All we are is leaves that fall

di DazedAndConfused
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“So sweet and so soft

So charmingly daft

So young was the matinee idol

Lips of crimson slightly open

As the flash and all fame put to rest”

 

Matinee Idol, Rufus Wainwright

 

All we are is leaves that fall



Un rigagnolo di acqua scorre sinuoso sulle strade di Los Angeles: la pioggia continua a cadere incessantemente, trasformando il ruscelletto in un flusso d’acqua più robusto e insistente che comincia ad insinuarsi lungo tutti i boulevard.

Quando il fiumiciattolo arriva sulla Sunset Strip, ormai tutto tace: l’acqua accarezza comunque il marciapiede su cui, fino a poche ore fa, stava rantolando uno dei figli più dotati che madre Natura abbia mai visto.

Di stupidaggini nella vita se ne fanno tante, ma quel ragazzo ha pagato in maniera esagerata la leggerezza dei suoi vent’anni, e questo il fiume non lo tollererà mai.

Continua infatti a sfiorare incerto l’asfalto e rivede i suoi lineamenti fini contratti in una smorfia di dolore, la gente che non gli presta soccorso perché i capelli sono tinti di scuro e non lo hanno riconosciuto (nella scala dei valori umani fama e solidarietà vanno di pari passo), le membra ormai sconnesse che si scuotono in preda agli spasmi, i fratelli e gli amici che si aggrappano ai telefoni e alla speranza che una manovra di rianimazione possa salvarlo…

Chissà quali sono stati i suoi ultimi pensieri, chissà se si è reso conto di quel che gli stava succedendo o se ha conservato fino all’ultimo istante quella scintilla d’innocenza bambinesca – di beffarda noncuranza – che lo ha sempre contraddistinto… chissà.

 

Il sole sorge su Los Angeles come un disco di plastica sbeccata, troppo distaccato e irreale per poter riscaldare un novembre appena iniziato in una maniera così insulsa e priva di alcun senso.

Il rigagnolo ritira finalmente le proprie acque e sguscia lesto in un tombino, portando via con sé qualche foglia secca e le ultime tracce di River, il fiume che poteva diventare un oceano mastodontico e che invece s’è seccato tutto d’un colpo, lasciando intorno a sé soltanto ricordi e rimpianti sepolti dal fango.





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