http://www.youtube.com/watch?v=QOBy7AVc82M
-Epilogo:
This fatal love was like poison right from the start-
Fatal
torch final
thrill Love
was bound to kill October
& April
E
le notti di Chicago tornarono ad essere bagnate dal sangue e
soffocate dalla paura.
Klaus
si sentì bene, come non lo era stato da molto tempo, mentre
succhiava goccia dopo goccia il sangue di una giovane e solitaria
fanciulla che aveva deciso di entrare in quel locale alla ricerca di
un altro cuore spezzato come il suo.
La
poverina aveva scoperto che il fidanzato la tradiva e Klaus si è
dunque offerto di farle compagnia.
Dopo
un lungo bacio rubato, e una mano che scorreva vorace sul braccio di
lei, il vampiro l'aveva azzannata al collo senza alcuna pietà,
strappandole la carne e facendo scorrere la lingua lungo la sua pelle
bagnata di sangue.
Stava
bene, anzi benissimo, mentre la uccideva.
Meglio
di quando stava con lei.
Ci
volle un secondo per scacciare il ricordo di quella donna dalla sua
mente, e lasciare il collo pallido della vittima, ormai morta nel suo
abbraccio.
Tutte
le donne mi muoiono tra le braccia, pensò
ridendo, con le labbra tinte dal colore scarlatto del sangue.
E
gli ci volle un altro secondo per scacciare di nuovo il ricordo di
lei.
Dio,
quanto si stava bene quando nessun vento di umanità
attraversava le pareti che avevano murato il suo cuore, impedendole
così di arrivare in fondo alla sua anima. Era una
sensazione bellissima, e non gli importava di avvertire quello
strano senso di vuoto dentro di sé, vuoto da ricolmare con
qualcosa che la sua mente rinnegava, ma il ricordo di qualcosa di
soffuso reclamava.
Lasciò
il cadavere della fanciulla sul divanetto, protendendosi poi verso la
tendina che affacciava sulla sala. Non poté dirlo con
certezza, ma gli parve di vedere Rebekah e Stefan scambiarsi un bacio
appassionato sulla pista da ballo, dopo essersi cibati di un'altra
sciocca vittima in uno dei privé ai piani superiori del
locale.
Klaus
si alzò in piedi, sistemandosi il colletto della camicia e
sorridendo soddisfatto.
Erano
vampiri.
Lo
erano sempre stati, e mai come lo erano allora.
Non
c'erano sentimenti.
Non
c'erano emozioni.
Non
c'erano cuori che battevano o cuori che spiravano.
Niente.
C'erano
loro e c'era il sangue.
Fece
per uscire dal suo angolo buio, quando una serie di spari rimbombò
nel locale. Cadde subito sulle ginocchia per ripararsi dietro alcune
poltrone, e lo stesso fecero tutti i presenti, attanagliati dalla
paura. Il rumore assordante di grida e proiettili riempirono l'aria.
Il
vampiro pensò potesse trattarsi di qualche lotta tra clan
mafiosi o che la polizia avesse fatto irruzione nel locale e fosse
pronta ad arrestare tutti per la violazione delle leggi del
proibizionismo, quando qualcosa lo turbò: vide un uomo che,
nell'intento di scappare, venne colpito da uno di quei proiettili. Lo
osservò cadere davanti alla tenda del suo privé e notò
che il proiettile era fatto di legno.
Mikael
li aveva finalmente trovati.
“Rebekah!”
Klaus scappò fuori dal privé, facendosi largo tra la
calca di persone in fuga. Ne scansò alcune, dirigendosi verso
sua sorella e Stefan che sembravano essersi nascosti dietro il
bancone del bar.
“Rebekah,
dobbiamo andarcene di qui!” gridò a gran voce, valicando
tutte quelle dei presenti.
