Fragola e limone

di Roena
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Fragola e limone
 
Era una tranquilla giornata di primavera, e Shiuchi Minamino aveva finito il suo turno di lavoro. Aveva un appuntamento con Hiei per fargli provare un gelato, roba del Nigenkai di cui lui non aveva mai sentito parlare, commentando «Ma se è gelato come si mangia?»
Hiei era sotto un albero nei pressi del posto di lavoro di Kurama e, quando il ragazzo dai capelli rossi arrivò, stava fumando una sigaretta, di cui Kurama gli aveva parlato – e gli aveva fatto provare – qualche settimana prima.
«Hiei-kun, hai imparato a fumare, a quanto pare?»
«Dannato vizio degli umani. Non riesco a smettere.»
«Dai che nella peggiore delle ipotesi muori di cancro ai polmoni.»
«...di cosa?»
«Andiamo a mangiare un gelato, che è meglio di quella robaccia.» disse Kurama, prendendolo sottobraccio.
«Spero che il gelato non crei dipendenza!» bestemmiò Hiei, gettando la sigaretta finita.
Quando arrivarono nella gelateria, Hiei si mise a guardare con diffidenza i tantissimi gusti esposti, non sapendo quali scegliere. Avrebbe dovuto mangiare quelle poltiglie?
«Kurama, che gusto c’è a mangiare cibo ghiacciato? E poi, scusa, che cosa sarebbe il puffo?» chiese Hiei diffidente.
«Heiuccio caro, i puffi sono esserini piccoli, stiamo mangiando la loro pelle.» disse Kurama serio, per spaventarlo.
«E di cosa sanno?» chiese Hiei, rapito dalle labbra di Kurama, carnose e soffici.
«Di esseri umani.» disse Shuichi, ghignando.
«Credo di non avere più voglia di gelato.» disse Hiei, girando i tacchi e facendo per uscire dalla gelateria.
Kurama lo afferrò per il colletto e lo trattenne. «Aspetta, puffo!»
«Io mi trasformerò in gelato?» chiese Hiei allarmato.
«Se non la smetti ti lancio una Cruciatus!» disse Kurama serio «Adesso vieni qui e scegli il gusto. Anzi, te lo scelgo io. Stai buono!» disse al giovane demone. Poi, rivolgendosi alla signorina al bancone, che aspettava paziente, disse: «Un gelato alla fragola per il mio amico e uno al limone per me. Pago qui?»
Uscirono dalla gelateria e Hiei si domandava perché dovesse mangiare cibo ghiacciato del colore dei capelli di Shuichi.
«Beh, perché proprio questi gusti, volpe?»
«Fragola e limone si completano. Proprio come me e te.» disse Kurama baciando Hiei.
La cameriera della gelateria avrebbe potuto affermare senz’ombra di dubbio che al ragazzo basso piacesse il gelato, visto che il rosso lo accompagnava lì tutti i giorni.

 




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