Appelsínugulur

di Smilecat
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Il tramonto era così da troppi giorni, sempre così uguale, il viola si confondeva con l'arancione così come le giornate facevano tra di loro. Ma quello sarebbe stato l'ultimo tramonto al sicuro... Il mattino dopo si sarebbero rimessi in viaggio. Del resto, nessuno di loro era partito per rifugiarsi, no, ognuno aveva abbandonato le ceneri della propria casa per riportare la libertà alla propria gente, perché da quanto il fratello del vecchio re Ásbjörn era illegittimamente salito al potere le Terre dell'Aria si erano ridotte a mucchi di cenere ovunque il popolo avesse tentato di ribellarsi alla tirannide. A questo pensava Zakaría durante il suo turno di guardia... nelle sue orecchie risuonavano ancora forti le strazianti urla della madre davanti al cadavere dell’uomo che aveva amato per tutta la vita, i tentativi inutili di strappare alle guardie di Fritjof la sorella minore, le sue bionde trecce volteggiare nell’aria … Niente sarebbe mai più stato come prima.  Le stelle facevano capolino dal freddo manto della notte ormai, e Freyja si era svegliata perfettamente in tempo per il proprio turno. Ignorò completamente il ragazzo, e si mise in posizione preparando l’arco.
 




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