Spinse
via uno stolto grassone che gli finì addosso e lo lasciò
cadere a terra; vide poi Rebekah alzarsi rapidamente in piedi per
dirigersi verso di lui. La prese per il polso con irruenza, e si
apprestò a portarla via, ignorandola mentre pronunciava il
nome di Stefan e quest'ultimo faceva lo stesso con lei.
“Va',
ora ti raggiungo.” Klaus la spinse con poca delicatezza verso
la porta che affacciava sul retro, per poi voltarsi verso Stefan.
“Ma
Nik...”
“VAI
ORA!”
Sciocca,
che tentennava pur di non
perdere la mano del suo vampiro.
O
meglio del suo amato?
Era
ora che tutto questo giungesse a una fine.
Klaus
si girò completamente verso Stefan, mentre Rebekah obbediva
seccata al volere del fratello. Il suo giovane compagno, intanto, si
era chinato per prendere qualcosa dal pavimento, ma Klaus glielo
impedì, posando la mano sulla sua spalla e costringendolo a
guardarlo.
“Mi
spiace davvero molto che tutto debba finire qui, Stefan.”
Il
giovane vampiro lo guardò con sguardo vacuo, incapace di
comprendere quello che stava accadendo. “Non capisco di cosa
tu....”
“Ti
ringrazio per essere stato un amico, un vero amico per me.”
Klaus gli impedì di proferire ancora parola. Legò i
suoi occhi a quelli di lui, imprigionando la sua volontà a
quella di lui.
Aveva
poco tempo,prima che Mikael potesse trovarli, e si chiese per
quale motivo perdesse tempo a pronunciare quella frase.
Forse
per ricordarsi che non era stato solo? Proprio come non lo era
stato con lei.
Stefan
lo guardò, confuso e turbato.
“Ti
dimenticherai di me, di Rebekah e di tutto il bel tempo che abbiamo
passato insieme.” Klaus posò una mano sulla guancia
dell'amico, affilando lo sguardo. “Non rammenterai nulla.”
E
sorrise, quando vide che Stefan stava socchiudendo gli occhi,
abbassando le palpebre sull'ultimo ricordo che aveva di Klaus.
Oh,
ma stava solo facendogli un favore.
Stefan,
in fondo, nutriva qualcosa di sincero per Rebekah, e fargli
dimenticare di lei era il dono più dolce che lui potesse
dargli, visto che non si sarebbero più rivisti.
Stefan
aveva già spento tutto, ma
una piccola luce si era riaccesa grazie a Rebekah, e Klaus lo privava
di questa, solo per rendergli le cose più semplici e non
fargli provare quel senso di oscuro dolore che poteva giacere nel
cuore di un amante abbandonato e che lui aveva provato tempo prima.
Se
avesse potuto, anche lui si sarebbe rimosso dalla mente il ricordo
del profumo di April. Anche se una parte di lui gli diceva che non
averla mai conosciuta sarebbe
stato terribile.
Quando
Stefan chiuse completamente gli occhi, Klaus posò di nuovo la
mano sulla sua spalla, dandogli una pacca.
E
poi scomparì per sempre dalla sua vita.
We
were like loaded guns Sacrificed our
lives
We
were like love undone Craving to
entwine
“Rebekah
muoviti! Dobbiamo andarcene subito. Ora.”
Klaus
aveva già predisposto tutto per lasciare Chicago ancor prima
che Mikael rivelasse il proprio arrivo, ma trovò sua sorella,
immobile e in attesa in un vicolo nei pressi del locale di Gloria.
“Non
senza Stefan.” sussurrò, come una bambina capricciosa
che aspettava di avere il gelato che le spettava.
Klaus
sospirò, e si guardò attorno preoccupato. “Attendi
invano allora.” le disse. “Stefan non ha alcun interesse
a venire e noi dobbiamo muoverci.”
“No!”
Rebekah batté i tacchi sul marciapiede, guardando freddamente
il viso del fratello. “Ce ne andremo solo una volta recuperato
Stefan da lì dentro. E partiremo tutti e tre insieme.”
