Al Marinaio Di Malta

di Loop
(/viewuser.php?uid=39715)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Corto Maltese

Al marinaio di Malta

Fu nel porto che ti vidi arrivare,
fulgido nella luce abbagliante del sole morente,
Arrogante come tu solo sei,
La sigaretta pendente,
gli scuri occhi volti all’infinito
 nascosto nella cittadella ove sbarcavi,
due dita portate alle labbra,
e il sorriso compiacente;

Spavaldo e malinconico,
col mento crespo e il cappello calato,
impregnato fin nell’ ossa dell’odore del mare,
t’immaginavo camminare
con orgoglioso incedere,
gentiluomo senza morale,
il cappotto abbandonato
agli sferzanti zefiri

Cosa vedi marinaio,
Cosa senti che ti chiama incessante e prepotente?
Le sirene dei flutti, le nereidi delle onde,
o l’amore, puro e solo, per le distese senza catene e senza fine
dove vagano le anime senza patria, come te?
Marinaio, pirata, senza legge e senza patria
despota, amante e figlio della dea cieca,
unico padrone delle membra che ti porti addosso.
per quanto mi resterai accanto?

Sei partito, seppur ti vedo dinanzi a me,
sei partito e il tuo cuore vaga già per nuovi mari,
nei tuoi occhi sognanti vedo già il riflesso di porti stranieri,
e le dita sfiorano già nuovi fiori.
Ora guardi il mare, e volgi lo sguardo verso di me
Ma in realtà vedi altro

Vai mio bel pirata,
vola e fuggi via da questo nuovo mondo che ormai è vecchio,
continua a cercare il sapore di frutti nuovi
e non curarti di quelli che lasci,
vola in nuovi mari, esotici e sconosciuti,
balla ancora in nuovi bordelli,
innamorati ancora, e vivi, vivi e non morire mai,
vivi di sogni, nutri il cuore dell’avventura,
dormi e sogna, sotto nuove stelle,
canta ancora del sale e del mare,
e guarda ancora oltre l’orizzonte,
che t’aspetta ansioso, attende già che tu lo rincorra,
insegui l’oro del sole che ti sfugge,
e di nuovo approda in un nuovo lido,
stendi le membra stanche, amalo e fallo tuo,
e di nuovo parti, alla ricerca di un nuovo lido e un nuovo frutto, e fiori e mare,
vai, vai, ma prima lasciami un bacio,
e poi non esitare
va via, rincorri il sole,
bel maltese dell’anima mia.






Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=224096