Regine nella Rivoluzione

di laschiumadeigiorni
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Il 16 luglio 1918 fu una giornata calda e polverosa.  

Mentre Nicola e le sue figlie facevano la consueta passeggiata nel giardino fuori Casa Ipa’tev,Aleksandra era rimasta in casa a leggere i passi della Bibbia,insieme alla figlia Tatiana.
Qualche tempo fa,Aleksandra era riuscita ad inviare una lettera alla cognata,la granduchessa Ksenija dicendole che l’unica cosa che le era rimasta era la fede in Dio. “Egli è buono e misericordioso” scrisse la zarina nella lettera.

Gli ultimi giorni erano stati duri e la povera zarina era malata. Stava tutto il giorno seduta su una sedia a rotelle,troppo debole per camminare.
Diventava triste quando pensava ai bei tempi andati:la sua vita in Inghilterra con la nonna Vittoria,la continua lotta per ottenere di sposare Nicola,il matrimonio,la nascita di Olga,Tatiana,Maria,Anastasia e soprattutto quella di Aleksej, il tanto atteso erede al trono. Ora era solo una donna che lottava ogni giorno per restare viva, l’ansia era diventata sua compagna. Non sapeva mai se sarebbe arrivata al giorno dopo.  

Aleksandra aveva sofferto molto.

Una delle cose che la rattristava era che lei,come la sua ‘amata’ Maria Antonietta,non era benvoluta dal popolo. Ed ora aveva paura di fare la sua stessa fine. Erano due donne che a distanza di secoli condividevano lo stesso destino.
 

In serata Aleksandra e il marito giocavano a carte.

« Tutto bene,tesoro? »
« Sono solo stanca »
 « Sarebbe meglio se andassimo a dormire »

Nicola aiutò la moglie a distendersi sul letto. Alix si addormentò quasi subito.
 

 «Svegliatevi subito e preparatevi. Dobbiamo andarcene da qui  » Furono le grida di un soldato.

Mezzora dopo tutta la famiglia Romanov era pronta.

 «I bianchi sono qui vicino,dobbiamo lasciare la casa » Spiegarono i soldati.

«Ma prima ci serve una vostra foto,per far sapere che siete ancora vivi»

Le guardie condussero tutta la famiglia nello scantinato.

 «Ma come non c’è nemmeno una sedia?Non è possibile sedersi? »chiese la zarina.

Dopo qualche minuto furono portate due sedie. In una vi prese posto Alix e nell’altra Aleksej.

«I vostri parenti hanno tentato di salvarvi,ma hanno fallito quindi dobbiamo uccidervi» disse il capo delle guardie.

«Cosa?» urlò lo zar,ma come risposta ricevette uno sparo.

Il suo corpo cadde a terra.

La zarina potè assistere all’omicidio del marito.

Provò a farsi il segno della croce.

Non fece in tempo.

Venne fucilata.

Dopo alcuni minuti il suo corpo giaceva accanto a quello del marito in una pozza di sangue.

Finiva con loro un’era meravigliosa. Era la fine dei Romanov in Ru
ssia.


Angolo autrice. 
Ciao a tutti :) 
Ringrazio chi ha seguito la mia storia e l'ha inserita nelle preferite. Ringrazio anche chi ha lasciato una recensione. 
Eccoci qui con l'ultimo capitoo sull'ultima zarina di Russia,spero che vi piaccia.Lasciate una recensione se vi va,tanto per farmi sapere cosa ne pensate. 
Un bacio 
Fiore




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