Ultimo Carillon
The Fiction We Live
- Song-Fanfiction sulla coppia LxNaomi (io adoro
Naomiç_ç)
- Ci sono accenni al caso Los Angels B.B., ma
ovviamente ho dovuto cambiare delle cose ai fini della storia (tra l'altro ho
letto un riassunto di Another Note quindi non so quanto possa essere
attendibile). In principio volevo scrivere qualcosa su NaomixBeyond... forse
un giorno lo farò....
- Le canzoni sono dei From Autumn To Ashes: The
Fiction We Live e Autumn's Monologue, sono complementari tra loro, l'una e la
risposta dell'altra. La traduzione è assolutamente libera perchè quella parola
per parola mi sembrava alquanto ridicola, per questo se ci sono errori chiedo
venia...
-
-
- Spero di non annoiarvi ç_ç
-
- Prologo:
- -Sai Light: a volte penso che le vite degli essere umani siano tanto
fittizie quanto quelle raccontate nelle fiction..- rideva, una risata beffarda
e al contempo triste mentre
- asciugava i piedi di colui che presto sarebbe stato il suo carnefice,
come un Cristo col suo Giuda:
- -...le persone cercano sempre di nascondere ciò che sono davvero come
se se ne vergognassero, perchè in fondo tutti abbiamo un pò paura di noi
stessi...
- e allora fingiamo, la finzione è come una droga, un circolo vizioso.
Tessiamo i nostri rapporti con gli altri di finzioni col risultato che anche
la stessa realtà ci apparirà come una finzione...
- Ma forse mi sbaglio, forse sto solo dando un valore universale a un
qualcosa che appartiene solo a me, tu che dici, Light-kun?-
- I suoi occhi sembravano così tristi:
- -Io.. credo.... semplicemente che ti senta solo...-
- (Ma in fondo tu hai Watari, sembrate come padre e figlio.. è una bugia
anche questa? Come quel finto amore che io riserbo a i miei
familiari?)
- -...incompreso, forse...-
- -Sai Light-kun, un giorno di tanto tempo fa ho creduto di essere
sincero con una persona: quel giorno fu come se lei mi squartasse vivo per
prendere il mio animo e portarlo alla luce,
- fu qualcosa di shockante che non riuscii a prevedere. Ma alla fine,
forse, anche quella era finzione, una pura illusione...
- Un ricordo così lontano che a volte dubito sia avvenuto davvero, e
forse lei era soltanto un'invenzione della mia mente, un essere
onirico...-
-
. . .
-
- Quel giorno la neve cadeva lenta
- come per sommessa riverenza verso la tristezza di quella ragazza
- che contemplava il cielo grigio dal balcone del suo appartamento
- lasciando che l'aria fredda desse sollievo ai suoi occhi e alle sue guance
- che bruciavano per il troppo piangere...
-
- -Non sono stata abbastanza brava, nè abbastanza forte per aiutarti questa
volta...-
-
-
- Oh why cant I be what you need
a new improved version of
me but i'm nothing so good no i'm nothing just bones, a lonely
ghost burning down songs of violence of love and of sorrow
- [Oh perchè non posso essere ciò di cui hai bisogno
- una nuova migliore versione di me
- ma io non sono nulla di così buono
- io non sono nulla
- solo ossa, un solitario fantasma che incenerisce canzoni
- di violenza amore e dolore...]
-
-
- E si lasciò andare
- verso la morte,
- quella morte alla quale Kira l'aveva condannata.
- La ritrovarono lì:
- bella addormentata, giacente in un lago porpora creato dal suo sangue
- che aveva osato macchiare l'assoluto candore circostante creato da uno
spesso strato di neve;
- Gli occhi, senza più espressione, inanimati contemplava un infinito
vuoto:
- sembrava una fragile bambola di porcellana.
-
-
- i beg for just one more tomorrow
where you hold me down
fold me in deep deep deep in the heart of your sins
-
- [Ti supplico per almeno un'altra volta domani
- dove potrai sotterrarmi
- nel profondo del cuore dei tuoi peccati]
-
-
- L si era precipitato sul posto
- non appena informato dell'accaduto:
- nonostante continuasse a mantenere una forte compostezza
- Watari capì che era totalmente sotto shock.
- Il ragazzo si avvicinò piano al cadavere, come impaurito
- o forse troppo incredulo,
- si piegò sulle ginocchia per osservarla più da vicino
- e allungò una mano per spostarle una ciocca di capelli che le ricadeva
sugli occhi.
- -Credevo non ci saremmo mai più rivisti...- sussurrò -...mi
dispiace...-
-
- Sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla.
- -è meglio tornare...- Watari lo guardava con occhi pieni di compassione e
preoccupazione:
- L non se n'era reso conto, ma stava piangendo..
