Aima - Il Gioco Inizia Ora

di LittleCatnip
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Prologo
 



Il giovane uomo arrivò sul tetto del palazzo e iniziò a scrutare la zona circostante. Una scuola, tanti ragazzi e zaini colorati e un sole che faceva capolino dai palazzi. Avrebbe trovato tutto molto pittoresco, se il suo animo non fosse stato così turbato. Continuava a scrutare l’orizzonte ansioso, i minuti gli parvero ore. E poi lo vide. In mezzo alla folla, con un giubbotto nero di pelle, occhiali da sole scuri e zaino azzurro cielo su una spalla. L’uomo era certo, doveva per forza trattarsi di lui. Ma non era solo: accanto a lui, una ragazza, i due ridevano e scherzavano. Rimase perplesso, doveva assolutamente scoprire che legame ci fosse tra i due. Forse avrebbe potuto guadagnarci qualcosa.
Seguì i giovani con lo sguardo e li guardò incamminarsi verso la loro scuola. Non sapevano di essere osservati e questo era un bene.
L’uomo sospirò malinconico. Solo pochi giorni e poi avrebbe agito. Avrebbe creato altri enigmi e avrebbe ucciso ancora. Solo che stavolta aveva scelto bene il suo sfidante. Fonti certe gli avevano rivelato che era in gamba e che non si sarebbe tirato indietro di fronte a una sfida. Un tipo sveglio, insomma.
Lo sfidante che aveva scelto poco prima invece, non era altri che un idiota e alcolista. Non si era neanche accorto che sua moglie mancava di casa da qualche giorno, non aveva neanche sporto denuncia. Così, una volta capito che era inutile sperare in un qualche interessamento, l’aveva uccisa a sangue freddo, e gettato la testa in un fosso. Al corpo invece, ci aveva pensato il suo complice. Non avrebbe voluto ucciderla subito, in fondo era pur sempre una persona; ma lui era un uomo che manteneva la parola data. Sempre.
Ma d’altro canto doveva farlo; gli enigmi, la droga, il sangue, erano parte integrante della sua vita. Si concesse un attimo per riflettere.
E se il ragazzo avesse vinto? C’era da considerare la possibilità. In fondo, anche spietato e sadico, si sarebbe attenuto alle condizioni poste al suo sfidante. Si sarebbe fatto prendere, o al massimo si sarebbe suicidato.
Il sole tingeva il cielo di arancione, mentre la città piano piano si svegliava. Era una questione di poco tempo.
Solo pochi giorni. E poi avrebbe agito.
 





Ciao a tutti, chicos!
Allora, sono LittleCatnip e questo è l’inizio della mia fan fiction :D spero che vi piaccia ;)
Se in questo capitolo non avete capito nulla, allora è un buon segno, perché scoprirete di cosa parla nei prossimi capitoli … se avete le idee chiare invece, siete dei possibili “sfidanti futuri” – anche questo lo capirete in seguito –
Bene, un bacione e vi aspetto intanti al prossimo capitolo ;)
L.C.




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