Personaggi: Arwen, Eowyn 
Prompt: davanti a voi, mia signora, i poeti tacciono.

Éowyn era radiosa nel giorno in cui giurava amore eterno a Faramir, figlio di Denethor.

La Dama Bianca di Rohan sembrava quasi risplendesse nel suo abito bianco, e tutti si erano congratulati con loro. Persino il Re degli Uomini e la sua sposa, la Stella del Vespro, avevano presenziato al matrimonio e dunque c’era stata l’occasione per le due donne di esporre la reciproca felicità.

“Sono davvero compiaciuta” aveva detto Arwen. “Voi e Faramir siete davvero una bella coppia. Vi auguro anni e anni di felicità incorruttibile, e che la benedizione dei Valar sia sempre con voi”

Éowyn a quelle parole aveva sentito un moto di giubilo. Sentire la voce di Arwen era paragonabile agli echi di tempi remoti e tuttavia vicini, e per questo indescrivibili.  “Mi lusingate, mia signora. Alla fine, è stato come aveva detto Re Elessar. Non ti ama chi amor ti dice, ma ti ama chi ti guarda e tace. È stato proprio in codesto modo che Faramir mi si è approcciato, e ho trovato in lui ciò che realmente desideravo, a prescindere dagl’ideali cui bramavo”

“Avete ragione, Éowyn” aveva dunque risposto Arwen. “Peraltro, devo congratularmi con voi per la scelta di questo vestito. Solo le regine del nostro passato possono essere paragonate alla bellezza che emanate quest’oggi”

Eowyn si era inchinata per ringraziare quelle belle parole. “Mi lusingate, ma non so quanto ne sono davvero degna. Forse è come dite, ma davanti a voi, mia signora, i poeti tacciono”

era riuscita a far sorridere Arwen. Qual radiosa gioia, quel giorno! Allora, forse, erano davvero finiti i tempi oscuri e l’unione fra quelle due anime desiderose di riscatto da allora in poi avrebbe significato un’era di felicità per Gondor e tutti gli altri reami, accompagnati dal sorriso della Stella del Vespro.