-
-
- I break in two over you
I break in two And each piece
of me dies And only you can give the breath of life But you dont see
me, you dont...
-
- [Sto andando in pezzi.. per te..
- sto andando a pezzi
- e ognuno d'essi muore...
- e solamente tu puoi dare l'alito di vita
- ma tu non mi vedi, tu non...]
-
-
- Nella sua mente si materializzarono le immagini di diversi mesi
addietro:
-
- I giorni trascorsi assieme ad indagare,
- la grande sorpresa di lui nel constatare le pregevoli doti investigative e
deduttive di lei
- -Naomi-san... sei davvero in gamba, non mi aspettavo tanta bravura...-
aveva affermato con la bocca piena di torta alle fragole e la faccia sporca di
panna,convito di destare disgusto nella ragazza,
- che invece gli sorrise felicemente, suscitando lo stupore di lui..
-
-
- -Naomi-san... cosa..cosa vuol dire ciò?- la ragazza aveva afferrato la
mano di lui e lo trascinava giù per le scale dell'albergo in cui alloggiava
-ho chiesto l'autorizzazzione a Watari per farti uscire e staccare un pò dal
lavoro stasera: non riesco ad accettare che tu non ti dia mai momenti di
svago!- sembrava quasi arrabbiata nel pronunciare quelle parole.
- -Ma io sto bene così...- lei lo fulminò con lo sguardo -E invece io ti
porto al lunapark!..-
- "Che scocciatura..." pensò lui "...con tutta quella gente che affolla i
lunapark" ma contro ogni sua previsione al lunapark, con lei, si divertì
tantissimo....
-
- -Naomi-san, hai vinto! Che mira!- lei gli sorrise (e lui constatò che
aveva davvero un bel sorriso) porgendogli la sua vincita: -Te lo regalo: ti
assomiglia tanto, non trovi?-
- era un panda di peluche che lui guardò con occhi indagatori: -Mi
somiglia?...- chiese incredulo -...e io che pensavo d'essere magro!- esclamò
confrontando la sua pancia con quella del peluche,
- gesto che fece scoppiare a ridere Naomi e poco dopo lo stesso L...
-
- -Naomi guarda quel vampiro!! WAAA sembra vero!!- gli occhi di L brillavano
alla vista di quegli strani esseri che popolavano la casa delle streghe.
- -AAAAH!- -Cosa c'è?- quell'urlo di lei aveva fatto sobbalzare lo stesso L
che si trovò una Naomi tremante avvinghiata al suo braccio -q..qualcosa... mi
ha sfiorato la spalla!- lui la guardò stupefatto per poi scoppiare a ridere:
-Che buffa! Un'agente dell'FBI che ha paura della casa delle streghe!- a
quelle parole lei lo scaraventò via, offesa -è che mi ha sorpresa...- si
giustificò...
-
- -Non è bellissima Los Angeles quando scende la notte e si illumina delle
sue mille luci?...- sospirò lei con lo sguardo perso al di là dei vetri della
loro cabina sulla ruota panoramica -è come il cielo stellato...- osservò lui
-...tutte le città in cui sono stato, e sono davvero tante, di notte sembrano
la riproduzione in terra di un cielo stellato- a quelle parole lei si voltò a
osservarlo ed L constatò che i suoi occhi avevano un taglio molto dolce "basta
guardarla per capire che è una brava persona" pensò "con quegli occhi...sembra
che guardi con amore tutti"
- -Dev'essere dura non avere una casa...- quelle parole lo stupirono, in
realtà lui non si era mai posto il problema, forse perchè non ne aveva mai
avuto il tempo...
- -Ti capisco, io ho perso i genitori quand'ero molto piccola e sono
cresciuta sballotata qua e là per il mondo tra i miei parenti... è per questo
che ciò che desidero è sposarmi, avere dei bambini.. insomma una famiglia
felice che diventi la mia vera casa...- sorrise con occhi sognanti, ed L si
sentì tanto piccolo e insignificante di fronte a una persona con un sogno
tanto bello e splendente...
-
-
- E presto giunse il giorno dell'arresto, o meglio il salvataggio, di Beyond
Birthday da parte di Naomi
- e con esso l'immensa tristezza di L nell'assistere, impotente, alla
drammatica scelta di un uomo
- che pur di batterlo avrebbe fatto di tutto, anche gettar via la sua stessa
vita...
- E fu allora che quella donna, nonostante lo conoscesse appena, riuscì a
comprendere la tristezza celata nei suoi silenzi e
- gli stette accanto:
- -Non fa bene tenersi tutto dentro! Sfogati, piangi se ne senti il
bisogno.. ma non far finta di nulla!-
- e quando giunse il momento delle lacrime gli offrì la sua spalla su cui
piangere:
- -Ci sono situazioni in cui le parole non servono a nulla.... ciò che serve
è... un pò di calore umano...-
- sussurò stringelo tra le sue braccia, come una mamma col proprio
bambino.
