Immagini da un matrimonio
The Bet
Domenica pomeriggio, manciate di riso in mano e piccioni famelici che
seguivono ogni mossa dei cinquanta invitati alla cerimonia, tutti in
trepida attesa sui gradini della chiesetta.
"Viva gli sposi!"
Eccoli lì, raggianti. Un'esplosione di tulle, veli, riso,
strilli di gioia.
Ed io lì con lui, nell'angolo, a lanciare riso.
Perchè ai matrimoni si lancia il riso? Non m'importava nulla
di saperlo.
"Non è splendido? Io adoro i matrimoni!"
Mi uscì una voce sciocchina, e il mio sorriso doveva avere
un che' d'idiota perchè lui mi guardò con quel
suo sorrisino di sufficenza. Come dire: 'Povera, piccola! Quale
ingenuità!'. Tranne che lui detesta il nomignolo "piccola".
Odia i vezzeggiativi in generale, a dire il vero.
"Sì, davvero magnifico", commentò, sardonico.
Fece una pausa, prima di continuare, prendendosi tutto il tempo per
spegnere la sigaretta e accenderne una seconda (o era la terza?).
"Sono davvero una bella coppia. Così bella che concedo loro
addirittura sei mesi.."
"E' un matrimonio, non una malattia terminale." Ero scocciata dal suo
cinismo, non riuscivo proprio a buttarla sul ridere.
"Che c'è? Ho distrutto la tua anima romantica con una dura
verità?"
"Sei solo cattivo?"
"Scommettiamo?"
"Che sei perfido? Ho già vinto!"
(Ma che cazzate sparo?)
"Scommettiamo che non dura più di sei mesi? 20 euro?"
"Ci sto. Se tra sei mesi sono ancor insieme, però, oltre a
darmi i soldi dovrai ammettere che forse, soltanto forse, il vero amore
esiste."
Non so neppure io perchè dissi una cosa del genere. Non
c'entrava nulla, era sciocca e fuori luogo. Avevo appena finito di
parlare che già mi pentivo di essermi infilata in quella
conversazione. Mi aspettavo che mi ridesse in faccia, invece fece una
smorfia e annuì.
"Show me the money, Biancaneve!"
Talmente tipico da parte sua, citare un maledetto film.
E' seduto sulla mia scrivania, adesso, e si rigira tra le mani una
banconata da venti euro. Credo stia fecendo uno sforzo incredibile per
non ridermi in faccia. La sua soddisfazione nel vincere è
quasi indecente, palpabile.
"Non posso credere che lui se ne sia andato dopo quattro mesi.." Sono..
sconsolata.
lui tira fuori l'ennesima sigarette e l'accende, aspirando in maniera
così soddisfatta che mi viene voglia di spegnergliela in un
occhio.
"Tragico come l'amore eterno sia così facilmente misurabile
di questi tempi..", sospira.
Non dico nulla e lui si alza dalla scrivania, superandomi per
raggiungere la porta. Poi si volta.
"Anne?" dice, lentamente, continuando a darmi le spalle.
"Hmm?"
"Forse, soltanto forse, il vero amore esiste."
Talmente tipico, da parte sua, fare l'uscita ad effetto..
...
Allura.. dovevo continuare "Ragazza dai capelli Rossi" e invece mi
ritrovo a trascrivere questa piccola stupidaggine che ho scribacchiato
mesi fa. nulla di particolare.. ma se avete qualche commento, sono
sempre ben accetti.
Lory
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