lucky
Augurami
buona fortuna.
“Sei
un idiota,” sbuffa Niall, ridendo, mentre Louis bofonchia
qualcosa
di incomprensibile seduto sulla panca dello spogliatoio; la partita
comincerà tra meno di un'ora e a quell'imbecille del suo
ragazzo è
venuta la brillante idea di farsi prendere dal panico. Niall
grugnisce, lasciandosi cadere al suo fianco e abbracciandogli le
spalle: non può dire di non essere abituato alle scenate di
Louis,
sapeva che era un tipo melodrammatico da prima di mettersi con lui,
eppure non riesce proprio a capire perché Louis diventi
sempre così
ansioso prima di una partita. È il miglior giocatore della
squadra e
sa di essere bravo, ma ogni benedetta volta gli vengono queste
stupide crisi.
“Sai che andrà bene,” gli dice,
accarezzandogli la nuca con il pollice e sorridendo quando il ragazzo
si appoggia contro di lui, lasciandosi tranquillizzare come sempre.
“Siete tutti in ottima forma e potete vincere questa partita
ad
occhi chiusi,” continua, sentendosi un po' una cheerleader
quando
chiaramente non lo è, e ride tra sé mentre si
immagina con una
minigonna e i pompon ad incitare la squadra di Louis al margine del
campo: se non sapesse che per Louis sarebbe più una
distrazione che
altro lo farebbe in un batter d'occhio, anche soltanto per vedere le
reazioni della squadra e della tifoseria avversaria.
Louis
grugnisce, voltandosi con le sopracciglia appena aggrottate ma una
scintilla divertita negli occhi: probabilmente sta pensando
esattamente la stessa cosa, si dice Niall, ridacchiando ancora.
“Saresti
una magnifica cheerleader,” commenta infatti l'altro,
piegando le
labbra in un sorriso. “Ora dammi un bacio e augurami buona
fortuna,
ché se rimango ancora un po' qui dentro poi mi tengono in
panchina
tutta la partita come punizione,” conclude, infilando le dita
tra i
capelli biondi del suo ragazzo e avvicinando i loro volti; Niall sta
ancora ridacchiando quando le loro labbra si toccano, e adesso Louis
è sicuro che la partita andrà benissimo.
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