Lino, pizzo e fine del mondo

di RumoreDiFavoleSpente
(/viewuser.php?uid=149270)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


La veste di lino, colore del cielo, copriva dolcemente quel corpo delicato.
Lei dormiva, sognava, forse di essere in un prato in mezzo ai fiori ma poco importa.
La stoffa leggera e fresca si adattava perfettamente al corpo snello e lasciava buon margine all’immaginazione.
Era bella, era vera.
Una carezza lieve arriccia il pregiato tessuto a scoprire l’intimo e il ventre, fino all’ombelico.
Eccolo, l’osso perfetto. La fossetta del fianco, appena sopra l’elastico di pizzo.
Ecco dove vorrei morire, in quella perfetta curva del corpo della donna.







Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2241469