-Risa, io vado un momento in bagno, torno subito.-
-D'accordo.-
Questa Nobu è simpatica, dopotutto. Un po' esuberante ed impicciona, ma simpatica.
La bionda si alza e si allontana.
Io mi stiracchio sul divano; questa casa non è male. E se gli altri sono come Nobu, mi troverò bene, tutto sommato.
Si sente una chiave che gira nella toppa. La porta di casa si apre e compare una figura maschile.
-E tu chi sei?- Mi chiede la voce, appena entrata in casa.
-Risa Koizumi, la nuova arrivata, molto piacere.- Rispondo, alzandomi in piedi. Ma cosa ci fa un bambino, qui? A giudicare dal fisico, non potrà avere più di quattordici anni. -Tu, invece, cosa ci fai qui? Cerchi qualcuno?- Insomma, voglio dire, che ci fa questo ragazzino qui?
-Io qui ci abito.- Commenta lui scettico, chiudendo la porta.
-Ahahhahahaha, molto divertente!- Sghignazzo; forse è il fratello di Nobu? Strano, lei non mi ha accennato di avere fratelli. -Seriamente, chi cerchi? Tuo fratello o tua sorella?-
Lui inarca un sopracciglio.
-Mia sorella vive ancora con i miei, ma che c'entra questo, scusa?-
-Non... Non sei un bambino che è qui per vedere un parente?-
-C-come, scusa?-
-Ehi Otani!- Fa una voce alle mie spalle; Nobu è tornata dal bagno.
-Lei- Il tizio davanti a me mi indica. -Sarebbe la nuova arrivata?-
Nobu annuisce.
-Sì, simpatica, no?-
Ma perché parlano come se non fossi presente?
-Sì, come no.- Commenta lui scettico. -Credo mi abbia scambiato per un ragazzino.-
Sento le guance andare a fuoco.
"Ottimo lavoro, Risa, davvero. Siamo già a due figure di merda in poche ore. Un applauso."
Metto il silenziatore al mio cervello.
-Ops. Oddio, scusami, non era assolutamente mia intenzione!- Esclamò, imbarazzatissima. -È che... Sei così... Piccolo. Cioè, no, non piccolo! Intendo dire, cioè...-
Figura di merda, numero tre.
-Nobu, fai chiudere la bocca a questa giraffa, per favore?-
Okay, un momento. Come mi ha chiamata?!
-Come, scusa?- Dico digrignando i denti.
-Mi hai sentito.-
-Sei davvero maleducato.- Sbotto incrociando le braccia.
-Questo è buffo. Sei stata tu a dirmi per primo che sembro un ragazzino!-
-E ti è andata di lusso, avrei potuto dirti che sei uno gnomo!-
-U-uno gnomo?! Ma io ti denuncio per diffamazione!-
-Fai pure, ci vediamo in tribunale!-
Il ragazzo davanti a me alza le braccia a mò di resa.
-Vado a farmi la doccia.- Comunica a Nobu.
Mi lancia un'occhiataccia e si allontana.
Io mi volto verso la ragazza vicino a me.
-Dimmi che non sono tutti così.- Sibilo tra i denti.
Lei sghignazza, divertita.
-Mi aiuti a preparare la cena, piuttosto?- Mi chiede, mentre intanto già mi ha afferrato per un braccio e mi trascina in cucina.
-D-d'accordo...-
Descrivere questa cena con una parola? Imbarazzante.
Lancio un'occhiata di soppiatto ai miei nuovi coinquilini.
C'è Nobu, che continuo a trovare simpatica, nonostante sia così esuberante.
C'è, accanto a lei, alla destra, un moro, tale Nakao, che a quanto pare è fidanzato con la bionda. In effetti, hanno proprio l'aria della coppietta. Spero solo che la mia camera non sia accanto alla loro; non vorrei sentire rumori... molesti.
E poi c'è Chiharu, una moretta piccola e carinissima, timida e silenziosa. Sembra una bambolina. Di fianco a lei, c'è Suzuki, un biondo alto e slanciato. Molto, molto carino.
"No, Risa, no. Contegno, non sbavare sul piatto, non vorrai certo far l'ennesima figuraccia." Penso distrattamente, sforzandomi a guardare per terra.
Di fianco a me, qualcuno tossicchia; ah già, mi ero dimenticata del nano. Che ovviamente, vista la mia straripante e rinomata (s)fortuna è seduto vicino a me.
Già lo odio.
L'unica che cerca di mandare avanti la conversazione è Nobu. Cara ragazza, le farò una statua.
-Allora Risa, dicci; sei fidanzata?-
Ritiro quello che ho detto; la statua gliela tirerò in testa.
-Ehm...- Tentenno.
Lo gnomo, corrispondente al nome di Otani, soffoca una risata.
-E tu che ti ridi?!- Ringhio, stringendo convulsamente una posata.
-Su Nobu, seriamente; non puoi davvero pensare che questo grattacielo sia fidanzata, dai!-
"Calma Risa, calma. Questo gnomo ti sta solo provocando."
-Perché, tu saresti fidanzato, nano da giardino?!-
Missione autocontrollo; miseramente fallita.
Nobu e Nakao sghignazzano divertiti.
Mi sforzo di non fulminarli con un'occhiataccia.
-No, un momento; nano da giardino?!-
-Se preferisci posso chiamarti tappo di sughero!-
-Oddio, già non ti sopporto!-
-Fidati, la cosa è reciproca!-
Mi accorgo solo in questo momento di essermi alzata in piedi dal nervoso. Mi lancio intorno un'occhiata imbarazzata e mi siedo, rossa in viso, sotto lo sguardo divertito di tutti.
Beh, di tutti tranne che quelli di Otani. Lui mi lancia un'occhiataccia e sbuffa.
-Comunque- Dico dopo un po', riferita a nessuno in generale. -Potrei sapere... Dov'è la mia stanza?-
-Oh!- esclama Nobu. -Quella in fondo al corridoio.- dice, indicando nulla in particolare. -Di fronte a quella di Otani.-
Quasi mi strozzo col boccone che ho appena messo in bocca.
-Ma è uno scherzo?!- Trillo. Ma non sono la sola ad averlo detto; anche Otani ha urlato con me, con gli occhi sbarrati.
-Su Otani, lo sai che la stanza libera è quella di fianco alla tua!-
-E proprio Questa deve dormirci, lì?-
-Si dà il caso che "questa" abbia un nome!- Sbuffo.
E io che speravo di finire in una stanza il più lontano possibile da quella di Otani; magari, vicino a quella di Suzuki...
Non è qualcosa ad essere sbagliato, ma qualcuno.
E questo qualcuno, è il mio vicino di stanza.
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**Angolo mio**
Salve gente.
Che dire, boh, l'inizio non è stato dei migliori... :'3
Risa e Otani già si amano, cioè, guardateli! *sarcasmo scadente mode: on*
Bon, che dire... Lasciate un commento, se vi va :)
Va beh, niente, mi dileguo.
Ciaociao!
Risa K. |