Klaus
sbuffò seccato, quando vide la sorella dirigersi nuovamente
verso la porta sul retro del locale di Gloria. “Sì,
sempre se ricorderà chi diavolo sei, Rebekah.” sussurrò
scherzosamente, sapendo che lei lo avrebbe sentito.
La
sorella si fermò per qualche secondo, immobile e rigida nel
buio della loro ultima notte a Chicago.
“Su,
andiamocene. Muoviti.”
Klaus
tese la mano verso di lei, quando la vide girarsi debolmente nella
sua direzione. Ricevette un'occhiata sconvolta e bagnata di lacrime
da parte della sorella. Quella lo fissò con il labbro
superiore tremante, mentre le lacrime iniziarono a scendere solitarie
lungo la sua pelle.
“Che...”
Si schiarì la voce, quando si accorse che questa era tremante.
“Che cosa hai fatto?”
Santi
numi, perché tutti lo guardavano a quella maniera malgrado lui
li stesse aiutando?
“Non
posso spiegartelo ora. Dobbiamo andare!” L'afferrò per
il polso con la stessa mancata delicatezza di poco prima, ma Rebekah
si oppose alla sua forza.
“Io
sono stanca di scappare, lo facciamo da una vita Nik!” esclamò,
perdendo quasi l'equilibrio pur di liberarsi della presa di suo
fratello.
“Allora
preferiresti farti ammazzare per caso?”
“No,
ma io voglio stare con Stefan.” squittì la ragazza.
Klaus
fissò il volto di sua sorella, scoccando la lingua, quasi
divertito. “Devi scegliere allora, mia cara.” la
intimò. “Lui o me?”
Rebekah
si morse il labbro con forza, abbassando gli occhi, e senza
rispondere. Klaus lo sapeva che, alla fine di tutto, lei avrebbe
sempre scelto lui, la sua famiglia, l'unico amore sincero che poteva
provare. Tutti gli altri, tutti gli uomini che aveva amato, non erano
nulla in confronto all'affetto incondizionato che lei provava per i
suoi fratelli. E poi, dopo la faccenda di April, Rebekah era
sicuramente più intenzionata a restare vicina al fratello
maggiore. Malgrado sapesse che lui avesse rimosso ogni tipo di
sentimento dal suo corpo.
“Come
immaginavo.” disse, soddisfatto di quella vittoria così
scontata. “Vado a preparare la....”
“Addio
Nik.”
Klaus
si bloccò, poco dopo aver imboccato il cammino che lo avrebbe
portato verso la loro auto, posteggiata in un punto isolato. Gli
parve di sentire qualcosa scoppiargli violentemente dentro il petto
dopo aver ricevuto quell'ennesima pugnalata, dritta nel punto in cui
il suo cuore aveva battuto fino a un millennio prima.
Non
era possibile.
Tutti
lo stavano abbandonando.
Gli
mancò quasi il respiro, a causa della rabbia che incendiò
la sua ragione.
Rebekah
gli preferiva l'amore.
April
gli preferiva la morte.
E
lui restava solo.
Il
ricordo di quel dolore riemerse in lui, quando comprese che Rebekah
aveva per davvero pronunciato quella frase. Lo stava lasciando solo,
malgrado April avesse fatto lo stesso pochi giorni prima.
“E
non puoi fare nulla per impedirmi di andare, Nik.” Rebekah
parlava con una disperazione mal celata, poiché l'allontanarsi
dal fratello le procurava comunque un'immensa tristezza e rammarico.
Non le stava dando altra scelta se non quella di abbandonarlo.“Non
puoi cancellarmi il ricordo di Stefan, come hai fatto con lui.”
“Come
puoi rischiare tutto per qualcosa di effimero come un sentimento!?”
Klaus si girò rabbioso verso di lei, vedendola così
piccola e inerme nel buio di quel vicolo.
