Dedico questa storia a tutti coloro che leggono, commentano e
aggiungono tra i loro preferiti le mie storie o che aggiungono me tra i
loro autori preferiti.
Non immaginate nemmeno quanto questo sia importante per me!
Una dedica speciale va ad animablu
che ha recensito e aggiunto tra i suoi preferiti le mie fic e me tra i
suoi autori preferiti!
Grazie di cuore davvero!
Spero che quanto ho scritto non ti deluda!
NON TI DICO ADDIO AMORE MIO,
PERCHÉ NON LO È
Mortale,
angelo E demone, vale a dire Rimbaud
meriti
il primo posto tu, in questo mio libro
benché
un imbrattacarte ti tratti da ribaldo
imberbe
e mostro in erba e liceale ubriaco
Quando domani
mattina ti sveglierai Harry, non troverai me nel nostro letto, con un
braccio posato sul tuo petto forte, cullato dal tuo lieve respiro.
Quando aprirai
i tuoi meravigliosi occhi non vedrai me accanto a te come ogni mattina,
ma troverai questa lettera che ho deciso di lasciarti.
Ho scelto di
scriverti perché con certezza so che di fronte al tuo
sguardo sarei incapace di dirti quello che desidero tu sappia e
tornerei immediatamente sui miei passi.
Una settimana
fa mi hai spiegato che tra pochi giorni dovrai partire per un viaggio,
una missione che Silente ti ha lasciato prima di morire. Viaggio che
condividerai con i tuoi due migliori amici e che ti
permetterà di affrontare e sconfiggere l’Oscuro
Signore. Questo è quello che mi hai detto e non ho voluto
sapere altro perché era giusto così. Se avessi
potuto spiegarmi qualcos’altro, lo avresti sicuramente fatto.
Sono rimasto
spiazzato e stupito da quello che mi hai detto. Da quando sono sotto la
protezione dell’Ordine non ci siamo mai separati. Sei stato
il primo a porgermi la mano, lasciando alle tue spalle il nostro
passato, pronto a donarmi la tua fiducia per costruire un nuovo
rapporto insieme che non fosse fatto di disprezzo e odio.
Da quel
momento non abbiamo passato un giorno senza l’altro.
Un’amicizia
sbocciata piano piano, costruita giorno per giorno, non senza
difficoltà o incomprensioni.
Un’amicizia
che con il tempo è diventata un legame più forte,
più intenso, più completo.
Un’amicizia
che un giorno abbiamo capito essere diventata insufficiente a spiegare
quello che era nato tra di noi, sostituita da quel sentimento
totalitario che la gente chiama amore, ma che per la forza che possiede
sarebbe a parole inesprimibile.
Abbiamo
passato ogni singolo giorno ad amarci, a giocare, a ridere, a piangere,
a parlare, a confidarci, a litigare e a urlarci contro. Piccole cose
quotidiane che noi abbiamo affrontato sempre insieme, incapaci di
restare lontani l’uno dall’altro, desiderosi
solamente di avere l’altro al proprio fianco. Bastava questo
a rendere le nostre giornate speciali.
Per questo
quando mi hai detto che dovevi partire non sono riuscito a parlare. Non
un suono è uscito dalle mie labbra. L’idea di
doverti stare lontano mi ha mozzato il fiato. Il mio cuore era incapace
di credere a quelle parole, mentre la mente cercava disperatamente di
formare un pensiero coerente. L’unico desiderio che sentivo
urlare forte dentro di me era quello di fermarti per impedirti di
lasciarmi, di andartene da me. Ma sapevo che non sarebbe stato giusto.
Sarebbe stato estremamente egoista tenerti legato a me e sapevo che se
avessi potuto evitarlo saresti rimasto con me.
Quindi ho
accettato la tua spiegazione in silenzio, senza dire niente per
impedirmi di dare voce ai miei pensieri.
Ovviamente hai
colto immediatamente il mio turbamento senza bisogno di discorsi e
parole inutili.
Davanti a te
sono così trasparente che riesci a leggermi dentro senza che
io possa fare nulla per impedirlo.
