Idrofobia

di Cam17
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Mi sedetti sulla comoda poltrona rossa dello studio. Di fronte a me c’era il mio psicologo, il dottor Langella. Era un tipo sulla quarantina, alto circa 1,80 metri, capelli castani corti, occhi azzurri sempre leggermente coperti da occhiali per la vista. Era un tipo molto elegante. Non penso si vestisse così solo a lavoro. Certo l’immagine conta quando si tratta di rassicurare delle persone, di capirle e di aiutarle a superare i propri problemi. Non credo che un individuo tutto sporco possa aiutarvi a prendere confidenza.

Ad ogni modo erano ormai due anni che venivo in seduta da lui. Avevo un problema alquanto serio con l’acqua: mi faceva terribilmente paura. Era stato un trauma a trasformarmi così. Per molti può risultare divertente… magari stupido, ma voglio dirlo lo stesso: non facevo più il bagno nella vasca da tre anni. Da quando ebbi il mio trauma facevo solo e soltanto la doccia. Quel giorno però ero venuto in seduta con una bella notizia.

<< Ciao Sara. Come stai? >>.

<< Bene dottore >>. Risposi con imbarazzo.

E’ vero che andavo da lui da anni, ma il suo sorriso dolce e stranamente ingenuo mi faceva arrossire.

<< Dottore volevo dirle che finalmente ho usato la vasca da bagno invece della doccia >>.

Il dottore annuì: << Perfetto. Come puoi vedere l’acqua non è tua nemica >>.

Le mie labbra si strinsero, abbassai il capo: << Lo so, ma nonostante ne sia cosciente… non posso fare a meno di tremare ancora. E poi… non sono riuscita a mettere la testa sott’acqua >>.

Il dottore sorrise: << Ti capisco. Stai tranquilla e ricorda che anche un piccolissimo progresso è pur sempre un progresso. Sii felice di aver fatto questa cosa, perché significa che stai cercando un cambiamento a questa situazione >>.

Un progresso è sempre un progresso. Riusciva a trovare l’ottimismo in ogni cosa. Penso sia normale per uno psicologo. Che bella cosa non essere trattati come degli idioti perché si è terrorizzati dall’acqua. Io spesso mi trattavo da stupida, ma lui mi ha sempre detto che non esiste essere umano che non abbia paura di qualcosa. Questo mi ha tirato molto su, anche se faccio fatica ad immaginare il dottore che si spaventa di qualcosa.

Forse così non è molto chiaro. Forse, per il bene della vostra comprensione, devo fare un breve passo indietro, tre anni indietro. Giustamente se c’è stato un trauma, vorrete sapere cosa è successo, dico bene? Sarò felice di raccontarvi il mio incubo peggiore.

 





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