“Effimero
o meno, è qualcosa che ci rende vivi, Nik.” lo riprese
la sorella, scuotendo lievemente la testa e i lunghi capelli biondi.
“E io non voglio spegnere tutto, come hai fatto tu per
poterla dimenticare. Il fatto che tu non abbia avuto una possibilità,
non vuol dire che anche io me ne debba privare.”
Klaus
e Rebekah si fissarono a lungo, e per quella che avrebbe dovuto
essere l'ultima volta. I loro occhi chiari si legarono, per
poi strapparsi nel modo più repentino, quando Rebekah si girò
di scatto, pronta a raggiungere il suo Stefan.
“Mi
spiace, Bekah.”
Rebekah
sussultò, nel momento esatto in cui Klaus le si parò
davanti e la trafisse con il pugnale, con il quale le avrebbe donato
il sonno eterno. Vide sua sorella boccheggiare, le sue mani
portarsi la petto, a stringere il manico del pugnale, attorno a cui
si trovavano anche le mani di Klaus. Lei alzò gli occhi spegni
e lucidi sul fratello, mentre la sua pelle iniziava ad assumere un
colorito grigiastro. Era di nuovo ricorso ai pugnali intrisi di
cenere di quercia bianca per impedire che un suo fratello se ne
andasse. Mai e poi mai avrebbe creduto di usarlo sulla sua
sorellina, perché non aveva mai preso per vera l'ipotesi che
lei potesse lasciarlo, fedele e devota com'era.
Klaus
non provò colpa nel farlo, perché lo faceva per lei.
L'avrebbe
salvata da Mikael, da quell'amore che avrebbe condannato sia lei che
Stefan, e l'avrebbe salvata dal mondo intero. Non era riuscito a
farlo con lei, perché aveva deciso di rispettare la sua
decisione, ma non sarebbe accaduto lo stesso con Rebekah. Non avrebbe
perso anche lei solo per aver rispetto di lei.
L'avrebbe
tenuta con sé per sempre, anche se questo sarebbe significato
farla soffrire.
“Avrei
dovuto continuare a essere me stesso, sempre.” le
sussurrò Klaus all'orecchio, nel momento in cui Rebekah parve
quasi soffocare e gli cadde tra le braccia. Le accarezzò i
capelli morbidi e dorati, proprio come aveva fatto con April la notte
in cui morì. “Non l'avrei persa. E ora non perderò
te.”
“Nik...no.”
Rebekah emise i suoi ultimi ansiti, prima di chiudere gli occhi per
sempre. Il corpo della ragazza si accasciò contro il suo
petto, e Klaus la strinse a sé, cadendo sulle ginocchia
insieme a lei.
Si
disse che l'aveva salvata, che lo aveva fatto per il suo bene.
Per
salvarla, ed era riuscito a
farlo.
Sorrise
sollevato, prima di prendere la sorella tra le braccia e allontanarsi
nel buio.
Sì,
un amore non avrebbe ucciso nessuno quella notte.
Anche
se, probabilmente,questo sentimento letale avrebbe continuato
a vivere come avrebbe fatto nel buio che attanagliò Klaus in
quel momento.
Like
hate & love Worlds apart This
fatal love was like poison right from the start Like
light & dark worlds apart This
fatal love was like poison right from the star
(October
& April by The
Rasmus Feat. Anette Olzon)
Eravamo
come pistole cariche Abbiamo
sacrificato le nostre vite Eravamo
come amore incompiuto Bramoso
di intrecciarci Fatale
torcia Brivido
finale L'amore
doveva morire Ottobre
e aprile
Come
odio e amore, come luce e ombra
Mondi
lontani
Questo
amore fatale è stato come veleno fin dall'inizio....