Mi hai
abbracciato forte e mi hai fatto sentire per l’ennesima volta
quanto potente sia quello che ci unisce.
Quella sera
abbiamo fatto l’amore ed è stato così
dolce e intenso che il ricordo è impresso a fuoco nel mio
cuore e nella mia anima.
I giorni
successivi abbiamo evitato di parlarne ancora, ma era chiaro che
qualcosa tra di noi non andasse.
Sapevo che non
avresti resistito a lungo, odi avere questioni in sospeso e i problemi
hai sempre preferito affrontarli piuttosto che lasciarli andare!
Per questo
ieri sera mi hai preso da parte e mi hai posto una domanda che non mi
sarei davvero mai aspettato…
Mi hai chiesti
di unirti a te e ai tuoi amici nell’intraprendere questo
viaggio.
Mi hai
lasciato a bocca aperta!
Con quella
semplice domanda mi hai dimostrato quanto importante io sia per te e
quanta fiducia riponi in me.
Non sono
riuscito a risponderti, non in quel momento in cui non riuscivo proprio
a pensare, sopraffatto da mille emozioni e sensazioni.
Mi hai
concesso del tempo per riflettere, capendo la mia difficoltà
a prendere una decisione di tale portata in pochi minuti.
Un bacio ha
chiuso la questione, lasciando a me l’onere di scegliere
quale strada intraprendere e so che questa scelta devo farla da solo.
Mi hai
lasciato del tempo, ma io so che non ce n’è
più.
Non puoi
permetterti di aspettare ancora.
Ed
è questo il motivo di questa lettera.
Ti lascio la
mia risposta in queste pagine, in queste righe in cui sto riversando
tutto me stesso.
Tra le mie
parole sicuramente riconoscerai una poesia.
È
una poesia babbana.
L’autore
è uno dei poeti maledetti, le cui storie mi hanno
appassionato così tanto fin dalla prima volta in cui grazie
a te mi sono avvicinato alla loro lettura.
Questa poesia
è una dedica che Paul Verlaine fa al suo grande amore Arthur
Rimbaud.
Un amore
totalitario che lo ha portato a impazzire da quanto forte e intenso era
ciò che li legava e univa. Un amore contrastato ma che loro
hanno vissuto, senza rimpianti.
Ricordi quando
me l’hai letta?
Io
sì…
Con quella
poesia mi hai detto di amarmi, e da allora ne porto una copia sempre
con me.
Le
spirali d’incenso e gli accordi li liuto
segnalano
il tuo ingresso nel tempio del ricordo
e
il tuo nome radioso canterà nella gloria
perché
tu mi hai amato com’era necessario.
Non serve che
io abbia una foto o un ricordo tangibile del nostro amore.
Non appena i
nostri sguardi si sono incrociati senza la solita maschera
d’odio, le nostre labbra si sono toccate e i nostri corpi si
sono uniti, tu sei diventato parte di me.
Tu sei
diventato parte del mio cuore perché tu mi hai donato il tuo
completamente, senza rimpianti né remore. Lo hai affidato a
me senza paura e con assoluta fiducia, credendo ciecamente in me, in
noi.
È
così che mi hai amato, com’era necessario.
Mi hai
aspettato senza forzarmi, consapevole del fatto che avevo bisogno dei
miei tempi per metabolizzare e accettare quei nuovi sentimenti che
nascevano dentro di me solo per merito tuo.
Mi hai
sopportato senza respingermi, quando ti allontanavo urlando insulti e
sputando veleno che avevano te come unico bersaglio, te colpevole del
mio essere vulnerabile, del mio essere dipendente, del mio essere
debole.
Mi sei stato
vicino senza soffocarmi, capendo e rispettando i miei spazi e i miei
limiti, abbattendo poco a poco ogni singola barriera e superando ogni
ostacolo che ancora ti divideva da me, aiutandomi ad affrontare il mio
terrore di perderti e di rimanere ancora una volta solo.
