Life. Dark and Light
Un lampo nel cielo, un rombo possente tra le nubi cariche di pioggia e poi l’oscurità che inghiotte di nuovo tutto.
Alcune idee sono come i fulmini. Sembrano una cosa buona, una luce nelle tenebre, ma alla fine si rivelano effimeri ed estremamente pericolosi da toccare.
Però ne restiamo affascinati. Folgorati. Rimaniamo ad occhi sbarrati a fissare il punto in cui compaiono, ne seguiamo ogni piccola diramazione e riusciamo a vederlo per qualche attimo anche dopo che si è spento nella notte.
Realizzare alcuni desideri è rischioso quanto cercare di accarezzare uno di quei bellissimi lampi. Sappiamo che probabilmente ci feriremo, e anche seriamente, ma non possiamo resistere, perché è vicino, ne percepiamo la potenza, la forza.
Ed ecco che dobbiamo decidere.
Continuare a vagare nel buio senza meta, restando abbagliati ogni tanto, da questi squarci di luce improvvisi ed affascianti, oppure inseguire quella perfezione e cercare di toccarla, di possederla.
Se decidiamo di rischiare e riuscissimo a catturare il fulmine sarebbe per pochissimi istanti, ma saremmo percossi da una vitalità indicibile, da un’energia senza confronti. Qualcosa che ci inebrierebbe donandoci la sensazione di esistere che ogni creatura cerca.
Si tratta, tuttavia, di un gioco pericoloso. Una volta che si prova il piacere sublime della luce come si può ritornare alle tenebre? Esse ci appariranno ancora più buie e fredde di prima, e camminarvi in mezzo sarà più faticoso. Il desiderio di altra salvezza più forte.
Ricordiamoci però che la luce è bella perché è rara, altrimenti diventerebbe monotonia, e finirebbe per accecarci.
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