L'uomo uccide sempre ciò che più ama

di R e d_V a m p i r e
(/viewuser.php?uid=99685)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


L'Uomo Uccide Sempre Ciò Che Ama
Allora seppi che avrei dedicato ogni minuto che ci restava da passare insieme a renderla felice, a riparare al male che le avevo fatto e a restituirle ciò che non avevo mai saputo darle.
[Il gioco dell'angelo - C.R.Z]



L'uomo uccide sempre ciò che più ama
{Ma anche il purgatorio può ambire al paradiso}





L'ultimo ricordo di Matt è una sigaretta caduta dalle labbra, il rumore degli spari e l'odore nauseante del proprio sangue.
Per non parlare dell'agghiacciante consapevolezza che tutto sia finito proprio in quel momento e che, insieme alla vita, scivoli via anche quel sorriso sicuro e sfrontato dalle labbra pallide eppure intrise di rosso.
A Matt non è mai piaciuto il rosso. Gli ricorda i propri capelli, le proprie orgini così incerte.
Gli ricorda troppe cose, eppure mentre cadeva per terra non glien'è venuta in mente neppure una. Buffo, il destino. Non si dice forse che quando muori ti si dipani davanti la tua vita, come assurdi flashback o fugaci istantanee? Ecco, il proiettore dei suoi ricordi deve essersi decisamente fottuto, perché non gli è passato proprio un cazzo davanti agli occhi. Si è limitato a cadere sulle ginocchia, le mani ancora comicamente alzate in segno di resa.
L'ultimo pensiero è andato a lui, certo. Ma non è del tutto sicuro che siano stati pensieri dolci. Forse qualche insulto, quel 'fanculo' che non è riuscito a dirgli quella mattina ed i giorni prima ancora, per averlo mandato a morire come un cane per un piano idiota, decisamente idiota.
Chissà se quella testa di cazzo platinata si è salvata il culo, alla fine? Chissà se, almeno lui, ce l'ha fatta.
Chiude gli occhi al mondo con questa domanda, Matt. E, per quanto schifosamente stucchevole possa essere, non sono nient'altro che gli occhi di Mello quelli che vede per l'ultima volta. Ed è ironico che diciannove anni di vita si riducano solo a questo.


«No, cazzo.»
«Non possiamo trasportarlo da nessuna parte, ha perso troppo sangue.»
«Non me ne fotte un cazzo, qui non ci rimaniamo.»
«Illuminami, vuoi forse ucciderlo tu visto che la scorta di Takada non c'è riuscita?»
Dietro la maschera dell'ossigeno appannata da un respiro frammentato, Matt non è del tutto sicuro di quello che sente. E' ovattato e distante, potrebbe trattarsi benissimo di un sogno. Strano, però. Non credeva che da morti si potesse ancora sognare.
Bella fregatura, ad ogni modo. Il suo sogno ha le voci dei numero uno e due della Wammy's House.
Che cazzata, decreta, in un attimo di lucidità. Deve essere sicuramente morto, non c'è ombra di dubbio, e finito per giunta all'Inferno.
Questo spiegherebbe perché sente dolore in tutto il corpo e ha nelle orecchie il ciarlare di quei due. Lo sapeva che aiutare quell'invasato biondo l'avrebbe portato a bruciarsi il culo fra le fiamme eterne e bla bla bla. E dire che non è nemmeno credente, lui.
E con questo pensiero, e quelle che crede siano urla - e il rumore di qualcosa che si infrange contro un muro... ci saranno i muri, nell'aldilà? -, scivola di nuovo nell'incoscienza.



>>>>>>>>>>>


Angolino Rosso


Eccomi tornata con una long. .
Post sparatoria della scorta di Takada ed esplosione del furgone. E i nostri eroiH sono ancora vivi, sì anche questo. Anche se Matt non si sa per quant- *fissa i forconi e i pomodori* -non dico più niente, va. Ad ogni modo, volevo cimentarmi in un ''...e se fossero sopravvissuti?''. Vedremo più avanti in che modo, però. Anche questa volta devo dire che gli aggiornamenti non saranno periodici. Ma ci siamo tutti abituati ormai, su. Quindi al prossimo capitolo (quando arriverà <3).
See U





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2232284