Hai fatto
tutto questo non perché io te lo abbia chiesto, ma
semplicemente perché dentro di te sapevi esattamente quello
di cui io avevo bisogno, forse, anzi sicuramente più di me
stesso.
Sei riuscito a
vedere e scorgere il vero Draco prima di me, facendomi capire che il
mondo avrebbe accettato tutto di me, ma solo se io per primo avessi
accettato me stesso, con i miei difetti, con le mie debolezze, con i
miei limiti.
E alla fine ti
sei innamorato di me, Draco Malfoy.
E io di te,
Harry Potter.
Io, con le mie
mille barriere, nascosto al mondo dietro una maschera di indifferenza e
arroganza, che celava agli occhi altrui tutto quello che avevo imparato
ad odiare di me.
Io, spaventato
da un amore così forte e intenso da cui fuggivo terrorizzato
dall’idea di poterne diventare dipendente.
Io, che infine
ti ho fatto entrare completamente nella mia vita, che ho affidato a te
il mio cuore, la mia anima, tutto me stesso.
Io, che ti ho
amato, ti amo e non smetterò di farlo.
Le
donne ti vedranno giovane, grande e forte,
bello
d’una bellezza contadina ed astuta,
molto
desiderabile, d’un’indolenza audace!
Vedrai, Harry, il tuo futuro è già scritto.
Donne, uomini,
babbani, maghi. Tutti vedranno in te l’uomo coraggioso che
sei, pronto a sacrificarsi per dare all’umanità un
mondo migliore in cui vivere, senza oscurità e ombre.
Ti vedranno
bello, ma non di una bellezza fatta di perfezione.
No.
Bello di una
bellezza selvaggia, ribelle, sfrontata come lo è quella
matassa di capelli corvini che rispecchiano così bene il tuo
carattere forte, coraggioso e audace.
Bello di una
bellezza sincera, generosa, pura come lo sono i tuoi occhi verdi, il
vero specchio della tua anima che mostrano al mondo più di
qualunque cosa quanto tu sia capace di amare in maniera totale e
incondizionata.
Bello di una
bellezza forte, fiera, valorosa come lo è il tuo corpo che
impunemente mostra al mondo i segni delle battaglie che hai affrontato,
orgoglioso nell’essere riuscito a superarle. Quel corpo che
adesso si carica sulle spalle la salvezza e la felicità
dell’intera umanità.
Così
ti vedrà la folla che acclamerà te e le tue gesta.
Un eroe da
possedere sarai per loro, incapaci di darti l’amore che
meriti di ricevere.
Vedranno la
tua bellezza, il tuo coraggio, la tua fierezza.
Ma non
vedranno mai te, ancorati alle apparenze.
Tu che sei
fatto di debolezze e paure, oltre che di coraggio e audacia.
Tu che sei
fatto di lacrime e disperazione, oltre che di sorrisi e gioia.
Tu che sei
fatto di dubbi ed esitazioni, oltre che di sicurezze e certezze.
Tu che
nonostante tutto preferirai mostrarti agli altri impavido e forte,
perché loro non siano spaventati, ma che abbiano la forza di
credere, sperare e lottare insieme a te per un futuro migliore.
Tu che hai
avuto la forza di mostrare e fare conoscere tutto te stesso a me.
Tu che ti sei
fatto coccolare, consolare, abbracciare da me.
Tu che ti sei
dimostrato debole davanti ai miei occhi e hai accettato il mio aiuto e
la mia presenza.
La
storia ti ha scolpito trionfante sulla morte
e
fino ai puri eccessi amante della vita
poggiati
i piedi bianchi sul capo dell’Invidia!
Il passato, il
presente, il futuro sono nelle tue mani. Sei la speranza che unisce
tutti noi.
Sei tu la
chiave che aprirà all’umanità le porte
di un mondo senza buio, senza disperazione, senza morte.
Un mondo che
per tutti ora è pura illusione, ma che grazie a te
diventerà realtà.
Sconfiggerai
ciò che rende questo mondo indegno di essere vissuto
perché tu sai che arma dovrai utilizzare per combattere:
l’Amore.