- Ma lui, che una mamma non l'aveva mai avuta, si perse nell'assaporare per
la prima volta quella sensazione
- -..calore umano...-
- e l'uomo più intelligente al mondo diventò l'essere più debole e bisognoso
di protezione.
-
-
- You might be just what I need
No I would not change a
thing Been dreaming of this so long But we only exist in this
song The thing is, I'm not worth the sorrow And if you come and meet me
tomorrow I will hold you down, fold you in Deep, deep, deep in the
fiction we live I break in two over you I break in two And if a piece
of you dies Autumn, I will bring you back to life
Of course I see you I do.
-
- [Tu forse sei esattamente ciò di cui ho bisogno
- No, non cambierei nulla
- Ho sogando ciò così a lungo
- ma noi esistiamo solo in questa canzone
- il fatto è che, io non valgo (il tuo) dolore
- e se tu verrai a incontrarmi domani
- Ti seppellirò
- nel profondo della finzione in cui viviamo
- Vado in pezzi su di te
- vado in pezzi
- e se un pezzo di te muore,
- Autunno, Io ti riporterò in vita
-
- Di certo io ti vedo
- ti vedo.]
-
-
- Ma una volta che si impara ad amare ed essere amati
- si acquista dipendenza questi due atti propri dell'essere umano,
- e di conseguenza si diventa persone fragili e vulnerabili.
- L'amore è quindi qualcosa che il più grande detective al mondo non può
permettersi.
- -Che senso ha porsi questo problema... lei non mi amerà mai...-
- sospirò tristemente contemplandosi allo specchio:
- -Così strano: quasi inumano... chi mai potrebbe volermi?-
- soltanto un attimo dopo essersi formulato quella domanda si sentì uno
sciocco:
- -...inizio anche ad autocommiserarmi....- si rimproverò.
- Ma a lui non importava se qualcuno lo voleva,
- a lui importava solo di lei,
- da quando aveva ricevuto quell'abbraccio
- un abbraccio che continuava a ossessionarlo nei suoi sogni,
- non desiderava altro che poterla rivedere
- risentire quel calore...
- e faceva fin troppo male pensare che lei amasse un altro.
- Non sentirsi all'altezza di competere con qualcun altro:
- non gli era mai capitato prima, le sue sfide erano sempre state su un
piano differente
- ed era sempre stato lui il vincitore.
- Si sentì come un bambino che non vuole accettare una sconfitta,
- comprese di non avere neanche quella maturità tale da portarlo a
desiderare soltanto la felicità di lei,
- anche se questo volesse dire vederla sposata con Raye Penber!
-
-
- here i'm in between darkness and light
bleached and
blinded by these nights where im tossing and tortured til dawn by you,
visions of you then youre gone the shock lifts the red from my face
when i hear someone's taking my place how could love be so
thoughtless, so cruel when all, all that i did was for you
-
- [sono qui, tra l'oscurità e la luce,
- sbiancata e accecata da queste notti
- mentre mi contorco e torturo fino all'alba
- per te, visioni di te dopo essertene andato
- lo shock solleva il rossore dal mio viso
- quando sento che qualcun altro ha preso il mio posto
- come può l'amore essere così insensato, così crudele
- quando tutto, tutto ciò che ho fatto è stato per te]
-
-
- Il giorno degli addii giunse fin troppo presto
- perchè L potesse sentirsi pronto a tale evento:
- decise di salutarla alla fermata della metropolitana, non gli andava di
incontrare Penber all'aereoporto.
- Lei arrivò puntuale, come suo solito, non era il tipo di donna che si
faceva aspettare.
- Sì... lei era una donna semplice, all'apparenza ingenua ma
intelligentissima
- e lui l'adorava per questo.
- -Ryuzaki!...- era questo il nome che doveva usare per chiamarlo in
pubblico.
- Sì... anche il suo sorriso era totalmente stupendo:
- -è strano come un semplice sorriso possa rendere tanto felici..-
pensò
- -Naomi-san...-ricambiò il saluto, per poi essere travolto da un suo
inaspettato abbraccio:
- -Non è da me, lò so...ma vorrei che rimanessimo così...- sentiva la voce
di lei tremare di commozione -...c'è una cosa molto importante che devo
dirti..-
- L rimase immobile, pietrificato - Che.. che cos'è?- balbettò
- -Io so che... non sono una persona speciale come te....e che forse mi
prenderai per pazza....- lo stringeva sempre più forte, fancedogli quasi
male
- -...conosci anche tu quella sensazione di opprimente solitudine? Quella
caustrofobica sensazione che provi nel renderti conto che anche volendo non
sei in grado di mostrare il vero te stesso, il tuo animo, a nessuno? Di essere
incapace ad avere rapporti profondi con la gente...-
- L si sentì leggere nel profondo del suo animo, in quel recondito luogo in
cui aveva seppellito la sua più grande paura, il suo perchè al fatto che
durante la maggior parte del tempo della sua vita si era sentito isolato dalla
realtà.
