Chissā - ovvero piccola assurditā attraverso i cinque sensi

di Sehlene
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Chissā - ovvero piccola assurditā attraverso i cinque sensi.

 
Considerazioni su di te, attraerso i cinque sensi, mentre siamo in fila per prendere il pranzo nella mensa della scuola. 
Una piccola assurditā.
 
Olfatto.
 
Ti avvicini e ti metti proprio dietro a me, mi saluti e sorridi, prendi il tuo vassoio e fai la fila per prendere il pranzo.
Odori di bagnoschiuma, sport e caramelle.
Odori di fatica,divertimento, adrenalina e competizione.
 
Chissā di cosa sa la tua pelle.
Latte e bagnoschiuma come quella di un bambino. Non un bagnoschiuma troppo ricercato, troppo fruttato o troppo profumato; uno di quei bagnoschiuma neutri che lasciano trasparire l’odore della pelle.
Oppure di fresco, di menta e di aria. Una pelle pulita e curata, profumata da deodoranti al mentolo e impregnata degli odori del mondo.
Chissā di cosa sa la tua pelle.
 
Magari il profumo naturale che hai in questo momento ce l’hai sempre, magari sai sempre di bagnoschiuma e di latte, di sport, sudore e fatica e di caramelle alla ciliegia, proprio come un bambino.
Perchč i bambini hanno un odore buonissimo, di pelle appena lavata con prodotti che non coprono gli odori, i bambini amano giocare, i bambini amano le caramelle.
Ecco, tu sei un po’ un bambino, nell’odore, nello spirito e nelle parole.
 
Sarebbe bello poter riempire le mie narici del tuo profumo, riempirle di te.
 
Chissā che odore hanno le nostre pelli mischiate assieme.
 
Tatto
 
E mentre aspettiamo mi tocchi involontariamente.
Spalla contro spalla, quanto basta per suscitarmi brividi ed emozioni.
Puō un semplice contatto causare cosė tanti pensieri?
 
Chissā come sarebbero le tue mani sulla mia pelle.
Le tue mani mi danno l’impressione di essere forti e sicure.
Grandi, lunghe, callose e ruvide. Non belle ma invitanti.
Le dita allungate, bianche e rovinate per la fatica nello sport.
Le unghie tagliuzzate, contornate da cuticole e sangue.
Mani rovinate, mani vissute.
Chissā come sarebbero le tue mani sulla mia pelle.
 
Intrecciare le mie dita fra le tue, questo sarebbe davvero bello.
Mani forti da uomo con mani delicate da donna.
Mani ruvide con mani lisce.
Dita calde e callose con dita sempre fredde e sporche di inchiostro.
Unghie rovinate con unghie quasi perfettamente laccate di bordeaux.
 
Chissā come sarebbe intrecciare le mie dita fra le tue.
 
Udito
 
Mi chiedi scusa per averti urtato.
La tua voce risuona nelle mie orecchie, chiara e non troppo profonda, non ancora completamente trasformata in voce da uomo.
 
Chissā come risuonerebbe un tuo sussurro.
Risuonerebbe abbastanza profondo da far gelare il sangue?
O risuonerebbe un po’ acuto in modo da farmi ridere?
Credo che risuonerebbe una via di mezzo, nč troppo profondo nč troppo acuto.
Un sussurro normale, capace di mandarmi in confusione.
Chissā come risuonerebbe un tuo sussurro.
 
Sentirti sussurrare un ti amo.
Un ti amo rivolto a me.
Un ti amo non troppo grave, un ti amo non troppo acuto.
Un ti amo normale, se ci si pensa.
Ma anche un ti amo che sarebbe capace di mandarmi in confusione.
 
Chissā come sarebbe sentirti sussurrare un ti amo normale.
 
Vista
 
Mentre mi chiedi scusa i nostri sguardi si incontrano.
Occhi color del cioccolato con occhi color del cioccolato.
Che poi, i tuoi occhi non sono proprio marroni marroni.
Sono sė marroni, ma di un marrone leggermente pių chiaro, il marrone delle castagne.
Sonocontornati dal cerchiolino bluastro delle lenti a contatto e incorniciati dalle sopracciglia pių o meno folte.
Non sono nč troppo grandi nč troppo piccoli, piuttosto banali se ci si pensa.
Ma bellissimi, comunque tutto.
Perchč sono i tuoi.
 
Chissā come sarebbe essere guardata tutti  i giorni nel modo in cui mi stai guarando ora.
Mi sentirei come mi sto sentendo in questo momento?
Perchč io non lo so come mi sento.
Mi sento persa e al sicuro allo stesso tempo.
Mi sento a casa.
Mi sento come se fosse da sempre e per sempre.
Proverei un misto di passione e tenerezza?
Perchč io non lo so cos’č questa cosa che sto provando.
So solo che se mi guardi cosė ancora per un’altro secondo m’innamoro e non mi disinnamoro pių.
Chissā come sarebbe essere guardata tutti i giorni nel modo in cui mi stai guardando ora.
 
Sarebbe bello capire cosa provi tu, in questo momento.
Stiamo parlando normalmente ma sento che il cervello č disconnesso, solo i miei occhi sono concentrati, incatenati ai tuoi.
Le parole vanno da sole, non ci presto attenzione, voglio solo che questo istante duri per sempre.
 
Chissā cosa provi tu, in questo momento.
 
Gusto
 
E mentre ci guardiamo, parliamo, ci scontriamo, sentiamo i nostri odori, la calca ci spinge sempre pių vicini.
E le tue parole sono sempre pių vicine alle mie labbra.
E non posso fare altro che desiderare di essere baciata, dalle tue parole.
 
Chissā come sarebbe gustare le tue labbra.
Sono sempre cosė umide come lo sono ora? Cosė rosse, pulite, genuine.
Come quelle di un bambino.
E che gusto hanno?
Penso che sappiano di dentifricio, non di un qualcosa di troppo ricercato, non di tabacco, non di caffč.
Penso che sappiano di un semplicissimo dentifricio economico alla menta.
Normale ma intrigante.
Chissā come sarebbe gustare le tue labbra.
 
Essere cosė vicini ma non sfiorarsi, destino crudele chi chi, come me, ama ma č troppo vigliacco per compiere il primo passo.
E se mi sfiorassi tu?
E se avessi tu voglia di scoprire il sapore delle mie labbra?
Labbra impiastricciate di balsamo al lime, con residui di dentifricio e caffč.
Un mix non troppo intrigante.
Un mix insolito, come me.
Cosa ti spingerebbe a volere baciare? Sono delle normalissme labbra, a volte un po’ screpolate, altre volte troppo piene di burrocacao.
 
Chissā come sarebbe se tu volessi scoprire il sapore delle mie labbra.
 
 
E mi baci.
Le tue labbra sanno di fresco, di menta.
I tuoi occhi sono chiusi ma sono incatenati ai miei e mi sento come se fosse da sempre e per sempre.
I tuoi sussurri risunano normali, nč troppo profondi nč troppo acuti.
Le tue mani sono ruvide e callose, grandi e calde; riscaldano il mio cuore e le mie dita sempre fredde.
La tua pelle č proprio come quella di un bambino, latte, caramelle e bagnoschiuma.
E io ti amo, con tutti i miei cinque sensi.




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