October
& April
Ed
eccoci qui con l'epilogo di questa storia! :D
Prima
di passare ai ringraziamenti che vi devo, ho delle piccole
precisazioni da fare al riguardo. Leggendo le recensioni passate, mi
sono resa conto che molti confidavano in una sorta di “pseudo
lieto-fine” di questa storia. E, invece,ho deciso di optare per
un finale amaro, riprendendo gli eventi della 3x03 in cui Klaus e
Rebekah sfuggono a Mikael, lasciandosi dietro il nostro Stefan, anche
se le scene sono un po' diverse per rimanere in linea con la trama
generale della storia.
Inoltre,
nel finale prevale un'altra sorta di amore che chiude questa storia:
quello contorto e illogico di Klaus per sua sorella Rebekah, il quale
viene reso ancora più possessivo e oscuro dal dolore che Klaus
ha provato per la dipartita di April, nonostante abbia cercato di
spegnere quanto provato per lei. Lui, permettendo ad April di
scegliere della sua vita, si è ritrovato con una voragine nel
petto e sa che, se avesse lasciato fare a Rebekah lo stesso, avrebbe
provato un ulteriore dolore. Ordunque, il vampiro ha deciso di
pugnalare la sorella e tenerla con sé per sempre, proprio come
è accaduto nel telefilm alla fine. Spero che comunque questa
chiusura non abbia deluso nessuno: essendo una storia drammatica ho
preferito chiuderla in questo modo.
E
ora...passiamo un po' a ringraziare tutte le meravigliose persone che
hanno seguito questa storia.
Ringrazio
coloro che hanno inserito questa storia tra i preferiti:
1
-Bekah99 2
-Bunnydelena 3
-Defan64 4
-elyforgotten 5
-fwrgjiwrjnfre 6
-Hayley9 7
-klaroline01 8
-SweetRevengeMCR
Chi
l'ha inserita tra le ricordate:
1
-Cristie 2
-LaPerla
E
chi l'ha inserita tra le seguite:
1
-ALLY98 2
-AngelCruelty 4
-Deademia 5
-Desyree92 6
-Iansom 7
-ImAdreamer99 8
-jj96 9
-Kary91 10
-Ketry 11
-kikketta4ever 12
-Mrs
Dark 13
-nagi994 14
-piantina 15
-robiva 15
-Sere
Le Fay 16
-strayeah_corvaglia 17
-SweetSmile 18
-taisha 19
-Tess
36 20
-_Elisewin_
In
particolar modo un sentito e speciale grazie a Elyforgotten,
Iansom, Kary91, Taisha, AngelCruelty, Defan64, Tess36,
Strayeah_Corvaglia (e
anche Bekah99,
Imadreamer99, Niandelena e
Sere
Le Fay)
per
aver recensito la storia. Molte di loro hanno davvero amato la mia
storia e l'ho potuto evincere dalle bellissime parole che mi hanno
costantemente rilasciato a ogni capitolo. Hanno fatto sì che
credessi in me stessa, nelle mie capacità, nella mia storia,
mi hanno fatto ritrovare tra le mani un lavoro che ho apprezzato più
di quanto abbia fatto quando ero sola a scriverlo e leggerlo: mi
hanno fatto amare il mio stesso lavoro attraverso le loro
meravigliose parole. Io davvero non so che cosa dire per potervi far
capire quanto siete state importanti per me e quanto mi avete dato in
questo lungo periodo. Perciò grazie,
grazie, grazie!! Fornirò
poi a ciascuna di voi un personale ringraziamento nelle recensioni a
cui ancora, purtroppo, non ho potuto rispondere.
Spero
di rileggervi presto e di non avervi “tradito” nemmeno
ora con la chiusura della mia storia.
Ovviamente
ringrazio di cuore anche coloro che hanno letto silenziosamente
questo racconto, nella speranza che lo abbiano apprezzato.
Vi
auguro di passare una serena domenica e ci rileggiamo alla prossima.
Un
bacio a tutti voi.
Lelahel
ps_lo
ribadisco, non pensate che sono una cafona: risponderò alle
recensioni il prima possibile! u.u scusatemi davvero!
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