- -..ma da quando ti conosco, da quando ho avuto l'opportunità di parlare
con te.... io ho avvertito la possibilità di poter abbattere quel muro di
bugie che mi ero costruita, come un guscio, per proteggermi dagli altri...
Dalla prima volta che abbiamo parlato, io ti ho sentito come me e ho sentito
il bisogno di raccontarti tutto di me...-
- E lui avrebbe voluto dire che per lui era lo stesso, ma rimase in
silenzio, gli occhi rossi per la commozione.
- -...io ti amo... e se tu vorrai, rimarrò con te, lascerò Raye...-
- Fu allora che capì quale essere egoista sarebbe stato a farla rimanere con
lui: perchè era vero, lui l'aveva capita davvero, era riuscito ad avvertire la
bellezza del suo animo... e sapeva qual'era la vita che Naomi desiderava ed
era disperatamente consapevole di non essere in grado di offrirgliela.
- No.. con lui Naomi non avrebbe mai potuto avere una vita felice, una
famiglia normale: in una parola la serenità.
- E fu per questo che le mentì:
- delicatamente la scostò da se e prese il suo piccolo viso tra le sue mani
per baciarle la fronte:
- rimase così, a lungo, mentre amare lacrime gli solcarono il viso.
- -Mi dispiace....- per quanto potesse mentire i suoi occhi non poteva
celare la verità in quel momento:-...và da Raye... io... non posso...-
- Non riuscì neanche a mentire decentemente, ma lei capì, e lui sapeva che
avrebbe certamente capito:
- il loro era un amore impossibile.
- Annuì asciugandosi le lacrime e poi asciugando quelle di lui:
- -Allora, questo è un addio?-
- -Credo di sì...-
- Lei lo fissò con quei suoi profondi e tenerissimi occhi scuri per un tempo
che, per quanto breve, ad L sembrò espandersi all'infinito tanto grave ne fu
l'intensità:
- -Non dimenticherò mai il tuo viso...- sussurrò lei, prima di
baciarlo:
- un bacio breve ma intenso e poi...
- poi neanche un ultimo sguardo,
- Naomi corse via nella metropolitana
- per scomparire in essa...
- -Spero che con Raye tu possa trovare quella serenità di cui hai tanto
bisogno...-
- sussurrò lui, mentre un sorriso si disegnava sul suo viso.
-
-
- i break in two over you
i break in two over you, over you
i break in two i would break in two for you
-
- [Io mi frantumo su di te
- mi frantumo su di te, su di te
- mi spezzo in due
- vorrei andare in pezzi per te]
-
-
- -Non mi è stato concesso neanche di vedere avverarsi questo mio
desiderio...- sussurrò con rammarico Ryuzaki che,
- assorto nelle sue memorie, rimaneva fermo dietro gli ampi vetri della
finestra di quella camera d'albergo,
- l'annesima camera d'albergo,
- a contemplare le luci che illuminavano la notte di quella nuova,
sconosciuta città:
- era davvero immensa, proprio come Los Angeles.
-
- -Ryuzaki! Ti ho portato una torta alle fragole... l'ho fatta con le mie
mani...- gli sembrò di sentire la sua voce allegra e dolce
- -Oggi sembri più stanco del solito: perchè non dormi un pò? Sono certa che
ti sentirai meglio dopo...-
- L abbassò il capo, lasciando che i capelli gli oscurassero completamente
lo sguardo -Hai ragione, per stanotte è meglio dormire...-
-
-
- now you see me
now you don't now you need me now
you don't
-
- [Ora tu mi vedi
- ora tu non..
- ora hai bisogno di me
- ora tu non...]
-
-
- Volevo scrivere una ff sulla solitudine
dell'essere umano, e delle bugie che crea intorno a sè, come una rete per
inprigionare gli "altri" e non sentirsi solo... o almeno autoconvincersi di
non esserlo: è tutta colpa di questa nostra incapacità di comunicare (o forse
questa incapacità è solo mia?)
- Già.. probabilmente quello che volevo esprimere è
praticamente incompensibile._.
- Alla fine... Naomi ed L sono sempre stati soli, i
loro sentimenti erano solo un'illusione, una finzione; ma in fondo l'amore non
è altro che ciò...
-
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