30 days of OTP challenge.

di Andromache
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Ok, facciamo che d'ora in poi i "day" saranno simbolici. Se qualcuno, come me, sperimenta il liceo linguistico, saprà perché potranno essere solo simbolici. Per gli altri: non prendete mai l'indirizzo linguistico ç_ç 
Ps: scusate per la schifezza ma dovevo volevo aggiornare pur non avendo idee. 

Conteggio parole: 444
Rating: Verde

On a Date

 
Quando lo aveva conosciuto, John aveva pensato a Sherlock solo come un coinquilino, una persona come un'altra, al massimo un amico, ma mai avrebbe pensato di esserne attratto fisicamente.
Eppure, a un anno dal loro primo incontro, John si era scoperto ad essere a un punto morto nella sua relazione con Sherlock. 
Non seppe mai cosa lo indusse a pensare di provare sentimenti per il suo compagno, ma sapeva cosa lo aveva fatto innamorare: lui come persona, e non come ragazzo attraente, perché era stato, probabilmente, l'unico a vederlo dentro e a sperimentare ognuno dei suoi repentini cambiamenti d'umore.
Così, un giorno, John gonfiò il petto e prese un bel respiro, e gli chiese un appuntamento. E, da grande bambino che era Sherlock, decise di portarlo da Hamley's. [1]
 
“John, non te lo nascondo” cominciò Sherlock felice, “questo è stato l'appuntamento più strano della mia vita”. John sorrise mentre Sherlock si tuffava in mezzo a dei pupazzi, emergendo dalla pila tenendo in mano un'apetta sorridente, e controllandone ogni punto. “E siamo solo al primo piano...”. Sherlock si avvicinò a John con fatica per via dell'ammasso di gente che si trovava all'interno del negozio. “Me la compri?” chiese, sorridendo teneramente e stringendo l'ape al petto. Se John avesse detto di no, si sarebbe sentito una persona completa a metà per il resto della sua vita. “Ma certo!” rispose, e lo prese gentilmente per mano, gli lasciò un bacio leggero sulla guancia e lo trascinò alle scale mobili. “Dimmi, allora, ti piace Hamley's?” chiese a Sherlock, e l'altro annuì distratto mentre osservava ogni angolo del negozio. Era impaziente di perlustrarlo da cima a fondo, e si vedeva dai suoi occhi. Anche in quelli di ogni altro bambino che avesse mai incontrato, non aveva mai visto la stessa scintilla che avevano ora quelli del suo amante. “Abito a Londra da sempre, e non ho mai saputo dell'esistenza di questo paradiso fino ad oggi” – neanche il tempo di finire la frase, che era già dappertutto a provare ogni gioco, a guardare ogni modellino e ad assaggiare ogni caramella, e John lo seguiva piano dopo piano, lo guardava divertirsi e portare in braccio una marea di cose, mettere in bilico scatoline su scatoline. 
Quando arrivarono al sesto piano, Sherlock sembrava alquanto deluso del fatto che fosse l'ultimo, ma quando vide tutte i dolci situati su quel piano gli tornò il sorriso. “John... comprami qualcosa anche qua sopra, ti prego”. Prima che potesse tirare fuori il portafoglio, Sherlock era già al bancone a ordinare un frappè agli M&M's. 
Sicuro come l'oro che, se John l'avesse portato a un altro appuntamento, Sherlock lo avrebbe fatto andare al verde. 
 
[1] Negozio (in Regent Street) di giocattoli su 6 piani, ci sono stata ed è la real life bottega di Mr Magorium. Veramente bellissimo!




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