, e anche lei sorrideva.
I
baci divennero più esigenti. Presto si ritrovò disteso
sopra di lei baciandola. Rimaneva lì continuando a baciarla
con fervore. Ruppe il bacio solo quando dovette respirare. Uno su
braccio era ancora sotto la sua schiena, la mano viaggiava nei suoi
capelli. Pensò che questa posizione dovesse essere abbastanza
scomoda, perciò iniziò a muoversi lentamente per
aggiustare un po' il tutto. Ma fu troppo incauto, perse l'equilibrio
e cadde per terra trascinando Hermione sopra di se.
La
ragazza rise.E anche Ron rideva, mentre il dolore alla schiena andava
via via scomparendo. Le sue risa furono immediatamente scambiate con
dei gemiti di piacere, non appena Hermione iniziò a
mordicchiargli il lobo dell'orecchio, per poi baciarlo lì. Oh
Dio. OH DIO. Stava baciando Hermione ed era la cosa più bella
che avesse mai provato in tutta la sua vita. Da qualche parte nella
sua testa, i campanelli d'allarme iniziarono a suonare, ma lui non
ascoltava, era sconvolto dalle emozioni che stava provando. La voleva
e per la prima volta, da quando i suoi sentimenti per lei erano
cambiati, Ron realizzò che anche lei lo voleva.
Ron
si voltò in modo da tornare sopra di lei, le loro gambe si
intrecciarono. Le sorrise mentre lei gli faceva passare un braccio
attorno alla vita, facendo scivolare la sua mano, su è giù
sulla sua schiena per poi correre nei suoi capelli, avvicinandolo a
sè per farsi baciare di nuovo. Lo fece così
dolcemente...e quando ruppero il bacio per riprendere fiato, Ron
continuò a baciarla sul collo.
All'improvviso
ci fu un leggero colpo alla porta. Fu un suono appena percettibile,
ma sembrò un'esplosione per tutto il caos che aveva causato.
In
un istante, Ron scivolò giù da lei, e scattarono
entrambi in piedi per vedere chi fossero gli intrusi.
-La
mamma voleva sapere se voi due avete intenzione di stare qui tutto il
giorno o...- Fred si stoppò, facendo si che George si
bloccasse per poi scivolare al fianco del gemello.
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