E tu sei Amore.
Lo sei in
tutto il tuo essere.
Lo esprimi in
ogni tua decisione, ogni tua scelta, ogni tuo gesto.
Amore verso
chi ti sta accanto.
Amore verso
chi non conosci.
Amore verso la
Vita stessa.
Tu adori
vivere e sei riuscito a rendermi partecipe di questa gioia.
Ami la Vita in
ogni sua sfaccettatura, nella felicità e nella disperazione,
nella luce e nel buio.
È
grazie a questo Amore che sarai vincitore sul dolore e sulla morte.
E questo Amore
ti renderà forte e inattaccabile alle dicerie e alle
malelingue degli invidiosi che guarderanno da lontano il tuo successo,
incapaci di mettersi in gioco in prima persona.
Harry, tu mi
hai insegnato tutto questo.
Avrei mille
grazie da dedicarti.
Perché
mi hai insegnato a credere,a sperare, a vivere.
Perché
mi hai reso forte, coraggioso e fiero di essere me stesso.
Perché
mi hai aperto gli occhi e attraverso i tuoi ho imparato a vedere cose
nuove e cose vecchie in modo diverso.
Ma soprattutto
grazie perché mi hai amato.
Mi hai
protetto, consolato, guidato senza mai allontanarmi.
Mi hai
insegnato ad amare e a lasciarmi andare ad ogni sentimento, emozione,
sensazione che nasce dentro di me, senza respingerle, ma affidandomi
totalmente a loro.
Il mio cuore
batte grazie a te, la mia anima vive grazie a te.
Mi hai
regalato e dedicato la tua vita, perché io potessi avere la
mia.
Ora
è arrivato il momento di ricambiare.
Ti rendo la
tua vita Harry, com’è giusto che sia.
Non voglio
essere un peso ulteriore da caricarti sulle spalle, non lo meriti.
Non voglio che
tu debba preoccuparti anche di me in questa battaglia.
Me ne vado
adesso, consapevole di quanto forte sia il nostro amore.
Me ne vado
perché tu possa finalmente combattere per te stesso.
Me ne vado ora
prima che la guerra distrugga ciò che abbiamo creato e lo
tramuti in odio.
Sparisco
adesso dalla tua vita perché so che la sacrificheresti per
me e non è ciò che voglio, perché
senza di te nulla avrebbe più senso.
Non voglio
essere la tua incertezza, ma la tua forza.
Non voglio
essere la tua preoccupazione, ma la tua speranza.
Non voglio
essere la tua debolezza, ma il tuo scudo.
Non ti dico
addio amore mio, perché non lo è.
Affronta
questo viaggio con le persone che in questi anni più di
chiunque altro ti sono state vicine e che ti hanno sorretto, consolato
protetto. Quelle persone che fin da subito ti hanno offerto la loro
vita. È giusto che sia così.
Ti ho promesso
che qualunque cosa succeda io sarò vicino a te.
Così
sarà Harry. Io sarò il tuo cuore, la tua forza,
il tuo coraggio.
È
difficile lasciarti andare senza di me perché ho la
sensazione di perdere una parte di me, ma finalmente ho capito cosa
significhi amare.
E io ti amo
Harry, per questo so che non posso tenerti legato a me, non ora, non
adesso.
Quindi amore
mio, vai. Sono io a chiedertelo.
Vai con i tuoi
amici, io sarò con te.
Ti
aspetterò perché so che tornerai.
Le promesse
saranno mantenute e i giuramenti rispettati quando tornerai qui da me e
insieme affronteremo la fine di questa assurda guerra.
Io ci
sarò in quel momento, niente potrà tenermi
lontano da te.
Sarò
al tuo fianco, sarò davanti a te, sarò dietro di
te per difenderti, ma tu non voltarti. Non dare la spalle al nemico per
proteggere me. Combatti, lotta per te, per me, per il nostro amore.
Quando
infine ne uscirai vincitore, allora e solo allora voltati, incatena il
tuo sguardo al mio e corri verso di me, verso il nostro futuro.
