Master
Master
of puppets I'm pulling your strings Twisting your mind and smashing your
dreams Blinded by me You can't see a thing Just call my name 'cause
I'll hear you scream Master Master
Aveva solo tre
anni.
Uscì di casa senza che nessuno se ne
accorgesse, nel mezzo della notte.
La porta chiusa a chiave, per
scrupolo, è un quartiere così
tranquillo!
I genitori se ne resero conto molti
minuti dopo, uno spiraglio di luce invadeva il salotto: il lampioncino del
vialetto.
Hai dimenticato la porta aperta?
Io no! Non l'avevi chiusa,
tu?
La ritrovarono solo il giorno dopo,
seduta sulla panchina dall'altro lato della strada: fissava la casa immobile, lo
sguardo vitreo, quasi una marionetta.
Come hai fatto a non vederla?! Eri
rimasto a casa apposta, nel caso fosse tornata!
Lo posso giurare, due minuti prima non
era lì, è comparsa dal nulla!
Perché sei uscita di casa nel cuore
della notte, amore?
Me l'ha detto il padrone,
mamma.
Il padrone?! Come hai fatto ad aprire
la porta?
L'ha aperta lui, mamma... Non volevo
fare qualcosa di sbagliato... Ho solo obbedito.
Non devi obbedire a nessuno, Stella,
solo a mamma e papà!
Ma mamma, lui è il padrone di tutte le
marionette...
La psicologa disse che la bambina era
sanissima, un episodio di sonnambulismo, qualche pillola e non sarebbe più
successo.
Un mese dopo Stella
sparì.
Non uscì di casa; la madre, una
mattina, non la trovò più.
Al suo posto, nel lettino,
un'inquietante marionetta: due biglie nere la fissavano.
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I credits del titolo e della
citazione iniziale vanno ovviamente ai Metallica, poichè entrambi tratti dalla
loro incredibile "Master of puppets", quasi inutile dirlo.
Spero mi facciate sapere cosa ne
pensate. E' la prima storia semi horror (perchè definirla pieno horror mi sembra
esagerato!) che scrivo e ricevere pareri da intenditori del genere fa sempre
bene :)
Alla prossima,
Miss
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