E non appena
le nostre mani si intrecceranno, i nostri corpi si abbracceranno e le
nostre labbra si uniranno nuovamente, sapremo con certezza che niente
ci potrà più separare.
In quel
momento inizierà la nostra vita, insieme e sarà
per sempre.
Ti amo
Draco
Lucius Malfoy
Con
un sospiro posa piano la piuma sulla scrivania, attento a non fare il
minimo rumore.
Riprende in
mano i fogli e rilegge nuovamente quanto scritto, anche se sa che non
cambierà nulla. Quelle parole gli sono state dettate dal
cuore e negli ultimi tempi ha imparato a fidarsi ciecamente di lui. Sa
anche che non avrebbe comunque la forza di riscrivere quelle cose,
è già stato molto più difficile di
quello che immaginava.
Si alza
lentamente, chiude la lettera e si avvicina al letto dove un bel
moretto dagli occhi di giada sta riposando dolcemente.
Mentre appoggia
il foglio sul cuscino non può fare a meno di guardarlo.
Una morsa allo
stomaco gli fa chiudere per un attimo gli occhi.
Vorrebbe
svegliarlo per poterlo baciare e poter fare l’amore con lui
un’ultima volta, ma sa che non è possibile
perché dopo non riuscirebbe più a staccarsi dal
suo abbraccio, dal suo corpo, dal suo calore.
Lievemente
scosta una ciocca dalla fronte, accarezza piano quella maledetta
cicatrice che ha segnato il destino del suo ragazzo. La percorre con le
dita, quasi avesse bisogno di un segno che gli indichi con certezza che
quella che sta facendo è la cosa giusta, non per se stesso,
ma per Harry.
Se fosse stato
per lui sarebbe partito immediatamente e lo avrebbe accompagnato
ovunque. Se ne fregava di rischiare la vita, aveva capito che se avesse
perduto Harry non avrebbe comunque avuto senso.
Non era la
paura che lo aveva bloccato.
No, quello che
gli aveva fatto prendere quella decisione era la consapevolezza che
quella testolina bacata che amava tanto non avrebbe esitato un solo
istante se lo avesse visto in pericolo.Per lui non sarebbe stato un
aiuto, ma solo un altro peso e lui non si sarebbe mai perdonato se
fosse successo qualcosa ad Harry per colpa sua.
Sa che in quel
momento il suo posto non è accanto lui, ma che deve
lasciarlo libero di affrontare il suo destino assieme alle persone
giuste e lui non è tra quelle.
Lo aveva
già salvato accogliendolo nella sua vita e lasciando che ne
facesse parte.
Non
può chiedergli di sacrificarsi ancora per lui.
Lo avrebbe
aspettato giorno dopo giorno, preparandosi a combattere accanto a lui
quando sarebbe tornato. Quello è il suo posto.
Ma quanto
difficile è staccarsi da lui, da quel corpo, da quella
visione.
Un dito sfiora
dolcemente la fronte, il naso, la bocca come a voler imprimere a fuoco
nella sua mente quel viso che chissà quando
rivedrà.
Un bacio
leggero a suggellare quello che esternamente sembra essere un addio, ma
che lui sa non essere.
Dentro di lui
ha la certezza che Harry tornerà, perché gli ha
promesso che non lo avrebbe mai lasciato solo. E sa che le promesse lui
le mantiene.
È il
momento.
Non
può rimanere lì ancora.
Harry potrebbe
svegliarsi, oppure lui potrebbe tornare sui suoi passi e stravolgere
tutto.
Si allontana
lentamente da lui, dal loro letto che innumerevoli volte ha assistito
alle loro unioni, testimone silenzioso
dell’intensità e della forza del loro amore.
Recupera le sue
cose, raggiunge l’uscita.
Ora
è davvero giunto il momento.
Un ultimo
sguardo, una lacrima scende, mentre piano la porta si chiude alle sue
spalle.
Una sola, unica
promessa.
“Ti
aspetterò”
FINE
La poesia che viene citata è di Paul Verlaine e il titolo
è “Ad Arthur Rimbaud”
|